Lo sapevi che il “gomito d’Italia” si trova proprio nelle Marche? Tra spiagge spettacolari e borghi storici è la meta ideale

Maria Bolettieri  | 09 Lug 2025
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Se cerchi un luogo in cui il fascino dei panorami mozzafiato si mescola ai sentieri urbani da scoprire lentamente, Ancona è la meta perfetta nel gomito d’Italia!
Affacciato sull’Adriatico alle pendici del Parco del Conero, più che una semplice meta turistica, questo splendido borgo è un invito a camminare e perdersi tra vicoli, monumenti e scorci marittimi.

Il suo imponente passato fa sentire il suo peso ancora oggi tra edifici storici e una tradizione culinaria da leccarsi i baffi. Inoltre basta allontanarsi di pochi minuti dal centro per raggiungere alcuni dei parchi più belli e delle spiagge più scenografiche delle Marche e ritrovarsi immersi nella natura. Qui ogni passo racconta qualcosa. Scoprila con noi!

 

Un po’ di storia: Ancona la perla dell’Adriatico

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Resti dell’Anfiteatro Romano di Ancona

Ancona ha una storia antichissima. Fondata nel IV secolo a.C. dai greci di Siracusa, conserva ancora oggi tracce di quella radice ellenica, evidente persino nell’antico nome greco Ἀγκών (Ankón), che significa “gomito”. Infatti il toponimo fa riferimento alla particolare conformazione del promontorio su cui sorge, proteso proprio sul mare come un braccio piegato.
Ancona riuscì a mantenere una forte identità legata alle sue origini, e anche dopo la conquista romana la cultura, la lingua e l’urbanistica rimasero pienamente greche. Nel tardo periodo imperiale, insieme a Rimini, Pesaro, Fano e Senigallia, entrò a far parte della “Pentapoli bizantina”, un’alleanza strategica di città adriatiche sotto l’influenza di Bisanzio.

Nel IX secolo fu saccheggiata dai saraceni, ma ciononostante, seppe rialzarsi e prosperare. Proprio tra il Medioevo e il Rinascimento visse il suo periodo d’oro, e la città situata nel gomito d’Italia divenne una potente Repubblica Marinara, indipendente, attiva e ben organizzata.
L’economia si basava sul commercio marittimo e le rotte raggiungevano porti lontani, fino a Costantinopoli. Questo successo economico la mise in contrasto con Venezia, sua storica rivale, ma nel 1150 venne stipulata una pace che segnò un periodo di relativa stabilità.

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Il Palazzo degli Anziani

Nei secoli successivi, Ancona fu teatro di numerosi scontri di potere, tra cui le contese tra la famiglia dei Malatesta e il Cardinale Albornoz, impegnato a riportare i territori italiani sotto il controllo diretto della Chiesa. Fu quindi inglobata nello Stato Pontificio nella seconda metà del Cinquecento e a questo rimase legata fino al 1860 quando anch’essa divenne parte del Regno d’Italia.

 

Esplora Ancona in questo bellissimo trekking urbano


La Fontana del Calamo

Il modo migliore per esplorare Ancona è di certo a piedi con scarpe comode, zaino leggero e via! Il trekking urbano qui diventa un’esperienza immersiva tra arte, scorci sul mare e piccoli dettagli nascosti.
Ti suggeriamo di lasciare l’auto vicino alla Mole Vanvitelliana. L’edificio costruito nel 1732 su un’isola artificiale, oggi ospita mostre ed eventi, ma conserva l’aura austera delle sue origini militari e sanitarie.

Attraversando Porta Pia, la porta d’ingresso alla città del XVIII secolo, si entra nel centro storico. A due passi c’è la Fontana del Calamo, detta anche delle Tredici Cannelle, con le sue maschere bronzee che spruzzano acqua e raccontano leggende. Da lì, salendo tra piazze e salite, si arriva in Piazza del Plebiscito, cuore civico e culturale della città. La piazza è dominata dalla statua di Papa Clemente XII, dalla Chiesa di San Domenico e dalla Torre civica del XIV secolo.

Se ami l’architettura medievale, non perdere la Loggia dei Mercanti del 1392, simbolo dell’antico spirito commerciale cittadino. Fai un salto alla Chiesa di Santa Maria della Piazza, sobria e affascinante, conserva resti di epoca paleocristiana visibili sotto al pavimento. Pochi minuti a piedi e si raggiunge anche la Chiesa di San Francesco alle Scale, con il suo splendido portale gotico.

 

La città vista dall’alto

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Il Duomo di San Ciriaco nella parte alta di Ancona

Camminando lungo via Pizzecolli si raggiunge il Palazzo degli Anziani, sede storica del municipio. Fai tappa prima all’Anfiteatro Romano per ammirare i resti delle gradinate risalenti all’età di Ottaviano Augusto. Da qui si sale verso uno dei punti panoramici più emozionanti ovvero il Duomo di San Ciriaco che svetta dal Colle Guasco. Il punto è perfetto per ammirare l’intero golfo, con la costa che si apre sul gomito d’Italia in un abbraccio spettacolare.

Dalla cima si può scendere lungo lo Scalone Nappi e continuare il percorso sul Lungomare Vanvitelli, che ti condurrà dritto cuore più antico della città. Ecco davanti a te il Porto Romano e più avanti l’Arco di Traiano, eretto nel 115 d.C. in onore dell’imperatore. In quest’area oggi convivono insieme le rovine archeologiche e il traffico del porto moderno in un’atmosfera surreale!

 

Informazioni e curiosità sul gomito d’Italia: spiagge e natura da ammirare

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La Seggiola del Papa, il monumento naturale di Ancona

Se ti resta ancora tempo riprendi l’auto e fai un salto alla Cittadella, l’antica fortezza del XVI secolo da cui si gode una delle viste più belle sulla città e sul porto! Questa inoltre è circondata da un bellissimo parco.
Una delle sorprese più belle di Ancona è la vicinanza tra la città storica e il mare balneabile. Potrai arrivare alla Spiaggia del Passetto, con la sua iconica scalinata monumentale e le grotte dei pescatori scavate nella roccia. Vi è inoltre il Sentiero della Seggiola del Papa e quello della Grotta Azzurra.
In cerca di altri trekking avventurosi nel gomito d’Italia? Scopri questo spettacolare anello delle Marche!

Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.



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