Nel cuore ardente della Sicilia, dove la terra sputa fuoco e le montagne ruggiscono, si cela un mistero che sfida la logica della natura. Immagina un luogo dove il calore avvolgente del vulcano più attivo d’Europa incontra il freddo pungente di un ghiacciaio antico e nascosto. Un contrasto così stridente da sembrare impossibile, eppure reale. L’Etna, con le sue eruzioni spettacolari e le sue colate laviche, nasconde nel suo ventre un segreto gelido: le Grotte del Gelo. Un luogo dove il fuoco e il ghiaccio danzano in un abbraccio eterno, offrendo ai visitatori un’esperienza che confonde i sensi e incanta l’anima.
L’Etna, conosciuto per le sue eruzioni spettacolari, nasconde anche un lato freddo e misterioso. Situate sul versante Nord del vulcano, in località Sciara del Follone, le Grotte del Gelo conservano al loro interno il deposito glaciale perenne più a Sud d’Europa. Queste grotte sono il risultato di tubi di scorrimento lavico formatisi dopo un’eruzione avvenuta tra il 1614 e il 1624. La combinazione di inclinazione, forma e proprietà isolanti della pietra lavica ha permesso alla neve di accumularsi e trasformarsi in ghiaccio, resistendo alle temperature esterne per secoli.
Le Grotte del Gelo non sono solo un fenomeno naturale, ma anche una testimonianza vivente della storia geologica dell’Etna. Secondo gli esperti, l’accumulo di ghiaccio nella grotta ha avuto inizio nel Seicento, poco dopo l’eruzione che ha dato origine alla cavità. Con il passare del tempo, il deposito di ghiaccio ha raggiunto uno spessore di circa 2 metri, estendendosi per tutta la lunghezza della grotta.
Recentemente, le Grotte del Gelo sembrano aver perso il loro primato come “ghiacciaio” perenne più meridionale d’Europa. Grazie alle esplorazioni di Dario e Paolo Teri, sono state scoperte nuove grotte sull’Etna che contengono depositi di ghiaccio ancora più a Sud. Una di queste, denominata “Grotta Polo Nord” (o forse dovremmo dire “Polo Sud”), si trova a una quota inferiore rispetto alle Grotte del Gelo e potrebbe riscrivere la storia della speleologia etnea.
Raggiungere le Grotte del Gelo a piedi è un’avventura in sé, un’esperienza che combina la bellezza del trekking con la scoperta di uno dei tesori nascosti dell’Etna. La partenza ideale per questo trekking è da Piano Provenzana, situato sul versante nord dell’Etna. Da qui, segui la segnaletica che indica la direzione delle grotte. Il percorso, lungo circa 9 chilometri, ti porterà attraverso paesaggi mozzafiato, tra antiche colate laviche e fitti boschi di pino laricio. Mentre ti avvicini alle Grotte del Gelo, il paesaggio diventa più roccioso e lunare, con segni evidenti dell’attività vulcanica.
È essenziale indossare scarpe da trekking robuste e portare con sé acqua e cibo, dato che non ci sono punti di ristoro lungo il percorso. Inoltre, a causa delle temperature fresche all’interno delle grotte, anche durante l’estate, è consigliabile portare un maglione o una giacca leggera. Sebbene il percorso sia ben segnalato, è sempre una buona idea avere una mappa o un GPS, specialmente se non sei familiare con l’area. E, come sempre quando si esplora la natura, è fondamentale rispettare l’ambiente circostante e seguire il principio “Lascia solo le tue orme“.
Sono Alessio Gabrielli, ho 27 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito GoodTrekking portando avanti la mia passione per il trekking e l'outdoor
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