Il Parco Giardino Sigurtà, un nome che cela una storia ricchissima e una natura che gli è valso il titolo di “giardino più bello del mondo”. La storia di questo parco è antichissima, e dalle alterne fortune: una prima forma “protetta” di questa zona risale addirittura al 1417, quando venne fondato un brolo, ovvero una tenuta di campagna appartenente a una famiglia patrizia.
Passato sotto più proprietari e famiglie, soprattutto i Maffei, ai quali è legata gran parte della storia di questi sessanta ettari di terra a Valeggio sul Mincio, il Parco fu sostanzialmente abbandonata nei primi anni del Novecento, salvo essere acquistata, in piena Seconda guerra mondiale (siamo nel 1941), da Giuseppe Carlo Sigurtà, un industriale che si trova a Valeggio per affari, e che viene colpito da questo luogo così scenografico, sebbene al tempo fosse arido e incolto per larghissime parti.
Scoprendo di poter utilizzare l’acqua del vicino fiume Mincio per irrigare il terreno, il Sigurtà fa iniziare un’opera di coltivazione e “ripristino” di questi terreni che dura decenni, e che nel 1978 porta all’apertura del giardino al pubblico.
Oggi, il Parco Giardino Sigurtà rimane di proprietà della famiglia, che ha trasformato una terra arida in un vero e proprio Eden nel pieno del Veneto, favorito da un clima mai particolarmente freddo, dall’ampia risorsa idrica del vicino fiume, e arricchito dalla presenza di pregevoli pezzi storici, recenti o meno, che fanno di ciascuno scorcio un vero e proprio tesoro.
Il Parco Giardino Sigurtà si trova a 350 metri dal centro storico di Valeggio sul Mincio, suggestiva località sulla sponda orientale dell’omonimo fiume. Ci si arriva comodamente a piedi da Valeggio, mentre per chi arriva in automobile le opzioni sono sostanzialmente due:
Nei 600.000 (sì, ben seicentomila!) metri quadrati del Parco Giardino Sigurtà si possono seguire innumerevoli percorsi, ma quello generalmente consigliato ha una lunghezza di 7 chilometri ed è indicato pressoché a tutti.
Le specie floreali, le piante e gli arbusti presenti in questo angolo verde sono innumerevoli, così come numerose sono le fioriture, che partono dal mese di marzo con narcisi, giacinti e tulipani. Proprio quella dei tulipani è seconda in Europa solo a quella di Keukenhof, nei Paesi Bassi, la patria dei tulipani, ed è stata rinominata Tulipanomania nel 2016, proprio per la curiosità che suscita nelle migliaia di visitatori che la ammirano ogni giorno.
Trentamila piante di rose colorano il periodo tardo-primaverile, accompagnando lo sguardo verso il Castello Scaligero di Valeggio sul Mincio, che appare come inserito nel recinto del parco, pur trovandosene fuori.
Begonie, zinnie e aster sono invece le ultime a fiorire, ad autunno inoltrato, quando il parco si colora dei mille toni della stagione.
Diciotto laghi, alimentati dalle acque del Mincio e da quattro cisterne che si trovano in posizione sopraelevate, dalle quali l’acqua fluisce per effetto della gravità. Il Sigurtà può vantare un sistema di gestione delle acque e di irrigazione che sfrutta conoscenze vecchie secoli e nuovi ritrovati della tecnica, al fine di massimizzare il risultato e ridurre il consumo idrico, senza rinunciare allo spettacolo naturale.
Lo stesso che, in molte vasche e laghi, danno le cosiddette aiuole galleggianti, ottenute grazie all’impiego di speciali piante idrofobe che, pur vivendo nell’acqua, hanno una conformazione tale da farla scivolare via dalle foglie, impedendone dunque la marcescenza.
Non mancano ovviamente innumerevoli specie di ninfee, i cui tenui colori ricordano le atmosfere dei giardini d’Oriente, così come tante piante acquatiche che colorano questi speciali specchi d’acqua.
Il grande labirinto del Parco Giardino Sigurtà è stato disegnato sfruttando ben 1.500 piante di tasso, la cui altezza supera i due metri. Il disegno, una collaborazione del Conte Giuseppe Inga Sigurtà e di Adrian Fischer, ha richiesto ben sei anni di lavoro, di cui quattro solo per permettere al tasso di crescere ad altezza adeguata.
Al centro del labirinto del Sigurtà troviamo una piccola torretta, sormontata da una cupola, che permette di ammirare l’intero complesso, e che in futuro sarà collegata al Museo dei fossili, un’opera in divenire che ospiterà la collezione paleontologica della famiglia Sigurtà.
Sono Alessio Gabrielli, ho 27 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito GoodTrekking portando avanti la mia passione per il trekking e l'outdoor
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