Nel cuore della Maremma Toscana si trova un complesso di terme davvero spettacolare

Claudia Giammatteo  | 24 Ott 2025
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Il piacere di immergersi in delle calde acque termali dopo una camminata è qualcosa di indescrivibilmente magico.

La fatica scorre via dal corpo assieme all’acqua. Ecco che ci sentiamo in una bolla di piacere che è difficile da dimenticare, ci lasciamo alle spalle i problemi della vita quotidiana e dopo esserci immersi nella natura ci immergiamo nella rigenerante acqua delle meravigliose Terme di Saturnia.

Ecco un percorso da fare a piedi per arrivare in questo centro benessere da favola.

Le origini delle Terme di Saturnia tra storia e mitologia

Le Terme di Saturnia nacquero in epoca etrusca, iniziando a formare naturalmente delle vasche a causa dello sgorgare dell’acqua sulfurea. La concessione dei bagni avvenne nel 1454 ed ebbe un successo incredibile. Nel 1865 il luogo venne acquistato dalla famiglia Ciacci; così, proprio per volere dei Ciacci, nacque la SPA.

Guardando alla leggenda Saturno, il dio dell’abbondanza, si arrabbiò per la continua belligeranza degli uomini. Mandò un fulmine sulla terra, il che creò improvvisamente un cratere dal quale si creò la calda e rigenerante acqua sulfurea, che cominciò a scorrere tra le valli mettendo in pace l’animo inquieto degli uomini. Seguì un’epoca d’oro concentrata sull’amore, la caccia e il raccolto.

La Sorgente di Terme di Saturnia era rinomata fonte di benessere sin dall’epoca più antica. Le benefiche acque videro immergersi molti personaggi di grande importanza, come i cavalieri più valorosi e Papi più famosi. Il vero potere magico di queste acque è quello di farci tornare, in qualche modo, i bambini che non abbiamo mai smesso di essere nel profondo della nostra anima.

Il percorso per raggiungere le Terme di Saturnia

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Lasciamo la macchina al parcheggio delle terme libere di Saturnia, ossia le Cascate del Mulino.

Percorriamo un breve tratto di strada asfaltata per poi imboccare un sentiero sterrato dal quale osserviamo i campi da golf. Quando arriveremo al km 2500 saremo su un sentiero che nacque inizialmente come Via Clodia.

Siamo già a stretto contatto con la natura e non possiamo far altro che goderci la lussureggiante vegetazione attorno a noi. Cominciamo dolcemente una salita costante ma molto leggera che accompagna delicatamente i nostri passi. Quasi senza accorgercene, ci troviamo davanti al Castellum Aquarum, una cisterna romana imponente quanto maestosamente antica, che serviva per raccogliere le acque. Guardando questa reliquia del passato ci viene da pensare che essa sia mal conservata…ma non dobbiamo mai giudicare un libro dalla sua copertina.

Sbirciando all’interno della cisterna possiamo ammirare una serie di archi conservati in maniera del tutto perfetta. Dopo una discesa, eccoci arrivati a destinazione: il piacere dell’acqua termale ci sta aspettando.

Per evitare il sovraffollamento, invece di camminare per il viale alberato, possiamo eventualmente costeggiare a sinistra il fiume di acqua sulfurea per un bagno libero che ci rigenererà in pieno.

 

Claudia Giammatteo
Claudia Giammatteo

Giornalista pubblicista, laureata in lettere. Scrivo da sempre, prima per passione, poi anche per lavoro, prima sulla carta stampata e ora sul web per raccontare brand, luoghi ed esperienze.

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