In mezzo all’Appennino Ligure, tra i paesaggi della Val Lemme e la Val Polcevera, c’è qualcosa che forse non conosci ancora: il Sentiero Naturalistico dei Laghi del Gorzente, principalmente in provincia di Alessandria. È un bel percorso escursionistico da non perdere se passi in zona, poiché i laghi renderanno il tuo trekking indimenticabile. Rifatti gli occhi e parti all’avventura.
Il Sentiero Naturalistico dei Laghi del Gorzente ti si snoda tra paesaggi da cartolina nell’entroterra ligure ai confini col Piemonte, in una delle zone più sul selvatico che puoi trovare dell’Appennino Ligure. In sé l’itinerario si fa ambienti ben ricchi di biodiversità: crinali aperti, boschi di castagni e faggi, praterie montane e specchi d’acqua artificiali nella quiete del tutto. Tali laghi artificiali, fatti fra fine Ottocento e primi Novecento su questioni idropotabili e idroelettrici (appunto, non ci si può fare il bagno), ormai sono ben integrati e sono un punto di riferimento fisso per chi apprezza un minimo di fotografia.
Il percorso di solito si comincia dalla località Prou Renè (825 m circa) sulla Strada Provinciale dei Piani di Praglia e porta ad un anello che si fa 2 dei 3 principali bacini: il Lago Lungo e il Lago Bruno. Per l’anello ci trovi molte cose belle sia a livello estetico che storico: neviere, un cippo d’epoca romana, un sacrario partigiano e ampie vedute che, in giornate limpide, ti fan vedere fino al Monte Rosa. Con tutta la vicinanza al mare la zona ha un clima abbastanza severo che d’inverno sa ghiacciare completamente i laghi, rendendo il tutto ancor più bello da vedere.
Dentro uno degli angoli più belli dell’Appennino Ligure, i Laghi del Gorzente ti danno una experience abbastanza rara di profondissima quiete. Lontani dai centri abitati e dalle classiche infrastrutture turistiche, i 3 bacini artificiali di punta (Lago Bruno, Lago Lungo e Lago Badana) si raggiungono solo a piedi. La posizione isolata e la presenza di fauna selvatica, e l’assenza di disturbi acustici, la rendono una di quelle location da meditazione. Uno di quei luoghi che ti consiglia solo di rallentare e far passare i minuti con tutta la calma del mondo.
I boschi ospitano faggi, castagni, aceri, biancospini e felci, mentre in primavera sbocciano fiori spontanei come violette, gigli di San Giovanni e qualche varietà di orchidee selvatiche. Anche la fauna è ben rappresentata: puoi imbatterti nei segni di caprioli, cinghiali, volpi e tassi. Nelle giornate più tranquille potresti vedere il falco pellegrino o la poiana.
Considera comunque che, tempo permettendo, la zona è ideale per escursioni in ogni stagione (i percorsi variano in difficoltà). Comunissimo è il birdwatching, fotografia e le camminate in autonomia. Il bagno non è consentito e non ci sono strutture ricettive, ergo come per molti luoghi serve essere autonomi: cibo, acqua, attrezzatura, le solite cose. Ogni tanto ci sono escursioni guidate o eventi creati da gruppi CAI, specie in primavera e autunno.
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
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