Nell’Alta Valle Cervo, si trova il misterioso borgo dell’occulto: ecco cosa puoi scoprire passeggiando tra i suoi vicoli

Maria Bolettieri  | 07 Mag 2024
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In Piemonte, nell’Alta Valle Cervo, vi è il meraviglioso borgo di Rosazza, qui magia ed esoterismo convivono con il bellissimo paesaggio che lo circonda: scopritelo in questo trekking urbano!

L’atmosfera del paesino, abitato da poco più di 100 anime, è davvero suggestiva e un fascino misterioso lo avvolge. Visitare Rosazza significa fare un salto nel passato, quasi sospesi nel tempo. Camminare alla scoperta di simboli massonici, architetture medievali e figure oscure, immersi nel panorama che si estende sulla valle circostante, è davvero qualcosa di unico e mistico.
Il modo migliore per esplorarlo è di certo una passeggiata attraverso le sue stradine ammirando i monumenti che evocano un senso di arcano passato.
Venite con noi nel luogo più misterioso d’Italia!

Rosazza: in Valle Cervo tra magia, simbologia ed esoterismo

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Vista sul ponte che collega Rosazza al Cimitero Monumentale
Siamo nel Piemonte settentrionale, nell’alta Valle Cervo, in provincia di Biella. Il panorama è quello della montagna biellese tra boschi, corsi d’acqua cristallini, alpeggi e piccoli villaggi tradizionali che conservano il fascino e l’autenticità delle loro origini. Nota per essere una vallata poco abitata e stretta è attraversata dal torrente Cervo a cui deve il nome.

È proprio in questa cornice che si colloca Rosazza. Chiamato così per via del torrente noto un tempo come Rusascia, oggi Pragnetta, è rinomato addirittura fra i borghi più belli d’Italia.
La cittadella fu riprogettata nella seconda metà del XIX secolo da Federico Rosazza Pistolet e rappresenta un’interessante ricostruzione architettonica di un borgo di impronta massonica. Questi era figlio di un imprenditore locale nonché politico del tempo che insieme all’amico e architetto Giuseppe Maffei diede un nuovo volto all’urbanistica del villaggio.

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La Fontana della Rosa e i suoi decori enigmatici
Ma chi era Federico Rosazza e perché trasformò il suo paese natale in uno dei borghi più misteriosi d’Italia? Federico Rosazza Pistolet nacque nel 1813. Studiò per alcuni anni in seminario ma sin da giovane volle dedicarsi alla carriera edilizia e politica. Fece parte della Giovine Italia di Mazzini e divenne Senatore del Regno. Fu segnato da due importanti eventi che lo portarono a interessarsi all’occulto: la morte della moglie e della figlia. Si racconta che fu proprio quest’ultima, apparsa durante alcune sedute spiritiche, a consigliarli di sfruttare la sue risorse economiche per ricostruire Rosazza. Fra architetture medievali e simboli esoterici che costellano ogni angolo del paese, il borgo attira soprattutto gli appassionati dell’occulto. È l’ideale per coloro che desiderano immergersi in questo luogo alquanto surreale della Valle Cervo. Tuffiamoci insieme in un mistico trekking in Piemonte!

Trekking urbano a Rosazza: alla scoperta dell’enigmatico borgo del Piemonte

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Chiesa di Rosazza
Questo enigmatico borgo della Valle Cervo dista circa 20 minuti di auto da Biella e circa un’ora e mezza da Torino, la capitale dell’arcano per eccellenza.
Cosa vedere a Rosazza? Visitare il borgo vuol dire immergersi in un’atmosfera alquanto irreale che trasuda mistero da ogni angolo. Partiamo dall’incantevole Castello di Rosazza. Situato in prossimità del torrente che costeggia il paesino, questo edificio del 1883 è una vera commistione di arte e mistero. La sua Torre Guelfa di impronta medievale impreziosisce il tutto.

Esoterismo e massoneria si sprigionano anche dalla Chiesa di Rosazza con il soffitto a volta adornato di stelle e dipinti di grande valore al suo interno.
Anche il Municipio non è da meno tra finestre, arcate e statue che lo decorano. Se volete scoprire come vivevano gli abitanti locali fate un salto alla Casa Museo dell’Alta Valle Cervo che raccoglie numerose testimonianze sul loro stile di vita.

Casa Museo dell’Alta Valle Cervo
Proprio a due passi dalla parrocchia vi è il Monumento a Federico Rosazza, un mezzo busto in bronzo dietro a cui è collocata un’opera marmorea dal titolo “Le voci della montagna” che raffigurerebbe le arti. Fra gli altri monumenti voluti dall’imprenditore vi sono varie Fontane parlanti. In esse la connessione tra la magia dell’acqua e la simbologia è evidente. Tra queste ricordiamo la Fontana della Rosa, la Fontana dell’Abbeveratoio, la Fontana della Colonna e quella della Fede. Il legame fra i due elementi è visibile anche nel Cimitero Monumentale dove stile gotico e neoclassico si mescolano sapientemente. Per raggiungerlo infatti bisogna attraversare il maestoso ponte a tre archi che sovrasta il torrente.
In cerca di altri trekking in Piemonte? Tra meridiane e mongolfiere c’è un meraviglioso borgo medievale tutto da scoprire: è Mondovì!

Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.



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