Tra i borghi più affascinanti della Calabria, un piccolo tesoro incanta con i suoi panorami. Fiumefreddo Bruzio è un piccolo centro medievale, che conta meno di 3.000 abitanti, abbarbicato a un promontorio roccioso, a picco sul Mar Tirreno. L’atmosfera che si respira sembra di altri tempi ed è perfetto per chi cerca una fuga dal caos cittadino. Fiumefreddo Bruzio fa parte del circuito dei “Borghi più belli d’Italia” ed è uno dei più integri della Calabria dal punto di vista architettonico. A buon diritto risulta essere una meta da non perdere per coloro che amano la natura, la storia e la buona cucina.
Fiumefreddo Bruzio – Castello di Valle
Passeggiando tra i vicoli acciottolati di Fiumefreddo Bruzio, si ha la sensazione di fare un salto nel passato. Il cuore del borgo è dominato dai resti del Castello della Valle, antica fortezza che offre un panorama senza eguali sulla costa tirrenica.
Il castello, restaurato grazie all’intervento dell’artista Salvatore Fiume, conserva affreschi unici che raccontano la storia e le tradizioni del luogo. Ma il borgo nasconde anche leggende affascinanti, come quella del fantasma che si aggira tra le mura del castello nelle notti di luna piena.
Se c’è un luogo che rende Fiumefreddo Bruzio davvero unico, è la sua spettacolare terrazza naturale affacciata sul mare. Da qui si può ammirare uno dei tramonti più suggestivi della Calabria, con il sole che si tuffa nel Tirreno e, nelle giornate limpide, persino il profilo delle Isole Eolie all’orizzonte.
Non c’è da stupirsi se questo borgo è considerato una delle mete più romantiche della regione, perfetto per una passeggiata al tramonto o una cena con vista in uno dei suoi ristorantini tipici.
Vista aerea del castello di Fiumefreddo Bruzio
Oltre che per il paesaggio che lo circonda, Fiumefreddo Bruzio conquista anche grazie ai suoi sapori. Inoltre, parlando con Mariagrazia, che gestisce e accoglie i clienti presso l’enosteria Convivio, emerge che ai tavoli vengono servite solo verdure stagionali del loro orto con cui cucinano pasta e ceci, zuppe di fagioli, e tanti legumi. Gli unici piatti di pesce sono il baccalà e le alici, mentre la sola carne che si può ordinare è il suino nero (locale).
L’osteria nasce infatti sulla base di un progetto specifico, quello del proprierario Raffaele Leuzzi, medico senologo a Roma, che si fonda sulla nota (ma non sempre seguita) filosofia secondo cui noi siamo quello che mangiamo, e che il cibo buono aiuta a prevenire le malattie.
Tra i piatti tipici dell’osteria troviamo la “stroncatura”, realizzata con ciò che rimane del grano nella macina del mulino. E’ una farina integrale, utilizzata spesso in passato dai contadini a fini conservativi, con cui si produce una pasta a forma di linguine (tipica della zona di Gioia Tauro ma diffusa in tutta la Calabria) e qui condita con molliche di pane, acciughe e olive nere.
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Per il pernottamento, collegato al progetto dello starbene e slow tourism, si può scendere presso l’Hotel diffuso Borgodifiume, ideale per chi desidera soggiornare immerso nell’autentica atmosfera del borgo.
In conclusione, ecco alcune curiosità che renderanno ancora più irresistibile la tua voglia di visitare Fiumefreddo Bruzio:
Esperta di Marketing, Comunicazione e Turismo con oltre 25 anni di esperienza. Docente di Marketing e Turismo presso diverse università americane a Roma, attualmente è ricercatrice universitaria sull'Intelligenza Artificiale legata all' apprendimento.
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