Le 5 migliori destinazioni per fare trekking a settembre nell’Italia Centrale

Alessio Gabrielli  | 02 Set 2025

Settembre è uno dei mesi più belli per camminare. Le giornate non sono più torride, i sentieri si svuotano dalle folle estive e l’aria torna a farsi fresca, soprattutto in quota. È quel momento dell’anno in cui puoi goderti i panorami senza sudare troppo e senza fare la fila sulle creste più famose.

In Italia Centrale ci sono percorsi che a settembre si accendono di colori, profumi e luce speciale. Eccone cinque che meritano di essere messi in agenda subito.

Le 5 destinazioni per un settembre all’insegna del trekking

C’è chi ama l’estate per i suoi bagni al mare e chi aspetta settembre per tornare sui sentieri. Questo mese regala giornate luminose, ma più fresche, panorami limpidi e boschi che cominciano a tingersi di colori caldi. In Italia Centrale ci sono montagne e vallate che in questo periodo mostrano il loro lato migliore: meno folla, luce più tenue e atmosfere che preannunciano l’autunno.

Se ami il trekking e vuoi approfittare di questo momento magico, ecco cinque destinazioni che uniscono natura, panorami e la bellezza semplice di camminare.

Monte Terminillo: il gigante del Lazio che guarda Roma

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Il Terminillo è una montagna che i romani sentono un po’ come casa loro. La sua vetta raggiunge i 2.217 metri, e già salendo lungo l’Anello che parte dal Rifugio Sebastiani si respira aria d’alta quota. Settembre è il mese perfetto: l’afa è solo un ricordo, il cielo si apre e l’orizzonte regala viste che vanno dal Gran Sasso ai Sibillini, fino al mare Tirreno nelle giornate più limpide. Camminare qui significa lasciarsi accarezzare dal vento e capire perché lo chiamano “il gigante che guarda Roma”.

Gran Sasso: il piccolo Tibet e la salita al Corno Grande

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Il Gran Sasso è la montagna che domina l’Appennino. Settembre lo trasforma in un luogo quasi mistico: il Campo Imperatore, chiamato “piccolo Tibet d’Abruzzo”, diventa una distesa dorata e silenziosa. Qui ogni passo è accompagnato da un cielo vasto e limpido. Chi vuole può spingersi fino al Corno Grande, la cima più alta dell’Appennino con i suoi 2.912 metri, ma anche solo fermarsi al Lago Pietranzoni o alla Sella di Monte Aquila regala emozioni forti. È un paesaggio che sembra non finire mai, dove il tramonto incendia i prati e ti fa sentire minuscolo davanti alla natura.

Majella: la magia della Valle dell’Orfento

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Se esiste un luogo che sembra uscito da una fiaba, quello è la Valle dell’Orfento, nel cuore del Parco della Majella. Il sentiero si snoda lungo un torrente che scorre tra gole profonde, ponticelli di legno e cascate cristalline. A settembre, l’acqua canta più piano rispetto alla primavera, ma i boschi iniziano a vestirsi dei primi colori autunnali. È un’escursione che non richiede grande fatica, ma regala sensazioni difficili da dimenticare: il fresco delle gole, il fruscio delle foglie, il silenzio che avvolge tutto.

Monte Amiata: faggete infinite e panorami che sorprendono

Vista del Monte Amiata

Il Monte Amiata, antico vulcano della Toscana, a settembre mostra il suo volto più accogliente. Le immense faggete che lo ricoprono iniziano a tingersi di giallo e arancio, e camminare qui è come immergersi in una cattedrale naturale. Dal Rifugio Cantore parte un percorso che porta fino alla croce di vetta, a 1.738 metri, da cui lo sguardo spazia a perdita d’occhio. Nelle giornate limpide si vedono sia il mare Tirreno sia l’Appennino centrale. È un trekking che alterna silenzi nel bosco e panorami che sorprendono all’improvviso.

Monti Sibillini: i Piani di Castelluccio senza folla

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Chi ha visto Castelluccio in estate conosce il fascino della fioritura, ma a settembre questi altopiani si trasformano. I prati diventano dorati, il cielo più terso, e il Monte Vettore vigila solenne sopra i Piani. In questo periodo non ci sono folle, solo spazi immensi e la libertà di scegliere se salire al Monte Patino per una camminata tranquilla o affrontare la sfida del Vettore. Camminare qui a settembre significa sentire la montagna tutta per sé, con un silenzio che rende ogni passo più intenso.

Camminare in settembre è un invito a partire

Il mese di settembre in Italia centrale è un invito a rallentare, a respirare meglio, a scoprire paesaggi che d’estate non si riescono a vivere davvero. Dal vento del Terminillo ai silenzi della Majella, dalle faggete dell’Amiata alle distese dei Sibillini, ogni trekking diventa un incontro con la bellezza e con se stessi. Questo è il momento giusto per partire: uno zaino, un paio di scarponi e la voglia di lasciarsi sorprendere dai sentieri.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 27 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito GoodTrekking portando avanti la mia passione per il trekking e l'outdoor

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