Tra le montagne del Friuli Venezia Giulia c’è uno dei borghi alpini più caratteristici di tutta la regione: ecco come viverlo a piedi

Maria Bolettieri  | 05 Mar 2024
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Nelle suggestive montagne del Friuli Venezia Giulia, ai piedi di un bellissimo lago, vi è un borgo davvero caratteristico per il trekking: si tratta di Sauris!
Camminare per le sue viuzze, tra le antiche abitazioni in legno, e trovarsi davanti al magnifico panorama sulla valle è davvero un’esperienza incredibile.
Avvolto da un’atmosfera pittoresca e da un fascino particolarmente suggestivo questo meraviglioso borgo fra le montagne del Friuli fu catturato, nei primi del ‘900, persino dal famoso pittore Giuseppe Barazzutti. Egli giungeva qui soprattutto d’inverno per dipingere bozzetti e quadri raffiguranti
gli incantevoli paesaggi di Sauris. Qui non regna solo la natura incontaminata, anche  la sua cultura rurale e le sue tradizioni lo rendono unico. Scopriamolo insieme! 

 

1 Sauris: tra natura, stavoli e tradizioni

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Siamo nella valle del Lumiei, in provincia di Udine, fra le grandiose cime delle Alpi Carniche. L’area situata a due passi dal confine austriaco è caratterizzata da una natura incontaminata ricca di boschi lussureggianti. Tra prati e pascoli alpini il panorama si apre a perdita d’occhio sulle montagne circostanti e sul Lago artificiale di Sauris.
Il comune, di circa 400 abitanti, si divide in due borgate: Sauris di Sopra, Plozn, e Sauris di Sotto, Dörf, ognuna con le sue peculiarità. Questa valle infatti ha una storia molto antica, il borgo alpino risalirebbe addirittura al XII secolo. La leggenda narra che furono due soldati tedeschi, fuggiaschi, a stanziarsi qui: uno fondò il villaggio superiore e l’altro quello inferiore.
La comunità crebbe nel tempo basandosi su pastorizia, agricoltura e raccolta del legname.

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Il paesaggio è dominato dall’architettura rurale degli stavoli. Questi antichi edifici in legno e pietra fungevano sia da stalla che da rifugio. Il piano inferiore era adibito a fienile e all’alloggiamento del bestiame, mentre quello superiore doveva ospitare il pastore.
Per cosa è famosa Sauris? Tra le tradizioni gastronomiche di certo spicca la produzione del prosciutto, noto per essere dolce e morbido. La sua affumicatura è data dal legno di faggio dei boschi locali, e ciò gli conferisce un sapore gustoso e particolare tanto da aver ottenuto, nel 2009, la denominazione IGP. È questa la cornice che fa da sfondo al suggestivo villaggio di montagna del Friuli. In un trekking tra architettura rurale, tradizioni e natura incontaminata lasciatevi rapire dalle meraviglie di Sauris: esplorate con noi la perla nascosta delle montagne del Friuli!

 

2 Trekking alla scoperta di Sauris: la perla nascosta delle montagne del Friuli

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Le montagne del Friuli sono capaci di regalare grandi emozioni, dal trekking alle passeggiate, chi vuole scoprire Sauris resterà di certo incantato dalle sue meraviglie. D’inverno è la meta ideale per chi giunge qui a sciare in un ambiente tranquillo lontano dalle località super turistiche. Potrete fare sia sci alpino che sci di fondo o avventurarvi con le ciaspole. La cittadina è infatti perfetta per essere esplorata a piedi, vi consigliamo di cominciare la visita da Sauris di Sopra. Quasi come in un panorama da cartolina, spicca la bellissima Chiesa di San Lorenzo. Costruita in stile gotico tedesco ai primi del ’500 è caratterizzata da una facciata in pietra e dalla torre campanaria a guglia spiovente. Se volete approfondire la storia e la cultura locale una visita al Centro etnografico Haus van der Zahre sarà davvero utile. Tra Sauris di Sopra e Sauris di Sotto vi è un grandioso centro benessere immerso nella natura, perfetto per rilassarvi al ritorno dal vostro trekking.

Il borgo inferiore è facilmente raggiungibile a piedi. Se volete ammirare le antiche case in legno e pietra lo
Stavolo Sauris di Sotto merita una visita. Nei pressi si trova il Santuario di Sant’Osvaldo. Sembra che già dal 1328 esistesse un edificio dedicato al santo, ma fu solo dal XVI secolo che il suo culto si intensificò. Attirava numerosi pellegrini che giungevano qui per ammirare la sua reliquia. È caratterizzato da un campanile con “guglia a cipolla”, affreschi e un altare con bassorilievi intagliati nel legno. Fate un salto anche nell’adiacente Museo di Sant’Osvaldo. Chi vuole allungare camminata può giungere sino al Lago di Sauris per ammirare lo specchio d’acqua da vicino e l’incredibile panorama che lo circonda. Da maggio inoltre è possibile addirittura volare sul lago con l’adrenalinica Zipline che parte dal borgo superiore. In cerca di altri trekking in Friuli? Scopri le Cascate di Chiusaforte!

Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.



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