Tra fiumiciattoli e cascate questo parco fluviale nel cuore dell’Umbria è l’oasi perfetta in cui trascorrere una giornata di relax

Alessio Gabrielli  | 03 Apr 2024
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Il Parco fluviale del Nera è una delle tante perle dell’Umbria. Qui, lo scorrere del fiume Nera non ha solamente dato forma alla valle, ma è profondamente intrecciato con lo sviluppo storico, culturale e naturalistico della zona. Il parco delle acque, com’è anche chiamato, è un luogo unico e imperdibile. Conosciuto sicuramente per la bellissima Cascata delle Marmore, c’è molto altro da scoprire in quest’area di oltre duemila ettari alle porte di Terni. A partire dalla natura che si è sviluppata intorno ai corsi d’acqua, alla storia delle popolazioni che qui hanno abitato fino alle attività che oggi si possono praticare nel Parco del Nera, andiamo a scoprire quest’area naturale spettacolare.

La Cascata delle Marmore

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È difficile parlare del Parco fluviale del Nera senza iniziare dalla sua attrazione più nota: la Cascata delle Marmore. Questa spettacolare cascata, oltre ad essere un bellissimo scorcio della natura umbra è soprattutto un’importante testimonianza storica di ingegneria. Infatti, la cascata è il risultato di un impegno ingegneristico sviluppato nel corso dei millenni per regolare il flusso delle acque tra Terni e Rieti.

I primi a creare un canale che finisse nell’area delle Marmore furono i romani, sotto il comando del console Manio Curio Dentato, per permettere lo svuotamento del Lacus Velinus e la bonifica della conca reatina. Questa soluzione fu, per secoli, motivo di contenzioso proprio tra gli abitanti di Terni e di Rieti; era infatti frequente che l’acqua proveniente dalle piene del Velino andasse ad ingrossare il Nera attraverso la Cascata delle Marmore e causasse grandi inondazioni nella conca ternana.

Nei secoli successivi alla caduta dell’Impero Romano, la mancanza di manutenzione continua del canale finì per ostruire di nuovo il passaggio delle acque a tal punto da allagare nuovamente la piana reatina. Solo nel Cinquecento per volere di Papa Paolo III prima e Papa Clemente VIII poi il canale fu riaperto e la cascata riprese a fluire. Nel 1787 l’architetto Andrea Vici ne modificò i balzi per regolarne il flusso, dandogli la caratteristica forma che ancora oggi mostra.

Oggi, la cascata è uno dei luoghi più visitati dell’Umbria, nonché la cascata artificiale più alta d’Europa con i suoi 165m di altezza. Dalla località di Marmore è possibile camminare e visitare vari punti panoramici, come il belvedere Specola Pio VI e il Balcone degli Innamorati, un punto d’osservazione dentro uno dei balzi della cascata. Per informazioni sui periodi migliori per visitare la cascata e per acquistare i biglietti è sempre controllare bene sul sito ufficiale.

I luoghi da visitare nel Parco fluviale del Nera

Collestatte nel Parco fluviale del nera, Terni, Umbria

Sono molti i luoghi affascinanti e incantevoli che si possono incontrare risalendo il fiume Nera. Alcuni di questi sono particolarmente interessanti da un punto di vista naturalistico, come per gli uliveti che si possono trovare, a partire da Terni, lungo la fascia pedemontana. Le verdi cime delle montagne sono invece ricoperte da una rigogliosa e fittissima vegetazione composta da boschi di latifoglie, interrotti solamente da qualche imponente sperone roccioso.

Altri luoghi, invece, portano le testimonianze storico-culturali delle popolazioni che hanno abitato e che tutt’ora abitano la Valnerina. Uno di questi è il paese di Collestatte, alle porte di Terni. Il borgo, risalente al XI secolo, si sviluppa intorno a quella che un tempo era una postazione difensiva che sovrastava la parte bassa della valle. Al centro del borgo si può ancora osservare l’antica torre di guardia, inglobata nella chiesa della Trinità, che ospita al suo interno una pala d’altare ed una statua di San Sebastiano attribuite alla bottega di Niccolò Alunno.

Situato al capo opposto del parco fluviale si trova invece Ferentillo, fondata nel 740 da Liutprando, re dei Longobardi. Particolarmente caratteristiche di Ferentillo sono le due imponenti rocche risalenti al XI secolo che dominavano i due nuclei di Ferentillo divisi dal Nera: Precetto e Matterella. A partire dal ‘500, Ferentillo visse un periodo molto florido soprattutto grazie alla protezione del marchesato di Massa e Carrara e all’importanza dell’Abbazia di San Pietro in Valle, la cui storia è strettamente legata al paese di Ferentillo. In tempi più recenti, nel XIX secolo, fu stabilito a Ferentillo un museo delle mummie che raccoglie al suo interno varie mummie conservate fino a quel momento nella cripta della chiesa di Santo Stefano. Un museo egualmente macabro e affascinante.

Le attività acquatiche lungo il corso del Nera

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Per chi invece è alla ricerca di attività più vivaci, il parco del Nera rappresenta un’occasione unica per godersi una giornata di divertimento nelle sue acque. È infatti, uno dei posti più famosi in Italia per la pratica del rafting, con la possibilità di noleggiare insieme a delle guide i gommoni che permettono di scivolare lungo le agitate acque del Nera. Per i più adrenalinici è possibile anche noleggiare kayak e praticare hydrospeed, un tipo di nuoto con solo un supporto per galleggiare mentre si scende a grande velocità lungo il corso del fiume.

Decisamente più tranquilla invece è l’attività del riverwalking, ovvero risalire il corso del fiume nei periodi in cui la diga della cascata delle Marmore riduce la portata del Nera da 14 metri al secondo ad uno soltanto, creando le condizioni perfette per risalire a piedi il corso d’acqua. Infine, particolarmente apprezzati dai locali sono i tanti punti di pesca sportiva.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.




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