In mezzo alle Alpi valdostane a qualche passetto da Breuil-Cervinia c’è un punto blu creato dall’uomo. Si chiama Lago Goillet ed è un bacino artificiale di un limpido cobalto che ti permette di godere un panorama straordinario sul Cervino. Piace pure a camosci e stambecchi e sta a 2.516 metri d’altitudine, gioiellino paesaggistico e risorsa idroelettrica fondamentale per la valle tutta. Ci puoi arrivare per con un sentiero panoramico o via funivia ma è proprio quel che ti aspetti e di cui hai bisogno: paesaggi alpini, praterie d’alta quota e ottime foto. Che aspetti?
Il cammino da Cervinia al Lago Goillet unisce quel che va già a braccetto e che non va cambiato di un’acca: montagne + paesaggi alpini, quelli tranquilli. Hai però due opzioni: per arrivare al lago puoi partire da Breuil-Cervinia oppure dalla stazione intermedia della funivia di Plan Maison.
Quando arrivi al lago puoi goderti per bene il riflesso delle cime sullo quello specchio che è il lago e rilassarti in piena tranquillità. Oltre al Cervino puoi vedere il massiccio del Monte Rosa, rendendo il tutto imperdibile se sei in zona.
Sarà pure una meraviglia quasi naturale, ma è una risorsa idrica strategica. La Diga del Goillet nasce tra il 1939 e il 1948 con una capacità sui 12 milioni di metri cubi d’acqua ma non è solo una questione di energia idroelettrica, anzi. Il Lago Goillet ha una funzione secondaria abbastanza fondamentale: l’acqua viene sfruttata per l’innevamento programmato delle piste da sci di Breuil-Cervinia, specialmente quella famosa, la pista Ventina, la n.7.
Da fine 2024, inaugurata a dicembre, la zona è diventata meglio accessibile con la nuova seggiovia Goillet che ha sostituito quella vecchia. In sé i tempi di attesa si son quasi dimezzati così come i tempi di percorrenza, al che sono stati ridotti dai 11 ai 5 minuti. E in tutto ciò, tutto molto green: si usa una nuova tecnologia chiamata EcoDrive che regola la velocità del tutto a seconda dell’affluenza, che fa risparmiare pure un 20% di energia. E il tutto con nuovi sedili ergonomici con gli schienali riscaldati (e classiche cupole protettive).
Nonostante l’origine artificiale, però, il lago si integra molto bene nel paesaggio alpino facendo da contrasto tra il blu intenso dell’acqua e i monti tutto attorno.
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
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