Trekking e cascate: ecco il percorso nel modenese che vi accompagnerà fino ad uno dei salti d’acqua più affascinanti della regione

Adriano Bocci  | 08 Mag 2024
Cascate del Bucamante a Serramazzoni

Nel cuore dell’Emilia Romagna, in provincia di Modena, c’è un piccolo comune che custodisce una cascata veramente spettacolare. Nell’Appennino modenese, circondate dalle latifoglie, potrete trovare le Cascate del Bucamante dopo aver fatto conoscenza con Titiro e Odina. Chi sono? Sono due sentieri… leggendari, ma molto romantici. Ma dov’è che siamo?

Fatto dal placido affluente del torrente Tiepido, le cascate del Bucamante nascono nel comune di Serramazzoni, fra le montagne di Cornazzano e Monfestino. Qui ci sono 5 grosse cascate (e tante cascatelle) che si possono raggiungere da Granarolo dopo essersi risaliti il torrente, oppure un sentiero fra i boschi da Monfestino.

Bucamante. Un nome, una tragedia

Cascate del Bucamante a Serramazzoni

Le 5 cascate del Bucamante, o meglio del fiume Rio Bucamante, creano un piccolo capoluogo di bellezza senza tempo e senza dubbio a livello naturale, considerato quanto siano romantiche. Sia alla vista, che in origine, in effetti. Bucamante, come nome stesso, deriva dalla tragica leggenda di due anime intenerite l’una dall’altra, che danno il nome ai due percorsi percorribili: Titiro e Odina. Odina era una splendida 17enne dai capelli dorati che amava passeggiare per i boschi. Un giorno Odina incontrò Titiro, un giovane uomo “bello come un angelo”, e semplicemente si innamorarono come due fringuelli, incontrandosi in segreto.

La storia del Busamante purtroppo finisce sul tragico. Titiro e Odina furono due amanti, un pastorello giovane ed una aristocratica, che a causa della famiglia di lei non poterono essere liberi di amare. Odina era solita passeggiare per i boschi, ma con la domestica. E fu a causa della domestica che le cose andarono come andarono: la domestica rivelò il loro amore alla famiglia di lei. La famiglia di lei? Re Guidobaldo e la moglie Elvira, che rinchiusero la figlia nel castello; Odina fuggì, ma non a lungo. Arrivò da Titiro, così come arrivarono dopo poco le voci attorno a loro, alla ricerca di lei.

Capirono che il loro era un amore impossibile, così… Bucamante. Titiro e Odina si abbracciarono per un’ultima volta, in un abbraccio eterno come il loro amore, gettandosi nel cuore della cascata. Nella caduta il loro peso combinato creò un piccolo buco, facendo sprofondare una piccola porzione di terreno sotto la cascata, e da qui, Bucamante. E i due sentieri, in loro onore, verso la cascata a forma di Anfiteatro.

Le Cascate del Bucamante e i suoi doni

Cascate del Bucamante a Serramazzoni

Le cascate del Bucamante, coerentemente con la leggenda, stanno nella parte più affossata (e verde) della vallata del Bucamante, con salti d’acqua medi, ma meravigliosi. In questa oasi c’è un microclima tutto suo. Qui ci sono noccioli, querce, maggiociondoli, castagni, salici, pioppi, nespoli e quant’altro. Ma anche rose canine, viburni, ginestre, sambuco e biancospino; parlando di fiori ci sono le peonie, orchidee, felci, polmonarie, gli aro e tanto altro. E a livello di fauna? Non cominciamo neanche.

Se avete bisogno di vedere i sentieri stessi potete trovare la piantina del parco del Bucamante direttamente qui. Il torrente, come detto in precedenza, crea una gola fra due monti: il Monfestino e il Corazzano. È talmente pulito che ospita il gambero di fiume, istrice, succiacapre, gufi, tassi, cinghiali, volpi e scoiattoli, fra le varie specie. Ad ogni modo, i sentieri sono due: Titiro e Odina. In pratica, il percorso è un anello. Quello basso è quello di Odina e si costeggia il Rio, mentre quello di Titiro è quello alto, fra sterrato e asfalto. Tenete in mente che servono scarpe adeguate: il trekking non è di per sé impegnativo, ma il fango c’è eccome. La cascata più alta è di 18 metri. Le Cascate non donano solo bellezza e lustro, però.

Qui il territorio è calcareo e permette all’acqua di depositare il carbonato di calcio. Il carbonato di calcio col tempo si trasforma in travertino. Difatti, come potrete notare, lungo il percorso dell’acqua ci sono tracce di una antica cava di travertino. E poi, fra una foto e l’altra, noterete con piacere che nelle 5 cascate si creano anche le stalattiti (come quelle orizzontali nel Grande Masso). E la parte migliore? Alle scale piace cambiare. Il territorio del Bucamante è giovane e dinamico e potrebbero esserci piccole discrepanze tra rappresentazione grafica e realtà.. meglio di così?

Adriano Bocci
Adriano Bocci


Articoli più letti

©  2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur