Un sogno o la vita reale? Forse, si potrebbe definire un sogno che si materializza in realtà. Il Trentino si presenta in tutta la sua bellezza quando ammiriamo il mondo dall’alto. Scopriamo i 3 punti panoramici più alti del Trentino.
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Per il raggiungimento di tutti questi punti panoramici teniamo come riferimento il comodo B&B Appartamenti Cèsa Planber Mountain View, perfetto per dormire cullati dalle Dolomiti in un luogo fuori dal mondo e fuori dal tempo. Partendo da Cèsa Planber, arriviamo in macchina a passo Pordoi, da dove prendiamo la funivia che ci porta direttamente alla Terrazza delle Dolomiti…o forse potrebbe essere rinominata la Terrazza del Pianeta. Da qui avremo l’occasione di essere ad un solo dito di distanza dal cielo e sentire solo la profondità della calma del nostro respiro. Ammireremo stupefatti la bellezza della Marmolada, il Catinaccio, il Sassopiatto, il Sassolungo, il Più Boè, le Pale di San Martino sino a toccare con lo sguardo le Alpi svizzere ed austriache. Accanto alla funivia, se cerchiamo la soddisfazione di arrivare in paradiso con le nostre gambe, il sentiero 627 ci condurrà a piedi sino alla Terrazza delle Dolomiti. A questo punto, dopo aver raggiunto il cielo con le nostre forze, in soli 10 minuti, proseguendo in discesa, possiamo rifocillarci e goderci un meritato riposo a Rifugio Forcella. Da quest’ultimo, in circa 1 ora raggiungiamo Rifugio Boè (2873 m). Con altri 30 minuti di cammino ci ritroveremo sulla cima del Piz Boè.
Sempre raggiungibile in funivia (a 20 m da Cèsa Planber) ci troviamo ora a 2382 m, dove guarderemo da un po’ più in basso il punto panoramico appena descritto, ammirando sempre le maestose cime montuose già citate. Questo comprensorio è collegato allo skitour Sellaronda e rappresenta un must per gli amanti del trekking, oltre che del volo libero e della mountain bike. Camminando in discesa per circa 430 m incontriamo il Rifugio Belvedere. Se vogliamo invece arrivare al Rifugio Padon ci incammineremo verso il sentiero che porta al Rifugio Fredarola per poi imboccare il sentiero 601, il quale ci guida al Rifugio Viel del Pan e a Porta Vescovo. Da quest’ultimo seguiamo il segnavia 698 che si unisce al Sentiero Geologico Arabba portandoci al Rifugio Padon.
Siamo infine a 2000 m di quota, al Catinaccio-Rosengarten, facente parte del PNU (Patrimonio Naturale Unesco). Fu proprio qui che Re Laurino decise di costruire la sua casa e stanziare il suo leggendario giardino di rose. Partiamo dalla funivia a Vigo di Fassa, a 24 minuti di auto da Cèsa Planber, da cui in tre minuti siamo al belvedere del Ciampedie. In inverno sono molto gettonate le piste sciistiche “Tomba” o “Thöni”, mentre in estate possiamo intraprendere delle avventure trekking di difficoltà svariate. Ad esempio, seguiamo le direzioni per Rifugio Ciampedie, scendendo e successivamente risalendo per il Rifugio Negritella. Prendiamo il sentiero 540. Quando usciamo dal bosco, in pochi minuti siamo ai rifugi della conca di Gardeccia.
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Il Trentino non è solo punti panoramici, ma è molto di più!
Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.
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