Sono loro i 3 borghi più belli del Trentino Alto Adige?

Antonia Festa  | 17 Set 2025

Quando parliamo di Trentino-Alto Adige, spesso alludiamo a imponenti monti da cui governare la vista sul mondo. Parliamo di pace e silenzio spirituale. Ma, immersi in questo paesaggio, ci sono anche borghi avvolti da un alone di mistero. Indossiamo gli scarponi e, col nostro fidato zaino in spalla, scopriamo 3 borghi caratteristici in Trentino-Alto Adige che ci faranno venire voglia di trasferirci.

3 borghi caratteristici in Trentino-Alto Adige

Nella meravigliosa cornice delle Alpi italiane, il Trentino Alto Adige offre molte occasioni per delle bellissime passeggiate: borghi caratteristici, scenari naturali eccezionali e una quiete davvero unica. Partiamo alla scoperta di tre luoghi suggestivi.

San Lorenzo in Banale

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San Lorenzo in Banale è una vera chicca del Trentino, situata  a 758 metri sopra il livello del mare. La sua nascita è da ricondursi alla fusione di sette Ville: Pergnano, Dolaso, Senaso, Berghi, Prato, Glolo e Prusa. A sorvegliare questo meraviglioso gioiello senza tempo regnano sovrane le Dolomiti di Brenta. La storia, la semplicità e la profondità di questo borgo ci trasporteranno in una spirale di bellezza. Ma, per innamorarci veramente, dobbiamo imparare a conoscere ciò che si ha davanti. Ecco, dunque, che girando per le strade di San Lorenzo in Banale e visitando le antiche ville, potremo vedere attraverso gli occhi dei contadini che l’hanno abitata e sentire le loro voci, scoprendo un’architettura prevalentemente rurale. San Lorenzo in Banale ci porta in un viaggio attraverso l’anima della sua storia, fatta della bellezza della semplicità.

Borgo Valsugana

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Definito come la “piccola Venezia del Trentino“,  Borgo Valsugana si erge a 380 m di altitudine. Il punto di forza di questo borgo è sicuramente la tradizione artistica, che si fonde con la cultura popolare. Tra musei, la manifestazione “Arte Sella“, l’oratorio di San Rocco, lo Skymuseum…non possiamo fare altro che ammirare e ascoltare il passato. La ragione del soprannome di questo borgo magico risale alla presenza dei portici e del ponte veneziano, che fanno risuonare l’eco dello stile di Venezia e permettono di fare rigeneranti passeggiate lungo il fiume Brenta. Durante la manifestazione “Arte Sella“, vengono esposte delle opere artistiche realizzate con materiali completamente naturali: sassi, foglie, rami. L’arte moderna, dunquem si fonde in un perfetto equilibrio con quella del passato, formando un’armonia tra vecchio e nuovo che ci lascia un soffio d’amore nel cuore.

Glorenza

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Ecco che arriviamo nel gioiellino più piccolo: Glorenza . Si tratta di una bellissima perla con soli 450 abitanti, la cui fortificazione antica si regge ancora in piedi forte ed orgogliosa. Entrando nel borgo, facciamo un tuffo nel Medioevo, nonostante la prevalenza delle architetture siano risalenti al secolo XVI. La cinta muraria, costruita nel 1580, è oggi ammirabile in tutta la sua bellezza, con torrioni semicircolari e porte. Questa meraviglia fu progettata dall’architetto militare Jörg Kölderer, a seguito della tragica distruzione causata dalla battaglia di Calven (1499). Possiamo lustrarci gli occhi davanti a sette torri con cuspidi, 350 feritoie e tre porte. Sono proprio le mura a conferire al borgo un look tardo-medievale. Per vedere questo capolavoro a cielo aperto, dovremo salire a 907 metri di quota. Girare per il centro, fissare l’arte intorno a noi…è un’esperienza che ci ricorda per l’ennesima volta l’importanza di sapere da dove veniamo.

Ammirare questi tre borghi caratteristici del Trentino-Alto Adige ci farà venire la pelle d’oca, ma per godere al massimo di questa esperienza incredibile, sarebbe meglio prenotare un tour turistico con una guida o informarsi sulla storia di questi luoghi prima di visitarli.

Antonia Festa
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