Nell’incantevole cuore delle Alpi Italiane, c’è un piccolo segretuccio che merita di essere scoperto un po’ di più: i Laghi di Sopranes. Un paradiso alpino senz’ombra di dubbio, in mezzo alle maestose cime del Gruppo di Tessa, meta imperdibile per gli appassionati di trekking e chi non si accontenta di un paio di cartoline. Oggi andiamo a vedere per bene i sentieri tortuosi e le vette mozzafiato che caratterizzano questa straordinaria escursione.
I Laghi di Sopranes, il più grande gruppo di laghi alpini dell’Alto Adige, sono un vero e proprio gioiello della natura. Ogni laghetto ha la sua personalità, al che i colori variano molto, dal verde smeraldo al blu cobalto, a seconda della luce e del periodo dell’anno. La bellezza visiva però non basta, e per questo, siamo in buone mani: aria fresca e pulita, il suono pacifico dell’acqua che scorre, un’atmosfera che rigenera l’anima nel suo toto. Pronti, GoodTrekkers?
Con una lunghezza di 14,93 km, una durata di ben 06:00 h e una difficoltà piuttosto altina ed adatta ai più tosti, il percorso da percorrere non è tra i più semplici. I laghi di Sopranes sono dieci: il Lago Lungo (2377m), denominato così per la sua lunghezza di 1 km e una larghezza di 300 m, è il più maestosamente grande di tutti ed è ad 1:15 h di cammino dalla Malga Leiter (situata sopra Lagundo); seguono i due Laghi di Latte (2540 m), nome certamente suggestivo; incontriamo poi il Lago Verde (2338 m), successivamente il Lago Nero (2589 m), il piccolo e grazioso Lago Lavagna (2501 m), il Lago del Catino (2512 m), il Lago della Casera (2131 m), il Lago di Vizze (2126 m) ed infine, ultimo ma non ultimo, il piccolo Lago di Münckenlacke.
Il percorso ai laghi di Sopranes
Partendo dalla Malga Leiter ci incamminiamo seguendo il sentiero 24 che ci condurrà verso il Rifugio Hochganghaus. Superato quest’ultimo seguiamo il sentiero 7, in alcuni tratti molto esposto, decisamente inadatto a chi soffre di vertigini. Ci sono delle funi metalliche che aiutano a superare il punto ostico, e così giungiamo poi alla Forcella del Valico-Hochgangscharte e gli occhi sono inondati dalla bellezza del primo lago che incontriamo: il Lago Lungo.
Continuando a seguire il sentiero 7 proseguiamo tramite una faticosa salita che ci conduce sino ai Laghi di Latte. Dopo una piccola pausa riprendiamo il cammino: discendiamo quindi nuovamente sino al bivio tra il sentiero 7 e il sentiero 22 e prendiamo quest’ultimo per lustrarci gli occhi giungendo al Lago Verde. Continuando il sentiero 22 ci fa scendere fino a raggiungere il Lago di Münckenlacke e poi al Lago della Casera, per ulteriormente al Lago delle Vizze.
Giunti alla Tauferscharte il sentiero da seguire diventa il 25. Da qua seguendo le indicazioni ben precise possiamo tornare alla Malga Leiter.
Questo è, in genere, il percorso fatto dagli escursionisti. Il giro ad anello ha sui 1200 m di dislivello. Generalmente il percorso è abbastanza difficile specialmente a causa dell’inizio del sentiero 7 e salite molto ripide e scivolose. Per questo è consigliato un periodo di visita da maggio ad ottobre, senza neve e con condizioni asciutte.
Una vista su uno dei dieci laghi
Oltre alla loro straordinaria bellezza naturale i Laghi di Sopranes hanno fascino sia storico che culturale, al che questa regione delle Alpi è stata abitata per migliaia di anni e le tracce del passato sono ancora visibili se si sa dove guardare. Uno degli aspetti più affascinanti della storia dei Laghi di Sopranes è la loro connessione con l’antica cultura ladina. I Ladini sono un gruppo etnico indigeno delle Dolomiti che ha mantenuto viva la propria lingua e tradizioni nonostante le pressioni esterne. Alcuni dei nomi dei laghi e delle montagne circostanti derivano dal ladino, offrendo uno sguardo affascinante sulla ricca tappezzeria culturale della regione.
Inoltre, durante le escursioni, è possibile imbattersi in antichi sentieri di contrabbando che una volta venivano utilizzati per trasportare merci attraverso il confine tra Italia e Austria. Questi sentieri, ora utilizzati per il trekking, offrono un collegamento tangibile con la storia turbolenta e affascinante di questa regione.
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
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