Nell’Alto Lazio, in provincia di Viterbo, c’è uno dei laghi più belli del Centro Italia per delle escursioni primaverili

Leonardo Anchesi  | 24 Mar 2024
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Se siete di passaggio nell’Alto Lazio o, più semplicemente, abitate da quelle parti e volete passare una giornata diversa, dedicata al sano movimento a contatto con la natura e la storia, non potete non fare una capatina dalle parti del lago di Bolsena, quinto specchio d’acqua dolce in Italia ma che vanta il primato di essere il più grande di origine vulcanica di tutta Europa e, ovviamente, ce lo abbiamo noi. Quindi, non perdete l’occasione di prendervi qualche ora per voi, dedicata esclusivamente al vostro benessere psicofisico, perché questo potrete trovare in tutti i numerosi percorsi che l’area attorno al Lago, insieme ai numerosi paesi che sorgono sulle sue sponde, vi potranno offrire.

Noi di GoodTrekking, dal canto nostro, vi proporremo tre percorsi, scelti fra i tantissimi esistenti, per cercare di accontentare un po’ tutti i palati, dagli amanti del trekking più puro a quelli che, invece, desiderano dare un’occhiata anche alla storia di questa parte dell’Alto Lazio.

Da Bolsena alla Cascata Fosso d’Arlena: il trekking più panoramico dell’Alto Lazio

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Una gran bella escursione, non particolarmente complessa, ma dedicata a chi ha già un pochino di allenamento nelle gambe; andremo infatti a percorrere il sentiero che da Bolsena raggiunge la Cascata del Fosso d’Arlena, percorrendo circa 15 km e affrontando un dislivello di 260 m. Niente di complicato per noi che ci mangiamo le montagne, ma comunque non la consiglierei come prima escursione e qualcuno che si è appena alzato dal divano per la prima volta in vita sua. Partenza dall’affascinante Rocca Monaldeschi della Cervara, vero e proprio gioiello architettonico risalente all’XI secolo, in uno stato di conservazione pressoché incredibile. Al suo interno, qualora voleste, è presente un interessantissimo museo dedicato a questa parte di Alto Lazio. Ma noi, tuttavia, oggi dobbiamo andare alla Cascata e quindi, dopo un breve giro nel centro storico di Bolsena, proseguiremo sul sentiero che punta verso sud, costeggiando il litorale lacustre.

La salita è sempre dolce, senza mai presentare strappi complessi, e i punti panoramici da cui scattare istantanee da urlo sono numerosissimi; godetevi, quindi, la pausa rinfrescante una volta arrivati alla meta, prima di tornare indietro sfruttando lo stesso percorso dell’andata.

Un percorso per tutti: il centro storico di Bolsena, fra tramonti mozzafiato e la storia dell’Alto Lazio


Passiamo adesso a un percorso adatto a tutti, ma proprio proprio a chiunque, anche a chi ha deciso che proprio oggi vuole iniziare la sua carriera da escursionista. Per questo percorso sarebbe più corretto parlare di trekking urbano, più che di trekking vero e proprio; ma come sappiamo questa disciplina ha ormai un seguito straordinario e quindi perché non dovremmo sfruttarla anche in questa occasione? E quindi via, addentriamoci nei vicoletti incantevoli del centro storico di Bolsena, raggiungendo la Rocca (che ormai già conosciamo) che ci attende sulle alture del borgo. Giriamo quindi attorno a questo incantevole palazzo, come fosse il nostro giro di boa, e puntiamo verso il lungo lago, ove la splendida passeggiata sarà il giusto premio dopo il pizzico di fatica fatta per salire sulla sommità del paese.

Da qui potrete ammirare tutto il lago di Bolsena e, all’ora giusta, assistere a un romanticissimo tramonto sulle sue rive, considerato che sarete affacciati a ovest; godetevi quindi appieno lo spettacolo del sole che va a dormire dentro le acque del lago.

L’anello di San Lorenzo Nuovo, il lato nord del Lago di Bolsena

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Per questa ultima proposta escursionistica nell’Alto Lazio ci spostiamo un pochino e raggiungiamo San Lorenzo Nuovo, il borgo che occupa la parte più a settentrione del Lago di Bolsena, ideale per chi, arrivando da nord, non vuole perdere tempo e vuole subito iniziare una nuova avventura. In questo caso un po’ di allenamento è richiesto, quanto meno per affrontare la distanza di quasi 15 km; il dislivello di 280 metri, difatti, così diluito sarà quasi impercettibile. E allora via, dal centro del paese ci spostiamo a sud, verso le sponde del lago. Piccolo consiglio: fate foto, non perdetevi neanche un istante perché le sponde del lago da questo versante sono incantevoli e immerse nella natura.

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Una volta, quindi, dedicata la giusta attenzione alle coste, godetevi un po’ il lungolago e sfruttatelo per andare a intercettare il sentiero che vi permetterà di puntare nuovamente il naso verso nord, compiendo così un anello per tornare esattamente da dove sarete partiti.

Leonardo Anchesi
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