Nel complesso del Monte Bianco c’è il leggendario Dente del Gigante: questa cime sfida ogni anno migliaia di alpinisti, ecco cosa sapere

Adriano Bocci  | 22 Giu 2024
Vista del Dente del Gigante sul massiccio montano del Monte Bianco
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Nel complesso del Monte Bianco c’è il leggendario Dente del Gigante: questa cime sfida ogni anno migliaia di alpinisti, ecco cosa sapere Si erge per 160 metri sopra una gengiva di neve ma è il Dente del Gigante. È fra le cime più famose, altezza 4.014 metri s.l.m. del gruppo di Rochefort, al confine tra Italia e Francia. Il punto è che è molto particolare, ma non solo per la sua forma.

Ogni anno il Dente del Gigante attira migliaia di alpinisti da tutto il mondo che vogliono affrontare la sfida iconica. Arrampicarsi su una di queste due vette è una di quelle esperienze che si possono raccontare per tutta la vita, con panorami che in inglese definirebbero jaw-dropping (da far cadere la mascella) e un senso di realizzazione che non finisce più.

La Via Normale del Dente del Gigante sul Monte Bianco

Vista del Dente del Gigante sul massiccio montano del Monte Bianco
La vista dallo Skyway

Il Dent du Geant sta proprio in mezzo fra il Colle del Gigante e le Grandes Jorasses, rispettivamente 3.359 metri e 4.206 metri. Il Dente del Gigante è fatto da due vette a distanza di una trentina di metri in linea d’aria, ossia la Punta Sella e la Punta Graham, a 4.009 metri e 4.014 metri. La via normale si fa la parete sud-ovest, ossia quella della Punta Sella. A tal proposito, prima che ve lo chiediate: via normale in alpinismo equivale alla via più semplice per arrivare ad un determinato punto. Di solito sono i primi sentieri utilizzati per arrivare alle cime, più semplici di altri, che però potrebbero essere più diretti e richiedere equipaggiamento specifico (tipo le vie ferrate).

Difatti, la via normale viene classificata come Abbastanza Difficile (AD) dal sito del CAI di Seregno con certi pezzi che possono arrivare pure al grado V+ e A0. Quindi è un itinerario che vi richiede una buona preparazione fisica e tecnica, non fate errori. Si sviluppa per 150 metri in toto partendo dal Rifugio Torino, Courmayeur (sito ufficiale qui), che ha aperto da marzo e sarà aperto fino a novembre. Nasce negli anni ‘50 ma è un punto di partenza importante. Qui eventualmente si può noleggiare l’attrezzatura, come caschi, piccozze e imbragature varie, ma si prenota solo tramite e-mail, e c’è anche un ristorante.

Se volete vedere direttamente com’è il percorso, guardatevi questo video: non ha commenti, per la pace dei sensi. Godetevelo, GoodTrekkers.

I lanci per arrivare e il percorso

Vista del Rifugio Torino sul Dente del Gigante nel massiccio montano del Monte Bianco
La vista del Rifugio Torino dallo Skyway

Siamo quindi già a 3375 metri di altitudine. Avvicinarsi alla base della salita passa per Punta Helbronner e il ghiacciaio del Gigante è un percorso che porta via sulle due ore, con eventuale uso di ramponi e piccozza per superare i pezzi ghiacciati. L’itinerario di salita inizia dalla “gengiva”, una cengia nevosa che continua con una serie di tiri ben descritti nella relazione del CAI (che trovate qui). Potreste essere nuovi dell’argomento, quindi per completezza: in arrampicata e alpinismo un tiro è una arrampicata tra due soste, cioè tra due punti dove ci si ancora. Possono variare in lunghezza ma di solito dipendono dalla quantità di corda disponibile, che di solito è fra i 50 e i 60 metri. Finito un tiro di uno scalatore, il secondo scalatore raggiunge il primo e poi si riparte.

Per farla breve, però, i tiri sono 6 e sono i seguenti:

  • Primo tiro. Inizia dalla gengiva e risale un diedro (IV grado).
  • Secondo tiro. Attraversa un muretto fino a una sosta su cengia (III grado).
  • Terzo tiro. Risale le placche Burgener, utilizzando corde fisse (IV grado).
  • Quarto tiro. Si sposta in cresta con un passaggio atletico (V+ grado).
  • Quinto tiro. Segue il filo di cresta fino alla Punta Sella (IV+ grado).
  • Sesto tiro. Conclude con un traverso e salita fino alla sommità (IV grado).

Cosa serve per questo itinerario, almeno? Ramponi e piccozze per il ghiaccio, due corde da 60 metri per le doppie, 8 rinvii e qualche friend medio. Sul sito si descrivono anche le 3 calate richieste da 55, 30 e 50 metri, ricordando che tra gengiva e ghiacciaio ci sono rocce instabili. Il periodo migliore, comunque, è l’estate, ma fate estrema attenzione sempre e comunque, GoodTrekkers.

 

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Dove dormire al Dente del Gigante

A tal proposito, se avete bisogno di sapere dove dormire al Dente del Gigante, c’è l’hotel omonimo convenientemente chiamato Hotel Dente del Gigante.

 

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È un delizioso albergo a tre stelle circondato dalla Val Ferret, vicino allo Skyway Monte Bianco, con una partenza ogni 15 minuti per il punto più alto d’Italia. È un hotel tipicamente alpino con un’accoglienza da alpini, camere tradizionali, wi-fi gratis, balconi con vista e buffet. In estate ci si può dedicare a trekking e mountain bike mentre in inverno si va di piste da sci, oltre a collaborare con un centro termale. Il sito ufficiale dell’hotel lo trovate qui su dentedelgigante.com.

Domande frequenti sul Dente del Gigante

 

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Perché si chiama Dente del Gigante?

Il Dente del Gigante è una cima del Monte Bianco. Si chiama così a causa delle leggende locali: il gigante Gargantua che deriva da una famiglia di colossi ha deciso di distribuire il proprio corpo in vari luoghi del mondo.

Dove si trova il Dente del Gigante?

Il Dente del Gigante è una delle vette delle Alpi Occidentali del gruppo di Rocheforte, che sta nelle zona settentrionale del massiccio del Monte Bianco sul confine Italia – Francia.

Perché il Monte Bianco è italiano e francese?

Perché è al confine, ma non solo. Per noi è al confine, per i francesi è tutta sua: questo perché il confine venne tracciato nel 1861 col Trattato di Torino, quello che andava a regolamentare l’annessione della Savoia alla Francia.

Adriano Bocci
Adriano Bocci

Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.



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