Quattro tappe, 70 chilometri circa, un cuore che batte forte: questo percorso tra le colline del Chianti è pronto per farci vivere i profumi, le emozioni e tutte le meraviglie del Grande Anello di Siena. L’itinerario è lungo, ma ogni tappa ci farà scoprire luoghi meravigliosi, chicche nascoste che ci portano a comprendere che le colline del Chianti non sono solo il luogo dove nasce uno dei vini più famosi d’Italia. Questo posto nasconde tesori naturalistici che aspettano solo di sorprenderci.
Il Grande Anello di Siena è formato da quattro tappe, tutte costellate da paesaggi mozzafiato. Il nostro punto di partenza e anche di arrivo è Isola d’Arbia, una frazione di Siena. La prima cosa che dovremo fare, iniziando l’avventura, sarà attraversare il torrente Tressa. Ci ritroveremo circondati dalla campagna, liberi, con i capelli al vento. I segnavia da seguire sono quelli bianco e rosso. Seguiamo le indicazioni per San Rocco e, in men che non si dica, saremo a Linari. Incontreremo, poi, un piccolo monastero del 1.200, per ritrovarci successivamente a Pian dei Mori. Ecco che costeggiando il Torrente Serpenna, raggiungeremo finalmente Ponte allo Spino.
Dopo esserci riposati a dovere e aver sorseggiato un buon bicchiere di Chianti, ci rimettiamo in marcia. Questa volta la nostra destinazione è Badesse. La prima tappa è Toiano, da cui si imbocca la strada per entrare nel bosco. Seguiamo il sentiero CAI 113 fino a Colle dei Mandorli. Più camminiamo, più ci viene voglia di tuffarci in quel paesaggio che parla dell’infinito. Arriviamo a Santa Colomba e, una volta proseguito verso Celsa, è quasi d’obbligo fare una piccola deviazione sulla destra per deliziarci con la visita dell’Eremo di San Leonardo al Lago. Il Grande Anello di Siena, come era da aspettarsi, non è privo di sorprese. Tornando sui nostri passi, ci ritroveremo a Fungaia per salutare il bosco attraverso il sentiero 106. Giungiamo a Podere Caggio e ammiriamo la vista del Monte Amianta, per arrivare, tramite il sentiero 104, a Castello la Chiocciola. L’ultima tappa intermedia sarà il Podere di Cerbaia. Dopo aver raggiunto e superato questa meta, finalmente Badesse ci accoglie.
Dopo un meritato riposo, Miniera è il primo luogo intermedio e Pieve a Bozzone è la meta finale. Partiamo di buon’ora e giungiamo a Santo Stefano. Il Grande Anello di Siena ci continuerà a sorprendere, tra alberi che ci faranno sentire piccoli e una lieve brezza tra i capelli. Continuiamo verso il Castello di Monteliscai. A questo punto, fermiamoci presso un meraviglioso punto panoramico sulla piccola chiesa di San Giovanni Battista al Bozzone. La sua origine risale al XII secolo ma è stata successivamente restaurata nell’Ottocento. Ci troviamo immersi nella vegetazione, in luoghi che sembrano mondi a parte, e ci dimentichiamo dello stress della vita quotidiana. Ecco che arriviamo al termine della terza tappa: Pieve a Bozzone ci aspetta per un meritatissimo riposo.
Dopo la sosta a Pieve a Bozzone, siamo pronti per completare il Grande Anello di Siena e tornare a Isola d’Arbia. Prima, però, godiamoci questi ultimi chilometri; puntiamo verso Vico d’Arbia. Avremo la possibilità di fare una deviazione di 2 chilometri che ci condurranno a Villa di Montechiaro, una tenuta privata con tanto di giardino e una vista da sogno. Proseguendo sulla strada principale, attraversiamo il bellissimo paesino di Vico d’Arbia e arriviamo alla vecchia tenuta di Presciano; qui sentiamo il vento della storia sussurrarci favole mistiche sulle leggende di questi luoghi. Proseguiamo per i meravigliosi poderi abbandonati della Bandita e di San Giovannone, tra calanchi e biancane. A questo punto, due soli chilometri ci separano dalla meta finale: siamo di nuovo a Isola d’Arbia e abbiamo completato il Grande Anello di Siena.
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