Laghi, borghi, natura…tutto si fonde e diventa una moltitudine di meraviglie che interagiscono e ci lasciano senza parole. Ma come è possibile sentire così tante sensazioni tutte insieme? Modi ve ne sono tanti, ma una visita al magico canyon di Orrido di Nesso potrebbe essere un buon modo per iniziare. Lo spettacolo che vedremo insieme supera ogni aspettativa. Partiamo dunque alla ricerca di meraviglia, avventura…sorpresa.
Guardando l’Orrido di Nesso capiamo subito che vi sono due realtà che convivono in questo magico luogo: il lago e la montagna. Ciò che rende il paesino davvero speciale è che è diviso a metà dalla gola di una montagna. È collegato da un ponte, il famoso ed antico ponte di Civera. Da questo ponte, potremo ammirare la bellissima cascata di ben 200 m che si tuffa nel lago, abbracciata dal canyon di Orrido di Nesso. Eccoci dunque in provincia di Como, in frazione di Coatesa. Parcheggiando in corrispondenza del belvedere di Nesso, cerchiamo le indicazioni per il ponte della Civera. Seguendole, scenderemo una lunghissima scalinata (composta da più di 340 scalini) che ci condurrà proprio in riva al lago, e vicino al ponte dove potremo osservare il canyon di Orrido di Nesso. Durante tutto questo percorso, ci chiediamo in che anno siamo. Il silenzio, il solo rumore dell’acqua che accompagna i nostri passi. È uno spettacolo che parte da dentro. Avremo l’occasione di ammirare molti marchingegni antichi che la gente sfruttava per immagazzinare la potenza dell’acqua ed alimentare così le fabbriche. Ma ora scopriamo come il canyon di Orrido di Nesso è rimasto incastonato nelle pagine dei libri di storia.
Questo luogo ha attraversato la storia ed è presente in moltissimi libri che ci ricordano quanto sia importante lasciare un’impronta. Il famoso Orrido di Nesso è citato niente poco di meno che da Leonardo Da Vinci in persona, nel suo Codice Atlantico, ove dice: “Nesso, terra dove cade uno fiume con grande empito, per una grandissima fessura di monte“. E come se non bastasse il canyon di Orrido di Nesso è anche ritratto da pittori provenienti dal Lago di Como, come Federico e Carolina Lose. Dunque, questo meraviglioso luogo non verrà di certo mai dimenticato, e rimane e rimarrà un simbolo del mistero e della bellezza del Lago di Como. Tuttavia, la storia non ha finito di sorprenderci. L’Orrido, durante il passato, ha anche rappresentato un luogo di rifugio sicuro per i contrabbandieri. Più recentemente, il ponte della Civera è anche apparso in cinematografia, grazie al primo film di Alfred Hitchcock: “Il labirinto della passione“.
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Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.
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