Nel Lazio, nel meraviglioso Parco di Vulci, c’è un lago che ha fatto da location a famosi film italiani: ecco come raggiungerlo

Maria Bolettieri  | 11 Apr 2024
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Tra le rovine archeologiche e la natura rigogliosa del Parco di Vulci questo specchio d’acqua, nel Lazio, è stato protagonista di indimenticabili film italiani: è il Lago del Pellicone! È noto per la sua bellezza suggestiva e per le sue placide acque che catturano i colori del cielo e della vegetazione circostante, creando un’atmosfera di pace e relax. In un’esperienza davvero coinvolgente, vi immergerete completamente nelle ambientazioni lacustri viste sullo schermo per vivere un’avventura che sembra uscita direttamente dalla pellicola.
Questo trekking tra cultura e natura è l’ideale per scoprire dove sono state girate alcune delle scene più belle dei film che hanno fatto la storia della cinematografia nostrana.
Esploriamolo insieme!

Lago del Pellicone: l’oasi naturale tra archeologia e cinema

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Parco di Vulci, resti archeologici
Siamo nel Parco di Vulci, nella splendida Maremma laziale, al confine con la Toscana.
Qui un tempo sorgeva l’antica città etrusco-romana. Questa ebbe una grande importanza dal punto di vista commerciale sino a quando venne conquistata dai Romani per poi essere abbandonata nel secolo VIII secolo. Il territorio è costeggiato dal fiume Fiora. Il corso d’acqua nasce dal Monte Amiata e scorre per 80 chilometri, attraversando dapprima il territorio toscano e poi quello laziale, per sfociare nel Tirreno. Nel suo percorso, all’altezza di Vulci, forma il bellissimo Lago del Pellicone. Questa piccola e suggestiva oasi naturale è una tappa obbligatoria, all’interno del parco, che offre agli escursionisti una piacevole esperienza di esplorazione.
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Fiume Fiora, Parco di Vulci
Il luogo inoltre è stato un famoso set cinematografico di alcuni importanti film italiani che ci hanno fatto tanto ridere. Se vi siete sempre chiesti “Dove si trova il lago del film Non ci resta che piangere?” È proprio qui che Troisi e Benigni incontrano Leonardo Da Vinci accampato sul Lago del Pellicone. Vi ricordate la fatidica domanda “Ma 9 per 9 farà 81?”che dà inizio al famoso sketch!
Dove hanno fatto il bagno in Tre uomini e una gamba? Di certo vi è rimasta impressa la scena in cui Aldo, Giovanni e Giacomo si fermano nel loro viaggio per tuffarsi e rilassarsi nelle sue acque. E come dimenticare la coreografia di nuoto sincronizzato!
La sua bellezza scenica e la possibilità di fare passeggiate piacevoli lungo le sue sponde attira trekker ed escursionisti che giungono qui per ammirare anche il patrimonio storico e naturalistico del parco.

Trekking nel Parco di Vulci: alla scoperta del Lago del Pellicone

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Rovine Etrusche nel Parco di Vulci
Collocato tra Canino e Montalto di Castro, il Parco di Vulci dista circa un’ora da Viterbo. Una volta giunti nei pressi della biglietteria, potrete lasciare l’auto nel piazzale adiacente. L’ingresso all’area ha un costo e comprende anche il Lago del Pellicone. Verificate sul sito ufficiale orari e prezzi.
Per ammirare il lago ci sono diversi percorsi in base al tempo e alle energie a disposizione.
È di certo il Percorso Natura, di circa 50 minuti, che vi porterà subito al lago. Partendo dalla biglietteria e scendendo ai piedi della città antica si giunge al Giocaparco. Una volta oltrepassata la Tomba della Sorgente e il ponte di legno sul fosso, accanto ad antiche tombe, si giunge alla Valle delle Farfalle. Da qui al bellissimo specchio d’acqua il tratto è corto.
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Cascata del Lago del Pellicone
Il Percorso Breve è un itinerario di circa 2 ore, che fa tappa sul pianoro su cui sorgeva l’antica città. Attraversa la Porta Ovest e giunge davanti al Tempio Grande. Nella Domus del Criptoportico è possibile ammirare i sotterranei e il meraviglioso Mitreo. Dalla Porta Nord il sentiero si ricongiunge con il percorso natura, arrivando al Lago del Pellicone.
L’opzione più lunga è il Percorso Completo e prevede un’escursione nel Parco di Vulci di 3 ore circa. Si cammina in parte sul percorso breve ma questa volta tornando sul Decumano si attraversa la Porta Est per uscire verso la Valle del Fiora. Qui si possono ammirare i resti dell’Emporium. Giunti in fondo vi è una scalinata che vi ricondurrà sul pianoro per proseguire verso il lago.
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Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.



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