Trabocchi sospesi, altopiani selvaggi e città che rinascono: l’Abruzzo attivo è l’Abruzzo da scoprire passo dopo passo

Alessio Gabrielli  | 06 Nov 2025

C’è un Abruzzo che non si racconta solo con le parole, ma si vive pedalata dopo pedalata, passo dopo passo, tra trabocchi sospesi sul mare, altopiani silenziosi e città che rinascono tornando alla loro antica bellezza. È l’Abruzzo dell’outdoor, delle riserve naturali, dei panorami che si allungano fino al Gran Sasso. Territorio dinamico, autentico e in piena trasformazione green, capace di unire sport, turismo sostenibile e cultura. Quello che ti proponiamo – e ti suggeriamo vivamente di fare in Abruzzo – non è solo un itinerario, ma un vero e proprio manifesto di turismo esperienziale e responsabile. In poco più di un weekend ci si concede un viaggio speciale che unisce mare e montagna, sport e cultura, gusto e sostenibilità. E che mostra come l’Abruzzo possa essere una delle regioni italiane più complete per chi ama l’outdoor a 360 gradi.

Abruzzo, una vacanza attiva mare e monti

L’arrivo profuma di salsedine e vento di mare, e ha il rumore ritmico delle onde della Riserva Naturale di Punta Aderci a Vasto, una delle aree più spettacolari della costa abruzzese. Qui la sabbia incontra la roccia, le dune lasciano spazio a scogliere vertiginose e l’acqua si colora di sfumature turchesi. È un paradiso per i fotografi e un sogno per chi ama il trekking costiero. Da qui è possibile partire per una indimenticabile esperienza in e-bike: quella lungo la Via Verde della Costa dei Trabocchi, un percorso ciclabile di circa 42 chilometri che segue l’antica linea ferroviaria adriatica, trasformata oggi in una delle piste più suggestive d’Italia.

È un viaggio lento, sostenibile e totalmente immersivo, dove si pedala accanto al mare muovendosi tra gallerie, ponti e tratti sospesi sul blu. E, naturalmente, si incontrano quei trabocchi che danno il nome al percorso stesso. Queste antiche macchine da pesca, che raccontano storie di mare e di resilienza, sono simboli dell’identità abruzzese. Simboli che non sono però rimasti immobili e immutati, ma che hanno saputo riconvertirsi nel tempo e trasformarsi. Oggi molti trabocchi sono stati riportati a nuova vita e sono diventati dei pittoreschi ristoranti sospesi sull’acqua. Come il Trabocco Sasso della Cajana a Vallevò di Rocca San Giovanni, dove si può gustare il pescato del giorno tra il rumore delle onde e il profumo del legno.

L’Abruzzo è un luogo dove mare e montagna convivono a pochi chilometri di distanza, dove ogni giornata può cominciare con un tuffo e finire con un’escursione in quota. Ecco perché dalla Costa dei Trabocchi è facile salire di altezza e raggiungere quelle montagne che sono tra le immagini più rappresentative della regione. Dal mare si risale infatti agevolmente verso l’interno, attraversando borghi e colline fino a raggiungere Villa Celiera, porta d’ingresso del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. È qui che ad attendere i trekker c’è il Voltigno, un altopiano carsico situato a oltre 1.300 metri d’altitudine che si apre come un balcone naturale tra faggete e pascoli. In autunno il paesaggio regala colori incredibili: sfumature di rame, ocra e verde muschio disegnano una tavolozza che cambia a ogni passo. L’itinerario verso la Valle d’Angri è adatto anche ai camminatori meno esperti, ma non rinuncia a emozionare: qui il silenzio è il vero protagonista, interrotto solo dal fruscio del vento e dal richiamo dei rapaci.

Abruzzo, borghi e città che si scoprono camminando

L’Abruzzo, terra di contrasti e armonie, è uno di quei luoghi dove ogni passo racconta una storia, che non si misurano in chilometri ma in respiri. È una regione che ha fatto dell’equilibrio tra mare e montagna, tra silenzio e vitalità, la propria anima. Ma dove non esiste solo il trekking “in natura”, quello da intendersi nel senso più classico del termine. Negli ultimi anni si è affermata una forma di esplorazione che unisce cammino, cultura e curiosità quotidiana: il trekking urbano. Non richiede scarponi né zaini pesanti, ma lo stesso spirito dei cammini in montagna: la voglia di osservare, ascoltare e rallentare. Camminare dentro le città significa scoprire strade secondarie, dettagli nascosti e storie che si celano dietro le pietre, con un ritmo sostenibile e consapevole.

A Penne, borgo collinare tra i più affascinanti d’Abruzzo e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, il trekking urbano unisce storia e natura diventando una delle esperienze più sorprendenti del viaggio. Il cammino diventa un modo per scoprire la stratificazione di una città antica, costruita su quattro colli e avvolta da mura medievali perfettamente conservate. Il percorso ideale parte da Porta San Francesco, una delle porte d’ingresso storiche, e si snoda verso il cuore del centro storico, tra vicoli lastricati, case in mattoni e scorci panoramici sulla Valle del Tavo. Penne è inoltre ‘capitale’ della Riserva Naturale Lago di Penne, dal centro storico raggiungibile con una deviazione a piedi di pochi minuti. Questa riserva è un vero modello di turismo sostenibile: una zona umida di oltre 150 ettari dove nidificano aironi, germani reali e falchi di palude.

È infine un trekking urbano che si snoda tra arte e rinascita, quello che conduce alla scoperta de L’Aquila a piedi, Capitale Italiana della Cultura 2026 e città che è al tempo stesso antica e nuova, un luogo dove la bellezza ha saputo risorgere dalle ferite del terremoto. Il trekking urbano aquilano è un cammino nel cuore rinato della città. L’intero centro storico, oggi quasi interamente accessibile a piedi, si presta a un’esperienza di urban trekking di circa 4 km, ideale per chi desidera scoprire la città in modo lento e sostenibile. Camminare per L’Aquila oggi significa scoprire una città laboratorio, dove tradizione e innovazione convivono: gallerie d’arte, ristoranti a km zero, botteghe artigiane e un calendario fitto di eventi culturali che la proiettano verso il 2026 come capitale della cultura italiana. Il trekking urbano qui non è solo visita, ma partecipazione: è l’incontro tra memoria e futuro, tra il passo del viaggiatore e quello della comunità che ha scelto di rialzarsi.

Il punto di partenza ideale è Piazza Duomo, cuore pulsante della città, oggi nuovamente vivace con i suoi caffè e mercatini. Da qui si prosegue verso la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, capolavoro romanico-gotico restaurato dopo anni di lavori. Il suo portale bicolore e i rosoni intarsiati raccontano otto secoli di arte e spiritualità. Proseguendo lungo Corso Vittorio Emanuele II si incontrano chiese (bellissima la Chiesa di San Bernardino) e palazzi barocchi, musei e piazze rinate grazie ai restauri post-sisma. Dalle e-bike sulla Costa dei Trabocchi ai sentieri del Voltigno, passando per le città d’arte e borghi autentici dove ridefinire il concetto di trekking urbano, ogni tappa dimostra che l’Abruzzo non è solo una destinazione, ma uno stile di viaggio, simbolo di un’Italia che sa ancora emozionare con semplicità. Ogni tappa è un invito a vivere l’Abruzzo in modo attivo ma consapevole: pedalare sul mare, camminare nei boschi, perdersi nei vicoli dei borghi e scoprire città che rinascono, in un viaggio che unisce outdoor e cultura, sport e memoria, gusto e silenzio.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 27 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 della gestione editoriale del sito GoodTrekking portando avanti la mia passione per il trekking e l'outdoor

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