Mi sono ritrovata in un museo a cielo aperto! Il borgo più bello del Trentino ti aspetta in questo autunno

Maria Bolettieri  | 05 Nov 2025

Se cerchi una meta autunnale tra arte, natura, tradizioni e buona cucina, il borgo di Mezzano è la destinazione ideale, questo luogo del Trentino saprà davvero conquistarti!
Può una catasta di legna trasformarsi in un’opera d’arte? Qui infatti ti sembrerà di camminare in un vero e proprio museo a cielo aperto tra i capolavori che ogni anno arricchiscono il paesaggio urbano del borgo.

Ma Mezzano non è solo questo! Da ogni angolo trasuda storia e tradizioni grazie ai racconti degli abitanti locali. Vuoi sapere come ascoltarli? Suona la campanella della sedia rossa e vedi cosa accade!
Vieni a scoprirlo con noi e tuffati in questo trekking urbano a Mezzano.

Il borgo di Mezzano: un po’ di storia e curiosità

Dove si trova il borgo di Mezzano? Siamo in provincia di Trento, nel Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino. È la Valle di Primiero con la comunità omonima a far da cornice al borgo più bello del Trentino. Di questa oltre a Mezzano ne fanno parte anche i comuni di Canal San Bovo, Imer, Primiero San Martino di Castrozza e Sagron Mis.
I primi documenti riguardanti la valle compaiono solo intorno alla metà del XII secolo quando la giurisdizione venne affidata al vescovo di Feltre.

Pur essendo uno dei comuni rurali anche Mezzano è investito, dal XIV al XIX secolo, dall’afflusso di minatori tedeschi arrivati in valle per lavorare nel settore minerario.
Sotto il controllo degli Asburgo il territorio viene affidato ai conti Welsperg sino al 1805.
I boschi della valle saranno una fonte economica davvero importante per i commerci con la Serenissima. E sono proprio questi boschi che ancora oggi fanno risuonare la storia di Mezzano trasformandosi in opere d’arte diffusa all’interno del borgo antico!

Cosa vedere a Mezzano

Come raggiungere il borgo di Mezzano? Arrivarci è semplice, il borgo più bello del Trentino dista poco più di un’ora e mezza da Trento tramite SS47 della Valsugana. Puoi lasciare l’auto al parcheggio in Via Val Noana, da qui la Chiesa di San Giorgio è davvero vicina. I primi documenti che attestano la presenza di un luogo di culto dedicato al santo risalgono al 1360. Ma il complesso, con il suo alto campanile a cipollone tipico delle chiese trentine, fu edificato nel XVII secolo e poi ampliato così come lo vediamo oggi.

Da qui potrai intraprendere la “Mezzano romantica”, la bellissima passeggiata nel borgo antico. Avventurandoti nei suoi stretti vicoli, le canisèle, ammirerai le case in pietra e in legno, con i balconi fioriti e le porte intagliate.
Da non perdere i vecchi fienili trasformati in musei! Ne è esempio il suggestivo Tabià de la Marì dove al suo interno è stato creato un museo etnografico con diversi reperti della tradizione.

Da qui si giunge alla Lisiera il vecchio lavatoio che veniva utilizzato per fare il bucato. Qui potrai respirare le tradizioni di un tempo e immaginare le donne che portavano a lavare la biancheria. Ma era grazie ai Stoli che l’acqua giungeva in paese. Si tratta di stretti cunicoli che dalla montagna convogliavano e incanalavano l’acqua verso lavatoi e fontane.

 

Nel borgo più bello del Trentino: tra installazioni artistiche e racconti

Se sei qui nel borgo di Mezzano per ammirare l’arte diffusa, di certo le installazioni dell’iniziativa Cataste & Canzèi sapranno lasciarti a bocca aperta. È proprio quello che è successo a me quando mi sono ritrovata nel museo a cielo aperto fra le varie opere di artisti e scolaresche che costellano il borgo antico. La legna da ardere prende vita e le cataste artistiche assumono le forme più disparate!

Potrai ammirare il “Sogno stellato” di Davide Moreschini, il “Santone” di Fabrizio Milani. Passerai davanti a “L’occhio” del Liceo artistico G. Soraperra di Pozza di Fassa e “La notte in sogno” di Erica Schweizer. Queste e molte altre sono le opere che potrai incontrare camminando tra i vicoli di Mezzano per stupirti di come natura ed estro umano possano fondersi insieme. Qui la lista completa!

E se hai voglia di una guida vivente che ti racconti del borgo più bello del Trentino trova la Sedia rossa! Collocata su di essa vi è la famosa campanella, basta farla risuonare per vedere un abitante locale comparire davanti a te. Con sapienza e maestria saprà raccontarti della storia del borgo, indicarti dove gustare il buon cibo della tradizione, dove acquistare i souvenir da portar via e molto altro.
In cerca di altri percorsi in Trentino? Infila i tuoi scarponi da trekking e parti per la prossima avventura!

Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Giornalista pubblicista, da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.

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