Si trova in Toscana ed è famoso per aver dato i natali allo scienziato più famoso di tutti i tempi: ecco il borgo da scoprire a passo di trekking

Adriano Bocci  | 27 Apr 2024
Vinci dall'alto

Me offero paratissimo ad farne experimento in el parco vostro, o in quel loco piacerà a Vostra Excellentia, ad la quale humilmente quanto più posso me recomando. Questo fu ciò che scrisse in una lettera “di presentazione” che inviò ad un signore di Milano, l’egregio Ludovico Sforza, cercando lavoro. Leonardo da Vinci, genio universale poliedrico del Rinascimento, che si ingegnò per migliorare l’arte della guerra.

Non creò solo strumentazioni di guerra, ma anzi, sposò fra le sue tante idee quella del migliorarla, la vita. Ad esempio, mentre era a Roma, fece nascere un meccanismo utilizzando delle lenti concave per riscaldare l’acqua. Ma il signor da Vinci proviene da un borgo tutto toscano e meravigliosamente verde, da scoprire, ammirare e da esplorare con gli scarponi. Dopotutto fa da sfondo alla Gioconda, ma..voi lo conoscete Vinci?

Cosa vedere a Vinci?


Crediti foto: Lucarelli, Wikimedia

A giusto un’oretta da Firenza, nella campagna fiorentina, c’è Vinci. Seppur la maggiorparte delle cose da vedere centrano coerentemente con la figura di Leonardo, non sono proprio tutte. Partiamo però da ciò che sicuramente potreste voler vedere: se arrivate a nord, alla frazione di Anchiano, c’è la casa natale di Leonardo da Vinci che all’interno ha un piccolo percorso espositivo. Anchiano è a 200 metri s.l.m. ed è vicina a due piccoli corsi d’acqua, il Balenaia e il Quercete; la casa di Leonardo la si può raggiungere tranquillamente facendosi la Strada Verde.

Senza dubbio c’è da vedere anche il Museo leonardiano di Vinci di cui fa parte anche la casa, ma in realtà è un complesso con 3 parti espositive. È fatto in primis dal Castello dei conti Guidi, chiamato anche “della nave” perché ricorda una vela, con le macchine da guerra e del volo. La seconda parte è la Palazzina Uzielli che mostra le parti sull’anatomia, gli orologi e i vari macchinari da cantiere. La terza parte invece è la Villa del Ferrale incentrato tutto sulla pittura.

Un’ultima cosa da vedere a livello turistico regolare è sicuramente la Biblioteca Leonardiana di Vinci, che ha dentro ben 16.000 scritti che gravitano attorno a Leonardo, scritte sia da lui che dai suoi studiosi. Oltretutto, i vari testi di Leonardo si possono consultare su un portale gratis, proprio qui. Però, direi, ciancio alle bande. L’equipaggiamento da guerra lo avete pronto, sì?

Basta Leonardo, facciamoci una camminata

Casa Leonardo da Vinci - Anchiano
Casa di Leonardo da Vinci

Ora, cari GoodTrekkers, andiamo al sodo. Se avete voglia di arrivare fino alla Casa di Leonardo senza usare Google Maps verso via Anchiano, la Strada Verde fa per voi. Prima le cose importanti, sono 1800 metri a piedi ed è un percorso pedonale principalmente sterrato, abbastanza easy pendenze escluse. Potete iniziare dal centro di Vinci andando a nord, trovando un percorso su una strada asfaltata vicino al Mulino della Doccia, poi salendo in maniera abbastanza ardua. Volendo potete deviare per il parco dell’Acquaria per poi girarvi comodamente la casa-museo. Il sentiero è il n.14.

Un altro sentiero che potete farvi è il 16B, quello della Balenaia, e anche questo è pedonale (ma anche ciclistico, ndr). Questo è più lungo, sui 3200 metri, stesse condizioni di prima. Praticamente il sentiero si slaccia verso la prima parte del Vincio (uno dei due fiumi di Vinci, come detto all’inizio) e comincia da Via Lamporecchiana o dalla strada di Montalbano ed è pieno di mulini idraulici del ‘500.

Il terzo sentiero che potete fare per ulteriori foto (e lavorare i quadricipiti) è il 12c di Via di Caterina, lungo giusto 4200 metri. Solite condizioni quasi tutto sterrato. Comincia dalla piazza Leonardo da Vinci (coincidenze? Io non credo) e si fa tutto il panorama della valle del Vincio. Di base il percorso finisce alla chiesa di San Pantaleo (questa qui) ma potete tornare indietro allungando per Mazzantino. Ah, a proposito.

Vinci di sera
Vinci di sera

Unica cosa importante: quando piove evitatelo. La fanghiglia non è simpatica proprio per tutti, ma ad ogni modo buon divertimento, GoodTrekkers! Se poi avete deciso di fare il terzo sentiero (auguroni), sappiate che viene chiamato così perché lo faceva Caterina, la madre di Leonardo, da casa sua a San Pantaleo fin dove Leonardo viveva coi nonni.

Adriano Bocci
Adriano Bocci


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