Il periodo di Natale è il più magico dell’anno: atmosfera, amore, regali…presepe. Proprio a Greccio nasce la storia di questa tradizione ormai insita nella nostra società. Il presepe nasce proprio qui. Questo comune italiano è il simbolo di una delle stelle capostipiti del Natale nel mondo. Oggi, andremo ad esplorare la storia del presepe e di Greccio. E allora prendiamo lo zaino in spalla e che cosa stiamo aspettando? Immergiamoci nel ricordo del passato.
Torniamo indietro nel tempo. Siamo nel 1.223, e il mitico San Francesco d’Assisi realizza la prima rappresentazione del presepe nel mondo. Il 1.223 fu l’anno che diede inizio alla rappresentazione della natività. Ciò successe dopo che San Francesco era tornato dalla Palestina, nel 1.220. Colpito dalla propria visita a Betlemme, aveva intenzione di ricreare la scena della santa natività a Greccio perché aveva trovato moltissime somiglianze con la sacra città ove nacque Gesù. La rappresentazione avvenne con previa autorizzazione di Papa Onorio III, all’interno di un santuario fondato da San Francesco stesso allo scopo di creare la prima rappresentazione della natività. Le testuali parole di Tommaso da Celano, cronista della vita di San Francesco d’Assisi, furono: “Si dispone la greppia, si porta il fieno, sono menati il bue e l’asino. Si onora ivi la semplicità, si esalta la povertà, si loda l’umiltà e Greccio si trasforma quasi in una nuova Betlemme”. L’inizio della rappresentazione della natività fu la miccia che accese una tradizione che innumerevoli pittori e mecenati abbracciarono.
Ma andiamo ad approfondire Greccio, il paese natale del presepe. Questo paese fa parte del percorso del Cammino di Francesco, e dal 2.016 fa parte della lista dei borghi più belli d’Italia. Siamo nell’alto Lazio, ed è un borgo di natura medievale che sorge su un costone dei Monti Sabini. La tradizione vuole che il borgo sia stato fondato da una colonia, oppure da una famiglia greca in esilio. Innamoratosi del posto, avrebbero deciso di fondare Greccio (che prenderebbe dunque il nome proprio dalla Grecia). Le prime testimonianze dell’esistenza di questo magico borgo della natività risalgono al X-XI secolo. Secondo alcuni studiosi Greccio sarebbe stata una Curtis, ossia un’organizzazione medioevale economica, autosufficiente, gestita da un signore. Verso il X-XI secolo si cominciò a riunire i possedimenti dell’Abbazia di Farfa. Anche Gregorio da Catino nomina Greccio nella sua opera “Regesto Farfense“.
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Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.
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