Lo sapevi che ci sono i fiordi anche nell’Adriatico? Scopri queste bocche e ne resterai di stucco

Antonia Festa  | 05 Ott 2025
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Situate nel Mare Adriatico, le Bocche di Cattaro sono il più grande fiordo dell’Europa del Sud. Questi ambienti creano un’area di 12 mila ettari, tra i pendii fitti di vegetazione dei monti Lovćen e Vrmac. Il sito geografico è detti anche “la sposa dell’Adriatico“, per la bellezza naturalistica che si presenta agli occhi dei visitatori. Ma partiamo alla scoperta di questo modo fatato!

Bocche di Cattaro: un’escursione davvero particolare

171506708Il look così aspro e variegato delle Bocche di Cattaro è dovuto alle rocce calcaree che la natura modella con il fenomeno del carsismo. Qui l’acqua piovana scompare nel sottosuolo, originando fiumi sotterranei che diminuiscono la salinità del mare. L’ambiente è davvero unico, tra pini, oleandri, allori, grazie al clima che varia, nel giro di qualche chilometro, da mediterraneo a subalpino. È, dunque, possibile ammirare molti habitat per flora e fauna, tra cui diverse specie endemiche come la Clausilia catharensis. Si tratta di una lumaca che vive sulle antiche mura della città di Kotor-Cattaro. La bellezza naturalistica è certamente dovuta alla posizione delle Bocche di Cattaro, tra Oriente e Occidente, in un mix di culture riconosciuto anche dall’UNESCO.Dal punto di vista geomorfologico, le bocche sono valloni fluviali invasi dal mare e occupano una superficie di 87 chilometri quadrati. Sono il risultato di più bacini: a nord, verso la Croazia, sono delimitate dalla penisola di Vittaglina (in slavo Prevlaka) e dalla Punta d’Ostro (o Punta Acuta), a sud dalla Punta d’Arza. Scendendo, il canale di Combur (Kumbor) “traghetta” verso il bacino più grande, che è la baia di Teodo (Tivat). Da qui, attraverso lo stretto delle Catene, largo solo 300 metri e lungo 2 chilometri, si accede agli altri bacini più piccoli, cioè il golfo di Risano e il golfo di Cattaro nel cui punto più meridionale è stata costruita l’omonima città. Per la loro particolare conformazione, le Bocche di Cattaro sono uno strategico luogo militare; questa zona è stata utilizzata comebase navale militare sia dai veneti sia dall’Impero austro-ungarico.
Kotor-Cattaro non è tanto grande, ma entrando dalle sue antiche mura (esempio ben conservato di fortificazione urbana) è possibile ammirare il centro storico che ricorda un po’ leatmosfere veneziane (del resto il Montenegro è stato governato dalla Serenissima). Ci sono circa trenta chiese, di cui quattro medioevali, come San Luca del 1195, e la cattedrale di San Trifone, la cui costruzione è iniziata addirittura nel IX secolo, e dodici piazze (la più grande è Piazza d’Armi).

Bocche di Cattaro: l’itinerario

Alle Bocche di Cattaro si giunge da nord, attraverso la litoranea che proviene dalla Croazia. Un viaggio lungo, di immersione naturalista, tra paesaggi incantevoli. Suggestivi anche i collegamenti marittimi dall’altra sponda dell’Adriatico: da Bari e Ancona partono i traghetti per Bar, che dista un’oretta di bus dalla baia. C’è pure l’aeroporto di Tivat, a una decina di chilometri di distanza. Dopo un giro per la baia, si consiglia di lasciare la costa e dirigersi verso l’entroterra montenegrino. Tornanti, rocce e tanti pini neri: un paesaggio molto dolomitico, se non fosse per le rocce scure. Dall’alto, lo sguardo sulle Bocche, il cui profilo sembra un ricamo sull’acqua, è impareggiabile. E non è possibile non citare la frase del poeta Ljuba (Ljubomir) Nenadovic: “Mi sembra strano che il sole possa tramontare su tale bellezza”.
Antonia Festa
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