Un viaggio spirituale tra natura e storia, il Cammino di Santiago a Gran Canaria è un’esperienza unica

Alessio Gabrielli  | 13 Nov 2023

L’isola di Gran Canaria è un vero e proprio scrigno che custodisce tesori archeologici, etnografici, artistici e naturali di rilevanza mondiale. Molto spesso è associata soltanto a spiagge dorate e paesaggi esotici, ma al suo interno nasconde delle esperienze meravigliose per gli amanti del trekking e delle escursioni nel cuore della natura, tra cui spicca il Cammino di Santiago, un percorso di fede e cultura.

Questo itinerario spirituale collega il sud dell’isola con la storica chiesa di Santiago de Los Caballeros de Gáldar, situata nel nord-ovest. Questa chiesa è un vero gioiello di storia, essendo la più antica sede giacobea al di fuori del continente europeo e il percorso per raggiungerla è un viaggio nel tempo che unisce due importanti luoghi di culto: la Iglesia de San Bartolomé a Tunte con appunto la chiesa sopra citata.

Il Cammino de Santiago a Gran Canaria è avvolto in una nebbia di leggende e tradizioni, si racconta che marinai galiziani portarono un’immagine di Santiago ‘Giovane’ sulle alture di Tirajana come ringraziamento per essere sopravvissuti a una tempesta marina, costruendo un eremo oggi scomparso.

Un viaggio attraverso la natura e la cultura

Oltre ad essere un percorso di fede, il Cammino offre anche un’occasione unica per immergersi nella bellezza naturale e culturale dell’isola. Da paesaggi mozzafiato a una gastronomia ricca e variegata, il percorso è un viaggio alla scoperta dell’essenza di questa terra circondata dal mare.

Si inizia nel sud dell’isola, partendo dal Faro di Maspalomas e serpeggiando tra le dune di Maspalomas, attraversando varie formazioni geologiche e paesaggi agro-pastorali, che offrono una visione completa della diversità geografica di Gran Canaria. In dirittura finale si arriva a uno degli elementi che spiccano maggiormente in questo cammino che è, senza dubbio, la Montagna di Gáldar, un cono vulcanico, che rappresenta un punto di riferimento che domina l’intero paesaggio circostante. Altro punto di interesse lungo il percorso è la città di Gáldar, con una storia profondamente legata alla tradizione giacobea, dove la cultura europea e quella autoctona delle Canarie si fondono in un affascinante mosaico di tradizioni e credenze.

Nel corso degli anni, il Cammino di Santiago a Gran Canaria ha ricevuto il riconoscimento dalla Chiesa como unico Cammino ufficiale non continentale nel 1995, rendendo questo percorso un’esperienza unica non solo per i pellegrini ma anche per chi è interessato alla storia e alla cultura. Un’esperienza sull’isola che va ben oltre il turismo balneare, in un viaggio che offre una profonda comprensione della cultura, della storia e della spiritualità, rendendo questa isola un luogo di scoperta e arricchimento personale.

Quattro percorsi per vivere il percorso in ogni sua sfaccettatura

Con una lunghezza di percorrenza di circa 67 chilometri e un dislivello davvero notevole, il modo migliore per vivere appieno l’esperienza e apprezzare ogni minimo dettaglio è quello di suddividere in tappe il percorso. Ogni singolo tragitto permetterà di scoprire un lato diverso dell’isola fino ad arrivare alla conclusione del Cammino ed uscirne profondamente cambiati.

1ª Tappa: Dal Faro di Maspalomas ad Arteara

Il punto di partenza di questo affascinante viaggio è il celebre Faro di Maspalomas, situato sulla punta meridionale dell’isola. Da qui il percorso si snoda verso la Charca de Maspalomas, una laguna costiera protetta, per poi immergersi nelle spettacolari Dune di Maspalomas. Questa tappa è un omaggio alla tradizione, ripercorrendo il sentiero che alcuni marinai galiziani seguirono nel XV secolo per costruire un eremo sulle alture di Tirajana. Il percorso si conclude attraversando il canyon di Fataga, noto come la “Valle delle Mille Palme”, per arrivare infine ad Arteara, passando per la sua imponente necropoli.

2ª Tappa: Da Arteara a Tunte

La seconda tappa inizia nel pittoresco villaggio di Arteara, sotto l’ombra del “Palmeral de Arteara”. Il sentiero si inerpica verso il villaggio di Fataga, offrendo viste mozzafiato sul massiccio dell’Amurga e sulle falesie di Tirajana. Dopo aver attraversato il cuore di Fataga, con la sua architettura tradizionale, il percorso sale fino a un belvedere panoramico e prosegue fino a Tunte. Qui, la Chiesa di Tunte accoglie i visitatori, essendo uno dei due templi giacobei dell’isola.

3ª Tappa: Da Tunte a Cruz de Tejeda

Questa tappa inizia con una salita attraverso la pineta della caldera, entrando poi nella famosa “scalata d’argento”. Il percorso offre la possibilità di ammirare le vette dell’isola e il Paesaggio Culturale di Risco Caído, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Dopo aver superato questo tratto impegnativo, il sentiero diventa più agevole e conduce a Cruz de Tejeda, passando per la Ventana del Nublo, un punto panoramico che offre una vista sull’isola.

4ª Tappa: Da Cruz de Tejeda a Gáldar

L’ultima tappa del Cammino ci porta attraverso la pineta della Caldera di Los Pinos de Gáldar, in un ambiente di contrasti tra verde e vulcanico. Dopo una breve salita, inizia una discesa che attraversa il Monumento Naturale di El Montañón Negro e la zona chiamata “Piccola Irlanda”, così denominata per le sue colline verdi. Il viaggio si conclude nella città di Gáldar, presso la storica chiesa di Santiago de Los Caballeros de Gáldar, rendendo questo Cammino un’esperienza indimenticabile.

 

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.



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