Lungo i percorsi della Terra del Fuoco: un viaggio oltreoceano da fare almeno una volta nella vita

Antonia Festa  | 17 Ott 2025

Uno dei percorsi più avvincenti al mondo è quello in Sud America, tra Argentina e Cile, alla scoperta di terre lontane affascinanti, misteriose e incontaminate. Si tratta della Patagonia, solcata per la prima volta dall’italiano Magellano, il primo europeo che navigò nell’Oceano Pacifico. Il viaggio ci porta nel profondo sud, in quella che è conosciuta come “Terra del Fuoco“, appellativo attribuito dai marinai europei che, navigando le coste meridionali del Pacifico, vedevano da lontano i fuochi accesi dagli indigeni. Ci aspettano spazi immensi, natura selvaggia e scenari che hanno dell’incredibile. Qualsiasi visitatore rimarrà a bocca aperta davanti allo spettacolo di ghiacciai eterni, laghi enormi, colori inebrianti e insolite specie animali.

Viaggio in Patagonia: informazioni utili

LunghezzaKm 5000 circa
Durata10/12 giorni
Livello di difficoltàMedio –  facile
DislivelloDiverso a secondo delle tappe
Tipologia di itinerarioTrekking
Partenza e arrivoUshuaia – Cascate dell’Iguazú

Patagonia: Ushuaia e il Parco Nazionale della Terra del Fuoco

La Patagonia è una regione molto grande e non è certo facile stabilire un itinerario che permetta di ammirare tutte le sue meraviglie. Allo stesso tempo, è anche molto lontana e, quindi, per organizzare un trek tour bisogna poter restare fuori casa un bel po’ di giorni, almeno una decina. I chilometri da percorrere sono tanti, circa 5000, fino alle porte del Brasile, ma vi assicuriamo che la fatica verrà ampiamente ripagata. Nonostante siano presenti diverse fonti d’acqua lungo il tragitto, consigliamo di non partire per la Patagonia senza una buona borraccia isotermica, per mantenere le bevande calde o fredde per diverse ore.

La partenza del nostro itinerario è Ushuaia, la città più a sud al mondo, presso la quale consigliamo di sostare almeno per 3/4 giorni. Qui è imperdibile la visita al Parco Nazionale della Terra del Fuoco e, poi, le escursioni in barca sul Canale di Beagle e all’Isola degli Uccelli e quella a bordo del Treno della Fine del Mondo. Merita, inoltre, un’esplorazione presso il ghiacciaio Martial. La visita al Parco della Terra del Fuoco può essere fatta a piedi, seguendo i sentieri tracciati. Importante, però, pianificare prima le aree che si vogliono visitare, altrimenti si rischia di vederne solo una piccola parte. Allo stesso tempo, è possibile percorrerlo in macchina o in bus. Di grande attrattiva i castori canadesi, animali introdotti nella riserva dai conquistatori per sviluppare l’industria delle pellicce.

Da El Calafate e El Bolsón

La seconda tappa del tour ci porta a El Calafate, località famosissima per la presenza del ghiacciaio Perito Moreno, uno dei più visitati al mondo, che si trova all’interno del Parco Nazionale Los Glaciares, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Anche qui l’escursione sarà davvero emozionante, grazie ai colori freddi ma suggestivi dell’azzurro, del blu e del bianco. Bello percorrerlo a piedi ma entusiasmante è l’escursione in barca che permette di arrivare proprio in prossimità del ghiacciaio, ammirarne da vicino la maestosità e il famoso distaccamento sonoro degli iceberg. E, poi, si potrebbe fare un bel giro per il paese e lungo le sponde del lago, per godere anche della cucina tipica del luogo, tra pizze ed empanadas.

La terza tappa giunge a El Chaltén, la piccola cittadina definita il paradiso del trekking. Di per sé non ha nulla di caratteristico, ma rappresenta la via di accesso a una serie di itinerari, tutti diversi, che lasciano a bocca aperta ogni escursionista. Partendo da qui, si percorre la camminata Laguna Torre che, insieme a quella de Los Tres, rappresentano gli itinerari più famosi del Parco Nazionale del Chalten. Assolutamente da fare entrambi in due giorni diversi, per ammirare ghiacciai, sentieri e il Fitz Roy, la montagna simbolo del parco. Da non trascurare anche una bella passeggiata alla cascata Río de las Vueltas.

Tappa di relativo relax a El Bolsón, per godere appieno dell’ambiente hippy del luogo e perdersi tra i numerosi mercatini di artigianato e i localini tradizionali, assaporando le ottime birre artigianali senza rinunciare a qualche camminata tra le montagne.

Ultima tappa del viaggio in Patagonia: le Cascate dell’Iguazú

Le tappe sarebbero ancora tante, come il Parco Nazionale dei Larici e la Strada dei 7 laghi. Ognuno, poi, potrà personalizzare il percorso secondo le proprie preferenze, ma il nostro consiglio è quello di chiudere con le Cascate dell’Iguazú. 275 cascate, più di 80 metri di altezza e 2,7 chilometri di larghezza, per uno spettacolo della natura che, oltre a essere stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è stato definito una delle sette meraviglie naturali del mondo.

Un paesaggio e un circuito maestoso che si estende tra Argentina e Brasile. È necessario dedicare almeno un’intera giornata alla visita delle cascate, partecipando alla breve escursione a bordo di un trenino ecologico che porta al celebre “Balcon de la Garganta”, dal quale si può ammirare il mirabolante e fragoroso salto dell’acqua. Se capiterete nel periodo di luna piena, dovrete assolutamente prenotare la passeggiata in notturna con il tour El Paseo de Luna Llena.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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