
Il Molise è una regione che cela dei segreti fantastici. Uno di questi è il Parco delle Morge Cenozoiche, uno spettacolare e interessantissimo sito naturale, dove è possibile perdersi tra rocce milionarie. Qui, il paesaggio è contraddistinto dalla presenza delle Morge, imponenti costoni rocciosi di origine antichissima. Andiamo a scoprire questa perla nascosta nel cuore del Molise.
Il territorio del Molise, come buona parte del centro-sud Italia, è costituito principalmente da depositi di sedimenti. Provenienti soprattutto dal mare, queste formazioni sedimentarie hanno dato forma all’Altofondo Abruzzese e all’Altofondo Pugliese e, nel mezzo, al Bacino Molisano.
Immerse nelle colline verdi e fitte di vegetazioni di quest’ultimo, si possono trovare alcune testimonianze delle formazioni rocciose. Sono le Morge, giganteschi cumuli di calcare e arenaria che, con il loro particolare colore bianco, rappresentano un elemento imperdibile del paesaggio molisano. Risalgono, come suggerisce il nome del parco, al periodo Cenozoico. E proprio di questa antichissima era (circa 65 milioni di anni fa) conservano le tracce nella roccia viva. Qui, infatti, sono state trovate decine di specie di fossili e conchiglie. Le Morge censite dal parco sono undici e si trovano tra i territori di Isernia e Campobasso.

[foto @Wirestock Creators/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]
Se c’è un luogo in tutta la regione che rappresenta perfettamente la bellezza del Parco delle Morge Cenozoiche, è Pietracupa. Non a caso, è conosciuta anche come la “Betlemme del Molise”, proprio per la conformazione dell’abitato, scavato nelle cavità della Morgia. Nel paese di Pietracupa, antico borgo di origine medioevale, si trova la Chiesa rupestre di Sant’Antonio Abate, ricavata interamente nella roccia. Tutto intorno, caverne grandi e piccole, usate un tempo come abitazioni, costellano la formazione calcarea.

A una decina di chilometri dal paese di Pietracupa, si trova un’altra spettacolare formazione rocciosa del Cenozoico. Si tratta della Morgia di Pietravalle, situata nell’area del comune di Salcito. È una Morgia molto particolare, perché l’intervento dell’uomo è ben evidente nella roccia. Nei secoli, questa formazione di calcare e arenaria, infatti, è stata usata come rifugio e dimora, ricavandone piccole abitazioni nella pietra viva. Viene chiamata anche Morgia dei Briganti proprio perché qui, tra il XIX e gli inizi del XX secolo, vi trovavano riparo molti uomini dediti al brigantaggio, lontani dai centri abitati e fuori dal controllo militare.
Per gli appassionati di arrampicata, un viaggio al Parco delle Morge Cenozoiche riserva una gradita sorpresa. Proprio così, perché la Morgia di Pietra Martino è una destinazione fantastica per chi ama cimentarsi sulle pareti verticali. Questa roccia monolitica si trova a Salcito ed è una meta perfetta per un piccolo trekking (bisogna sempre avere calzature adeguate!). Si può arrivare facilmente in cima alla roccia con un’escursione, oppure, gli amanti dell’arrampicata possono mettersi alla prova accompagnati da una guida locale.
Per chi è, invece, alla ricerca di un’esperienza ancor più adrenalinica, a poca distanza, Montefalcone nel Sannio è una rinomata meta per praticare il parapendio. Spiccare il volo e osservare la fantastica Valle di Biferno dall’alto è sicuramente il modo più particolare e avventuroso per vedere dall’alto la bellezza del Parco delle Morge.

Nel comune del territorio di Oratino si trova un’altra spettacolare formazione rocciosa. Si tratta della Morgia di Oratino, anche detta la Rocca, per la presenza di una torretta di avvistamento di epoca medioevale, piazzata sulla sua sommità. La torre aveva una notevole importanza strategica perché permetteva l’osservazione di un’ampia parte della Valle di Biferno sottostante e forniva una protezione considerevole agli abitati. Ma già dai tempi dell’Età del Bronzo, la posizione strategica della conformazione rocciosa la rendeva un luogo ideale per insediarsi.
Le Morge sono presenti in buona parte della zona centrale e settentrionale del Molise e il territorio del parco si estende nell’area di ben undici comuni. Le Morge sono tante e tutte molto affascinanti e ognuna cela piccoli segreti e racconta una storia differente. Come, ad esempio, la Morgia Pietrafenda nel comune di Trivento. Qui, la roccia è formata da un’unione di tre giganteschi massi nei cui pressi si possono intravedere l’accesso a una caverna e un sistema di cunicoli, ad oggi ancora inesplorati. A Limosano, invece, si trova l’omonima Morgia, sulla quale è stato costruito l’abitato, creando uno scenario mozzafiato e dal grande impatto scenico.

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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