Un itinerario lungo i Castelli della Loira in Francia, tra memorie storiche e artistiche di alto livello e una natura autentica e sofisticata allo stesso tempo. Ecco la Valle dei superbi Castelli della Loira, patrimonio dell’Umanità UNESCO, un armonico mosaico di ingegno umano e paesaggi fantastici. C’è un metodo davvero speciale per visitarla, a pedali, attraverso un itinerario ad hoc, che si chiama “La Loire à Vélo”, appunto “La Loira in bicicletta”.
Si tratta di un progetto di ampio respiro (ci sono voluti più di 52 milioni di euro per realizzarlo), con la mission, riuscita, di rendere accessibili gli spostamenti con la bicicletta, in un itinerario di ben 800 km, tutti piatti, senza difficoltà, per permettere di visitare questi territori in modo decisamente slow e salutare, un benessere per il corpo, gli occhi, la mente.
Gigantesca, anzi, “imperiale” (del resto siamo in Francia…), la traversata a pedali che tocca il cuore di due regioni, Centre et Pays de la Loire, 6 dipartimenti (le Cher, le Loiret, le Loir-et-Cher, l’Indre-et-Loire, le Maine-et-Loire, la Loire-Atlantique) e 6 agglomerati urbani di centri come Orléans, Blois, Tours, Saumur, Angers, Nantes. Insomma, dal centro della Francia del Nord all’Oceano Atlantico.
Una traversata per tutti, anche per i bambini e per chi non è un super esperto e allenato, poiché il bello del percorso, vista la lunghezza ma soprattutto gli incanti da vedere, è che si può fare agevolmente a tappe e che può essere tagliato su misura in base ai gusti e agli interessi. Con pedalate senza fretta, per meglio immergersi nei luoghi, si possono coprire 10-15 km all’ora.
Per orientarsi, lungo tutto il tragitto ci sono segnaletiche specifiche che con precisione circa la direzione da seguire e i km.
La maggior parte dei castelli, che sono una ventina, è proprio in prossimità dell’itinerario: architetture, giardini, storie di tempi lontani e affascinanti.
Il Castello di Villandry, ad esempio, è famoso per i sui spazi verdi in cui si coltivano broccoli decorativi davvero superlativi; il Château de Sully-sur-Loire è la porta d’entrata per la valle, anche detta la Valle dei re, un’incredibile fortezza che sembra letteralmente sorgere dalle acque.
C’è poi il Château de Chenonceau, costruito per amore di una donna nel 1500 e preservato da altre dames nel corso dei secoli, per fortuna nostra. Ad Angers il castello presenta le sue alte mura fiancheggiate da 17 torri con un dolce giardino alla francese.
Arrivati a Chambord, non abbandonare la bici poiché nel parco di 5400 ettari i sentieri ispirano ancora a pedalare. Insomma solo un aperitivo di ciò che aspetta biciclettando qua e là in questo Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Un altro protagonista lascia senza parole: è il fiume di questo luogo da fiaba, la Loira. Scenari green continuamente diversi, dove vive una varietà notevole di flora e fauna (nello scenario le guest star sono garzette e aironi). Isole boscose, meandri, banchi di sabbia tutti in divenire, prati e colline che bordano l’acqua. Costeggiando il fiume, i km sono circa 150.
Tra le bellezze, tra Tours e Angers c’è il parco naturale Loire-Anjou-Touraine da esplorare, una volta arrivati qui, ovviamente in bici. Che, se si vuole lasciarla riposare per un po’, è beatamente sostituita da gite in barca a fondo piatto o canoe-kayak. Come dicono qui: un po’ di sport, certo, ma mai troppo intenso. È lo spirito della Loira, movimento, dolcezza, relax…e bisogna adeguarsi.
Ma il pezzo forte, punteggiando il fiume con la bici, è costituito dalle isole, le grandi Béhuard e Chalonnes, o le piccole e provvisorie (perché spesso vengono inondate) isola dei montoni, della Libertà, delle Canne, della Follia… e da non perdere l’isola di Nantes, larga un km e lunga 5, chi crede ancora nelle fiabe (nella valle della Loira è facile) qui trova tante attrazioni, come un elefante gigante e altre macchine fantastiche ispirate all’universo magico dello scrittore Jules Verne (che ha scritto tra l’altro 20mila leghe sotto i mari o Viaggio al centro della terra).
Sono Alessio Gabrielli, ho 27 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito GoodTrekking portando avanti la mia passione per il trekking e l'outdoor
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