Quando arriva la primavera questo luogo si trasforma in una valle incantata: scopri il percorso che da Norcia porta a Castelluccio

Alessio Gabrielli  | 27 Mar 2024
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Visitare Norcia è sempre un’esperienza fantastica. Porta d’accesso dei Monti Sibillini, Norcia è una bellissima e antica città dell’Umbria, ricca di storia e famosa per aver dato i natali a San Benedetto nel 480 d.C. Egualmente famosa è la sua frazione di Castelluccio, situata in cima ad un colle che troneggia sugli omonimi Piani. Nonostante il terremoto del 2016, Castelluccio non ha mai smesso di essere una meta prediletta degli amanti della natura. Tra maggio e luglio, infatti, Castelluccio è visitata da tutto il mondo per la famosa fioritura. Uno dei modi migliori per visitare questi luoghi è percorrendo un trekking immerso nelle natura da Norcia a Castelluccio. Camminando ai piedi delle montagne, attraversando piccoli villaggi rurali e immersi nella splendida natura umbra si marcia fino a raggiungere lo splendido altipiano di Castelluccio e, infine, rimanere affascinati dalla bellezza che lo circonda.

Nursia, la città di San Benedetto

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Chiamata in antichità Nursia, la città di Norcia è uno dei borghi più spettacolari d’Italia. Fondata, probabilmente, intorno al V secolo a.C. dai Sabini l’insediamento di Norcia passò sotto il controllo dei romani circa due secoli dopo. Importante polo politico dei romani, proprio a Nursia nacquero personaggi importanti come il generale Quinto Sertorio e la madre dell’imperatore Vespasiano: Vespasia Polla. La rilevanza di Norcia in tempi romani è anche dimostrata dalle tracce storiche che parlano di un nutrito gruppo di guerrieri norcini che parteciparono alla seconda guerra punica al fianco di Scipione l’Africano.

I secoli successivi videro l’arrivo del Cristianesimo e, nel 480 d.C., la nascita di due figure religiose estremamente importanti. Proprio qui, infatti, nacquero Benedetto da Norcia e sua sorella gemella Scolastica, in seguito santificati entrambi. Successivamente si profilò un periodo difficile per Norcia, vittima di continue incursioni da parte di Longobardi, Goti e Saraceni. Almeno fino al 1200 quando tra Preci e Norcia nacque e si sviluppò la Scuola Chirurgica, rendendo i due paesi un famoso polo medico del tempo. Nel secolo successivo si proclamò libero comune e venne eretta la cinta muraria che tutt’oggi circonda la città, mentre a partire dal Quattrocento fu protagonista di molti scontri e battaglie con i paesi limitrofi.

Nel 1703, 1730 e 1859 Norcia fu colpita da violenti terremoti che la lasciarono più volte in rovine, soprattutto finanziare. Una situazione che si protrasse fino al Novecento, periodo in cui tutta la zona visse un forte spopolamento durante il quale emigrarono decine di migliaia di abitati. Colpita duramente da sisma del 2016, la sua architettura storica ha subito gravi danni. La basilica di San Benedetto e altri importanti luoghi storici, incluse le mura, sono state rase al suolo dal terremoto. Solo oggi, a distanza di qualche anno, Norcia si sta riprendendo lentamente e muovendo i primi passi verso la ricostruzione.

L’altipiano di Castelluccio

Castelluccio è una frazione del comune di Norcia, situata interamente su un piccolo colle che spicca sui Piani omonimi nel cuore dei Monti Sibillini. Quasi completamente distrutta dal sisma del 2016, Castelluccio è oggi un paese spopolato, che solo da qualche anno si sta rialzando in piedi. Da sempre un luogo fortemente legato all’attività pastorizia e all’agricoltura, i suoi formaggi e soprattutto le sue lenticchie sono amati in tutta Italia.

Da Norcia a Castelluccio

Meravigliosa e colorata fioritura nella Piana Grande a Castelluccio di Norcia - SH: 251386576

Il trekking che collega Norcia e Castelluccio è abbastanza impegnativo e richiede buona parte della giornata. Si sviluppa per 16km e affronta oltre 1100m di dislivello, camminando per circa 5 ore e mezza, senza considerare le soste. È un percorso lungo, anche se non troppo tecnico, che richiede quindi una buona preparazione atletica e una conoscenza di base della montagna. In ogni caso non è adatto ad una prima esperienza ed è sconsigliato per i bambini.

Un po’ di fatica è però il minimo per apprezzare a pieno la bellezza di questi luoghi e vivere un’esperienza fantastica, camminando fino a trovarsi davanti l’immensità dei Piani di Ragnolo. Il percorso è così bello da essere stato anche inserito all’interno del Cammino delle Terre Mutate, un viaggio nel cuore dell’Appennino alla scoperta dei luoghi feriti dal sisma del 2016.

Si parte da Norcia e ci si dirige direttamente verso le montagne che separano la città dai Piani. Dopo qualche ora di cammino in salita si raggiunge il valico tra il Monte Ventosola e il Monte Calarelle. Il sentiero, quindi, inizia a scendere all’interno del Pian Grande a 1300m di quota. Da qui si procede nel cuore del piano, immersi nella bellezza della fioritura, passando per un curioso bosco di conifere a forma d’Italia. Superato il bosco, nel giro di pochi chilometri si arriva a Castelluccio.

È possibile volendo variare un po’ il percorso per renderlo meno ripido, anche se si allunga parecchio la gita. Anziché attraversare dal versante nord del Monte Ventosola si può passare da Forca Ventosola. Superando il Rifugio Perugia ci si può fermare ad ammirare una spettacolare vista panoramica sul Pian Grande. Scendendo dalla Forca si passa per il Fosso dei Mergani e si cammina nel mezzo del vastissimo piano prima di riprendere il sentiero per Castelluccio nei pressi del bosco a forma d’Italia, piantato nel 1961 per il centenario del Regno d’Italia.

La fioritura dei Piani di Castelluccio

Il trekking da Norcia a Castelluccio, in Umbria

Tra maggio e luglio l’intero altopiano di Castelluccio si dipinge di colori vivacissimi, durante il periodo della fioritura. È uno spettacolo incredibile e uno amato da tantissimi escursionisti che ogni anno si precipitano per assistere alla bellezza di questi campi colorati di rosso, giallo, verde e viola. A creare questo fenomeno particolare è la fioritura di una miriade di fiori selvatici nel mezzo dei campi di lenticchie. Genzianelle, papaveri, violette, narcisi e tanti altri esplodono in un mare di colori mozzafiato. Ultimamente, l’afflusso di turisti è così alto che per evitare problemi e soprattutto per mantenere un equilibrio sostenibile tra turismo e preservazione in certi periodi non è possibile accedere con i veicoli ai Piani. Anche per questo, per proteggere un luogo naturale fantastico, è un’ottima idea cimentarsi in questo trekking spettacolare.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.



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