Spesso sono definiti testardi, ma fare trekking con loro renderà felici tutti i bambini

Claudia Giammatteo  | 16 Nov 2025

Spesso, quando si parla di loro, l’aggettivo che ricorre più frequentemente è “testardo”. Ma c’è un mondo intero che aspetta di essere scoperto in compagnia di questi straordinari animali, capaci di trasformare una semplice escursione in montagna in un’esperienza indimenticabile, specialmente per i più piccoli: stiamo parlando degli asini.

Nell’immaginario comune, l’asino è legato a un’idea di cocciutaggine e lentezza. Eppure, chiunque abbia provato il trekking someggiato sa bene che questa definizione è riduttiva e ingiusta. Questa pratica, sempre più apprezzata, consiste nel camminare lungo sentieri naturali in compagnia di uno o più asini, i quali portano sulla schiena il bagaglio (il “soma”) e, cosa ancora più magica, offrono la possibilità ai bambini di salire in sella per una sosta rigenerante o per superare i tratti più faticosi.

Scopriamo perché portare un asino in escursione non è solo un modo originale per fare trekking, ma un vero e proprio elisir di felicità per i vostri figli. Dalla pazienza innata al loro passo calmo che detta un ritmo più umano, vedremo come questi compagni di viaggio a quattro zampe riescono a rendere l’avventura accessibile, educativa e, soprattutto, a trasformare i piccoli escursionisti in custodi affettuosi e coraggiosi. Preparatevi a cambiare idea: la loro presunta testardaggine è in realtà una dote di saggia e rassicurante calma.

Trekking someggiato: cos’è e le sue origini

Ma andiamo con ordine: cos’è il trekking someggiato?

Per trekking someggiato si intende un’escursione, solitamente di più giorni, con gli asini o con altri animali da soma. L’animale porta solitamente gli zaini dei componenti dell’escursione o, in momenti di difficoltà, o quando sono troppo stanchi, i bambini. L’asino svolge quindi la funzione che da tempo immemore, da quando l’uomo ha iniziato la sua vita in comune con questo animale, ha svolto. Asini e muli hanno aiutato l’uomo, sin dalle prime addomesticazioni, a trasportare il peso diventando animali da soma. I più poveri, quelli che non potevano permettersi un cavallo, li utilizzavano anche come cavalcatura. Con l’avvento di un certo tipo di tecnologia e con il benessere, l’asino ha visto il suo ruolo nella nostra società declinare inesorabilmente e così, anche l’animale stesso, ha subito un forte declino.

L’idea di recuperare un ruolo per gli asini nasce in Francia negli anni ’60, proprio per far fronte al loro abbandono. Un abbandono che potrebbe portare all’estinzione di questo bellissimo animale che ha accompagnato la crescita dell’uomo come civiltà nei secoli e che ha svolto, al posto nostro, i lavori più umili e faticosi.

L’asino, non solo un animale da soma

Nel trekking someggiato l’asino non è solo un animale da soma. L’asino è infatti estremamente sociale e soffre la solitudine. All’inizio diffidente anche se non troppo timido, con il passare dei momenti insieme, si ambienta nel gruppo. Se all’inizio dell’escursione apparirà quindi forse scontroso e di certo indifferente, dopo qualche ora insieme e a maggior ragione dopo qualche giorno di cammino, cercherà i membri del gruppo. Cercherà affetto e si sentirà parte di una squadra con un ruolo ben definito ed importante.

Come si svolge un’escursione di trekking someggiato?

Ci sono diversi modi di partecipare e vivere un’esperienza di trekking someggiato. Alcune associazioni e alcune guide ambientali escursionistiche organizzano escursioni guidate in compagnia degli asini. Basta prenotare una delle proposte e partecipare. Ci sono proposte di più giorni o in giornata. In alternativa sono i proprietari stessi degli asini che li noleggiano per i trekking someggiati. In questo caso è necessaria un po’ di esperienza con questo genere di animali. In molti casi i proprietari aiutano nella definizione dell’itinerario e nella logistica per il viaggio e forniscono un manuale per il trekking someggiato.

Il trekking someggiato in molti casi può essere fatto anche con i muli. Alcune proposte sono in compagnia dei cavalli. In questo caso ovviamente il cavallo non si usa come cavalcatura, ma come animale da soma e da compagnia.

Trekking someggiato: i migliori tour

Qui di seguito abbiamo raccolto e selezionato alcune esperienze di trekking someggiato imperdibili in Italia e all’estero.

  • Trekking someggiato in Toscana

Questo trekking someggiato in compagnia degli asini si svolge tra i panorami collinari della Toscana. Il primo giorno l’asino con basto viene accompagnato dalla guida. Dal secondo giorno si prosegue il viaggio da soli, con tutte le informazioni adatte a proseguire il cammino in sicurezza.  L’escursione è adatta a famiglie con bambini.

  • Trekking someggiato intorno a Norcia

Anche in questo caso la guida è presente il primo giorno e la quota partecipativa comprende asino con basto e assicurazione. Il tour si muove intorno a Norcia, sui Monti Sibillini, tra splendidi panorami. La notte si dorme in agriturismo, assaporando i prodotti tipici di questa terra gustosa.

  • Rota Vicentina con gli asini

La Rota Vicentina è un meraviglioso cammino segnato che, dal Sud di Lisbona, scende verso l’Algarve lungo l’Atlantico. Si attraversano spiagge e baie, scogliere e paesini sonnolenti. Viene fornito un asino ogni due partecipanti che può portare un carico di circa 10 kg. Lo stesso tipo di percorso può essere fatto con guida.

  • Giro del Cilento con gli asini

Questo tour con guida va alla scoperta dei borghi medievali e della macchia mediterranea del Cilento, accompagnati dagli asini. Si passa per Palinuro con la possibilità di un bagno al mare.Si tratta di un tour guidato adatto alle famiglie, anche con bambini piccoli.

  • Balla coi muli

I muli sono più grandi degli asini e possono portare pesi un po’ più sostenuti. Balla coi muli è un trekking someggiato con guida nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, in Umbria. Si svolge a Ferragosto e dura 4 giorni.

Come accudire gli asini durante il trekking

Gli asini sono animali abituati a camminare e a portare il peso. Come noi fanno esercizio, in modo che la muscolatura sia tonica e in grado di affrontare il viaggio senza sforzi eccessivi. Sono adatti a portare circa il 40% del loro peso corporeo. Significa che se un asino pesa in media 40 kg, potrà portare un peso di circa 15 kg. Durante la passeggiata hanno bisogno di riposarsi, magari in un pascolo dove possono anche dedicarsi alla loro attività preferita: mangiare. Tutte le mattine e tutte le sere l’asino ha bisogno, prima di essere preparato con il basto e caricato dei pesi, di un’accurata pulizia. Oltre alla strigliatura del mantello è necessario pulire accuratamente gli zoccoli dell’animale.

Si tratta di una routine, essenziale per la salute dell’asino, e rilassante per chi la svolge. Oltre infatti ad essere un lavoro da fare con lentezza, permette di instaurare un rapporto di fiducia con l’animale. Nel caso di trekking someggiati non guidati, le guide e/o i proprietari degli animali forniscono tutte le informazioni pratiche necessarie per il giusto equipaggiamento, come gli zaini da trekking, e la corretta cura degli animali.

Claudia Giammatteo
Claudia Giammatteo

Giornalista pubblicista, laureata in lettere. Scrivo da sempre, prima per passione, poi anche per lavoro, prima sulla carta stampata e ora sul web per raccontare brand, luoghi ed esperienze.

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