Nel bel mezzo di uno sconfinato parco naturale in Sicilia ci sono delle cascate talmente belle da togliere il fiato

Adriano Bocci  | 14 Giu 2024
Cascate del Catafurco
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Oasi di fresco e di bellezza, nel cuore dei Nebrodi (Messina, Sicilia) e alimentate dalle acque del torrente San Basilio, c’è una cascata bella da far paura. Un salto di 30 metri crea uno spettacolo originale di questa terra siciliana, dentro al Parco Naturale dei Nebrodi: eccoci qui alle Cascate del Catafurco.

Il torrente di San Basilio, che si butta dalla Serra dei Ladri, toglie il fiato e va a riposare in un buco nella roccia tutto naturale chiamato Marmitta dei Giganti dove fare il bagno. Siamo in un posto di un suggestivo unico tra rocce e pareti molto alte che puntano al cielo. E ci si arriva con un sentiero.

Il Parco dei Nebrodi

Etna - Parco Naturale dei Nebrodi

Le cascate sono nel Parco Naturale dei Nebrodi, l’area protetta più grande della Sicilia da più di 88.000 ettari di natura, su ben 3 province. Ciò porta, naturalmente, ad un mix di paesaggi molto variegati con montagne come il Monte Soro a grosse aree piene di boschi e valli profonde. Le montagne sono molto morbide e piene di rocce argillose ed arenacee, con tanto calcare.

E oltre ai monti, protette dall’Etna, ci sono le aree forestali più grosse della Sicilia: sugli 88.000 ettari, 50.000 sono di boschi con faggi, querce e castagni. E in tutto ciò? Almeno 1500 specie vegetali diverse, ed animali come l’aquila reale o il suino nero dei Nebrodi. Per noi GoodTrekkers, un paradiso.

Cascate di Catafurco, come arrivare e percorso

 

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In primis, dove sono le Cascate di Catafurco? In mezzo a due comuni, quello di Galati Mamertino e quello di Longi, dentro al Parco Naturale dei Nebrodi. La cascata si raggiunge a piedi lungo un sentiero ben segnato e delimitato da staccionate in legno, di circa 4 km, che parte da Galati Mamertino. È un sentiero ben battuto e conosciuto nella zona perché le escursioni sui monti Nebrodi sono molto frequenti. Ad ogni modo, pensiamo un attimo al percorso.

Siamo nel Parco Naturale dei Nebrodi, l’area protetta più grande della Sicilia, e dovremo partire da Galati ed arrivare alla contrada di San Basilio fino al Villaggio Molisa. Al Villaggio Molisa dopo diversi metri comincerà il percorso vero e proprio, ma è comunque un villaggino semiabbandonato a 820 m s.l.m. dove troverete diversi pagghiari, dei pagliai tipicamente siciliani che i pastori usavano come rifugio temporaneo dalle intemperie, oltre a varie casupole di pietra.

 

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Potrete immergervi nella macchia mediterranea più pura di tutta la Sicilia, tra piante di capperi e timo, e fare tante ma tante foto. Ad ogni modo, prima della cascata troverete le Lacrime di Maria, un buchetto nella roccia con una cascata estremamente debole ed una statua di Maria. Questa nasce dalla leggenda secondo cui due donne di un villaggio vicino, una notte, si svegliarono nel sonno dopo aver sognato entrambe Maria in quel preciso punto nella roccia. Le due ragazze si misero immediatamente all’opera per rendere la loro visione realtà, facendo di tutto per scavare nella roccia quella che è ora la sua casetta.

 

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Se volete godervi il sentiero, fate pure referenza a questo piccolo video, e rifatevi un po’ gli occhi.

Adriano Bocci
Adriano Bocci

Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.



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