Ti porto alla scoperta dei luoghi del Santo più amato da tutta Italia, nel cuore dell’Umbria naturalmente

Antonia Festa  | 15 Nov 2025

Spiritualità, natura e ricerca di se stessi si incontrano lungo il Cammino di Assisi, uno dei sentieri religiosi più importanti d’Italia. Ci troviamo nel cuore del Centro Italia, proprio nelle terre della vita predicativa di San Francesco, vissuto a cavallo tra il XII e il XIII secolo. Sebbene si rivolga tradizionalmente al pubblico dei pellegrini di fede cattolica, il cammino è oggi – similmente alla Via Francigena e al Cammino di Santiago de Compostela – frequentato da un pubblico vasto ed eterogeneo. Non è, del resto difficile, rimanere incantati dalla bellezza di questi luoghi, che raccontano una storia di fede ma che affascinano tutti gli escursionisti. 

Il Cammino di Assisi: tutto quello che c’è da sapere

Cenni storici

Francesco d’Assisi nacque intorno al 1181-1182 e morì nel 1226. Nella sua breve vita, ha segnato in maniera indelebile la storia della cristianità, con il suo messaggio di umiltà, povertà e pace. Patrono d’Italia, simbolo universale della fede più autentica, intorno alla sua predicazione oggi si ritrovano i messaggi di unione di tutte le principali religioni monoteistiche.

Il Cammino Assisi tocca alcune delle località dove San Francesco ha vissuto, come l’Eremo di Sant’Antonio a Montepaolo, dove, nel 1221, incontrò Sant’Antonio da Padova. Presso l’Eremo di Camaldoli pare che Francesco assistette alla consacrazione della chiesa – fatta dal futuro Papa Gregorio IX; il Santuario de La Verna è, invece, il luogo dove il poverello di Assisi ricevette le Sacre Stimmate.

Geografia

I pellegrini che decidono di intraprendere il cammino dovranno fare i conti con un percorso eterogeneo, di una lunghezza complessiva di poco inferiore ai 300 chilometri. L’approdo finale è, ovviamente, la città santa dell’Umbria, mentre la partenza è fissata a Dovadola. Questo comune, che appartiene alla provincia di Forlì, è legato alla storia di San Francesco da un episodio particolare che vedremo successivamente. Le singole tappe del Cammino di Assisi sono tredici e sono le seguenti:

  • Dovadola – Marzanella (21 km);
  • Marzanella – Premilcuore (21 km);
  • Premilcuore – Corniolo (18 km);
  • Corniolo – Camaldoli (22 km);
  • Camaldoli – Biforco (19 km);
  • Biforco – La Verna (9 km);
  • La Verna – Caprese Michelangelo (23 km);
  • Caprese Michelangelo – Sansepolcro (25 km);
  • Sansepolcro – Città di Castello (29 km);
  • Città di Castello – Pietralunga (30 km);
  • Pietralunga – Gubbio (27 km);
  • Gubbio – Valfabbrica (30 km);
  • Valfabbrica – Assisi (16 km).

Cosa vedere durante il tragitto

Oltre ai già citati santuari di Montepaolo, Camaldoli e La Verna, sono molti i punti di interesse che si aprono lungo il Cammino di Assisi. Si parte dal Parco delle Foreste Casentinesi, uno dei siti patrimonio dell’Umanità UNESCO, dove immergersi in una fitta natura fatta di sentieri per chi ama il trekking di montagna.

Molto bella è la visita all’Eremo della Casella di Caprese Michelangelo, romitorio francescano di gusto romanico, così come alla città di Sansepolcro. Quest’ultima, centro nevralgico della Valtiberina, è uno dei luoghi dove si è sviluppata la cultura rinascimentale italiana. Al percorso di Assisi si aggiungono, poi, le due cittadine umbre di Città di Castello e Gubbio. Se la prima è celebre per i suoi musei, come la Collezione Burri o la Pinacoteca Comunale, la seconda è nota per il suggestivo Palazzo dei Consoli, la romanica Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo, l‘Anfiteatro romano e il Palazzo del Bargello. Davanti a quest’ultimo si trova la fontana dei matti: una tradizione locale vuole che, facendo tre giri di corsa intorno alla struttura, si ottenga la “patente da matto”. Un souvenir decisamente originale per ricordare questa splendida tappa. 

Cammino di Assisi: consigli per affrontarlo con serenità

Lungo questo pellegrinaggio, che si conclude proprio davanti alle due basiliche della città, si toccano luoghi più ampiamente urbanizzati e veri tratti di natura incontaminata. Il Cammino di Assisi, che è comunque disseminato di rifugi, punti dove dissetarsi e gustare le specialità locali, è ampiamente descritto sul sito ufficiale, disponibile in numerose lingue (italiano, inglese, spagnolo, tedesco, francese, portoghese, polacco, ungherese, ceco, svedese, sloveno e danese).

Al termine del viaggio, mostrando la credenziale (che viene timbrata a ogni tappa), il pellegrino può ritirare l’Assisiana. Si tratta di una pergamena, firmata dal Priore del Cammino di Assisi, che certifica l’avvenuto compimento di tutto il pellegrinaggio, tra i sentieri francescani e la visita alle Basiliche Papali e alla Porziuncola di Santa Maria degli Angeli.

Compiere il Cammino di Assisi non è particolarmente complesso, ma certamente richiede un allenamento base. La percorrenza media giornaliera è di 18-20 chilometri, con tappe che raggiungono i 30 km/die. A seconda del periodo dell’anno, il proprio zaino va integrato con abbigliamento antipioggia o con occhiali da sole. Ricordiamo, infine, gli essenziali dell’escursionista: mappa, scarpe comode e tanta voglia di camminare. 

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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