Una riserva naturale che espande meraviglia da ogni filo d’erba nel terreno, che proclama stupore tramite i versi dei falchi. Eccoci, siamo nel Bosco di Malabotta, in provincia di Messina, sui Monti Nebrodi. Siamo in una delle riserve naturali che si estende di più in altitudine. Infatti, passiamo dai 700 metri di quota sino ai 1.300. La flora, la fauna, tutto emana magia. E allora cosa stiamo aspettando? Andiamo a farci sorprendere da questo miracolo sulla Terra.
Gli alberi, abitanti immobili ed intelligenti del Bosco di Malabotta, ci portano una storia che va indietro di centinaia di anni. Questa riserva magica è proprietà di ben cinque comuni: quello di Roccella Valdemone, quello di Francavilla di Sicilia, di Montalbano Elicona, di Malvagna e di Tripi. In tutto questo territorio di ben 3.222 ettari la flora e la fauna regnano sovrane. Per quanto riguarda la flora, le querce sono le regine del Bosco di Malabotta. Se volessimo abbracciarle tutte non ce la faremmo mai, poiché si tratta di querce secolari che arrivano anche ad un tronco con due metri di diametro. Per non parlare poi di cerri, faggi, castagni, agrifogli, lecci. Più esploriamo questo paradiso più ci innamoriamo di tutto ciò che ci sta attorno. La Peonia Selvatica popola il sottobosco, si estende sino a ricoprire superfici che si perdono a vista d’occhio. Non dimentichiamoci poi che nel Bosco di Malabotta vivono anche la rosa selvatica, il biancospino, lo sparzio spinoso e altre specie che fioriscono in ambienti più secchi.
I piccoli, grandi e vivaci abitanti del Bosco di Malabotta sono vari e tutti perfettamente rappresentanti di una natura sana. Già la flora ci ha posto di fronte al miracolo di vedere una riserva naturale respirare dal profondo. Ora la fauna ci darà un indizio di come i simpatici animaletti che popolano il Bosco di Malabotta siano tutti unici. Ecco che ci troviamo di fronte alla bellezza di volpi martore, cinghiali, ricci, donnole, lepri, porcospini, falchi pellegrini, gheppi, sparvieri e poiane. Poi, come perfetti ospiti scorgiamo anche delle aquile reali che vengono a farci visita. Queste meraviglie volanti creano i propri nidi sulla catena montuosa dei Monti Nebrodi. Ed ecco che ora sappiamo che anche le isole possono riservarci moltissime sorprese dal punto di vista delle foreste. Tutta questa meraviglia si staglia di fronte ai nostri occhi e non fa altro che farci sentire piccole, grandi gocce in questo mare denominato Terra. Gli animali e la natura ci insegnano che siamo parte di un qualcosa di più grande, di più bello. Per questo il Forest Bathing, nel Bosco di Malabotta, non potrebbe essere più adatto.
Ma come giungere al Bosco di Malabotta? La strada più facile parte da Messina (o anche da Palermo volendo). Dobbiamo semplicemente percorrere l’A19 ed uscire a Falcone. Seguiamo successivamente le indicazioni per Montalbano Elicona, paese che dobbiamo superare per continuare verso la Contrada Argimusco. Superiamo anche il sito megalitico e troveremo l’ingresso al Bosco di Malabotta.
Credit dell’immagine in evidenza: malabotta.com
Ecco il credit dell’immagine nel primo paragrafo: malabotta.com
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Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.
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