Questi 10 laghi, incastonati nel Gruppo di Tessa, sono dei veri e propri gioielli delle Alpi

Alessio Gabrielli  | 27 Apr 2024
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Nell’incantevole cuore delle Alpi Italiane, esiste un tesoro nascosto che attende di essere scoperto: i Laghi di Sopranes. Questo paradiso alpino, incastonato tra le maestose cime del Gruppo di Tessa, è una meta imperdibile per gli appassionati di trekking. Nel nostro prossimo articolo, vi porteremo in un viaggio virtuale attraverso i sentieri tortuosi e le vette mozzafiato che caratterizzano questa straordinaria escursione.

I Laghi di Sopranes, il più grande gruppo di laghi alpini dell’Alto Adige, sono un vero e proprio gioiello della natura. Ogni lago ha la sua personalità unica, con colori che variano dal verde smeraldo al blu cobalto, a seconda della luce e del periodo dell’anno. Ma non è solo la bellezza visiva che affascina i visitatori: l’aria fresca e pulita, il suono pacifico dell’acqua che scorre e il canto degli uccelli creano un’atmosfera di pace e tranquillità che rigenera l’anima.

Gli specchi d’acqua che potrete incontrare


Una vista su uno dei dieci laghi

Con una lunghezza di 14,93 km, una durata di ben 06:00 h e una difficoltà piuttosto alta ed adatta ai più tosti, il percorso da percorrere non è tra i più semplici. I laghi di Sopranes sono dieci: il Lago Lungo (2377m), denominato così per la sua lunghezza di 1 km e una larghezza di 300 m, è il più maestosamente grande di tutti ed è ad 1:15 h di cammino dalla Malga Leiter (situata sopra Lagundo); seguono i due Laghi di Latte (2540 m), nome certamente suggestivo; incontriamo poi il Lago Verde (2338 m), successivamente il Lago Nero (2589 m), il piccolo e grazioso Lago Lavagna (2501 m), il Lago del Catino (2512 m), il Lago della Casera (2131 m), il Lago di Vizze (2126 m) ed infine, ultimo ma non ultimo, il piccolo Lago di Münckenlacke.

Forti emozioni tra i dieci laghi: il percorso più noto


Il percorso ai laghi di Sopranes

Partendo dalla Malga Leiter ci incamminiamo seguendo il sentiero 24 che ci condurrà verso il Rifugio Hochganghaus. Superato quest’ultimo seguiamo il sentiero 7, in alcuni tratti molto esposto, certamente non adatto a chi soffre di vertigini. Delle funi metalliche ci aiutano a superare il difficile punto. Giungiamo poi dalla Forcella del Valico-Hochgangscharte e gli occhi sono inondati dalla bellezza del primo lago che incontriamo: il Lago Lungo.

Continuando a seguire il sentiero 7 proseguiamo tramite una faticosa salita che ci conduce sino ai Laghi di Latte. Dopo aver ammirato la meraviglia di questi laghi, riprendiamo il nostro percorso. Discendiamo quindi nuovamente sino al bivio tra il sentiero 7 e il sentiero 22, e prendiamo quest’ultimo per lustrarci gli occhi giungendo al Lago Verde. Poi, il sentiero 22 ci fa scendere fino a raggiungere il Lago di Münckenlacke e successivamente il Lago della Casera, per poi arrivare al Lago delle Vizze. Giunti alla Tauferscharte il sentiero da seguire diventerà il 25. Da qui, seguendo le indicazioni ben precise possiamo tornare alla Malga Leiter.
Questo è, in genere, il percorso svolto dagli escursionisti. Il giro ad anello ha circa 1200 m di dislivello. Generalmente, il percorso è abbastanza difficile specialmente a causa dell’inizio del sentiero 7 e salite molto ripide e scivolose. Per questo è consigliato un periodo di visita da maggio ad ottobre, senza neve e con condizioni asciutte.

Qualche curiosità sui laghi di Sopranes


L’elusivo stambecco alpino

Oltre alla loro straordinaria bellezza naturale, i Laghi di Sopranes sono anche ricchi di fascino storico e culturale. Questa regione delle Alpi è stata abitata per migliaia di anni, e le tracce del passato sono ancora visibili se si sa dove guardare. Uno degli aspetti più affascinanti della storia dei Laghi di Sopranes è la loro connessione con l’antica cultura ladina. I Ladini sono un gruppo etnico indigeno delle Dolomiti che ha mantenuto viva la propria lingua e tradizioni nonostante le pressioni esterne. Molti dei nomi dei laghi e delle montagne circostanti derivano dal ladino, offrendo uno sguardo affascinante sulla ricca tapezzeria culturale della regione.

Inoltre, durante le escursioni, è possibile imbattersi in antichi sentieri di contrabbando che una volta venivano utilizzati per trasportare merci attraverso il confine tra Italia e Austria. Questi sentieri, ora utilizzati per il trekking, offrono un collegamento tangibile con la storia turbolenta e affascinante di questa regione.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.




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