Immagina che alla fine del tuo trekking ti attenda una notte sotto le stelle in una fusoliera alle pendici del Monte Bianco, al Bivacco Giusto Gervasutti è davvero possibile!
Pernottare in questo rifugio a strapiombo sulla montagna non è per tutti, bisogna essere dotati di una forte dose di coraggio.
Infatti qui avrai la possibilità di dormire in bilico sulle rocce, in una struttura futuristica, una via di mezzo tra un bivacco e un rifugio.
Svegliarsi all’alba con i colori che tingono il cielo e poter osservare il sole che sorge tra le vette non ha prezzo. Vieni con noi in questa esperienza da brivido!
Il meraviglioso panorama dal bivacco (CAI Torino)
Siamo in Valle d’Aosta, a due passi dal confine francese. Il Bivacco Giusto Gervasutti è situato a quota 2.835 metri proprio sul Ghiacciaio del Fréboudze ai piedi del Monte Bianco.
Prende il nome da Giusto Gervasutti, soprannominato “il Fortissimo”, uno dei più grandi alpinisti italiani del XX secolo. Scompare in condizioni tragiche nel 1946 proprio mentre affronta la scalata sul Mont Blanc du Tacul. Nel 1948 venne costruito il primo bivacco a lui dedicato su iniziativa della scuola di sci alpinismo Sucai del Club alpino di Torino. La prima struttura era in legno ma col tempo le condizioni climatiche e l’afflusso sempre maggiore di alpinisti le causarono diversi danni tanto da doverla ricostruire nel 1961.
Il nuovo bivacco inaugurato nel 2012 non può considerarsi classico. La costruzione infatti si ispira alla nautica e all’aeronautica, in cui le strutture high tech permettono agli ospiti di pernottare anche in condizioni climatiche estreme. Non furono necessari cantieri in alta quota per realizzarlo. Infatti gli operai lo costruirono interamente in fabbrica per poi essere trasportato tramite elicottero e assemblato in loco.
Qui design e sostenibilità si incontrano in una costruzione architettonica nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza. Il rifugio alle pendici del Monte Bianco è un perfetto esempio di come l’alpinismo possa sposarsi con la tecnologia e la natura.
Scopri con noi come arrivare al Bivacco Giusto Gervasutti!
Il percorso per arrivare a questo incredibile luogo parte da Lavachey a circa 20 minuti di auto da Courmayeur. Puoi lasciare l’auto qui e continuare a piedi. Oltrepassato il ponte si imbocca il sentiero nel bosco. Fai affidamento alla segnaletica gialla per non perderti assieme a dei simpatici ometti di pietra. Una volta attraversato il torrente comincia la ripida salita. Il tragitto è caratterizzato da canaponi ovvero cavi ricoperti da corda azzurra che arrivano a quota 2.360 metri, nel luogo in cui un tempo sorgeva l’antico Bivacco Fréboudze. Ecco inizia la traversata tra nevai e pietraie verso il ghiacciaio raggiungibile grazie al secondo tratto di canaponi, qui bisogna far attenzione ai crepacci. Superato questo tratto ecco davanti a te la destinazione!
La struttura del Bivacco Giusto Gervasutti (CAI Torino)
La nuova struttura del Bivacco Giusto Gervasutti alle pendici del Monte Bianco è un modulo prefabbricato dal design futuristico a forma di capsula tubolare, sembra quasi una fusoliera di un aereo del peso di 1980 chili. Al suo interno vi è uno spazio di circa 30 metri quadri divisi in due camere con 12 posti letto. La sala da pranzo è perfetta per rilassarsi con una vista a dir poco mozzafiato. A causa dell’impossibilità di portare l’elettricità a 2.835 metri, in mezzo a un ghiacciaio, sono dei pannelli fotovoltaici a fornire l’energia necessaria con degli accumulatori situati sotto al pavimento.
Le brande sono imbottite con delle reti di fibra con una resistenza molto alta. Ciò le rende antibatteriche e inalterabili. Il ricambio d’aria nelle camere è meccanizzato. Esploralo qui!
Il progetto è firmato dagli architetti Stefano Testa e Luca Gentilcore. Il tocco di modernità è un software gestibile da remoto. Ecco che il comfort incontra la tecnologia all’avanguardia per creare un progetto unico nel suo genere.
In cerca di altri trekking in alta quota? Si trova in Lombardia e si dice che sia il bivacco più bello del mondo!
Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.
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