
Per un viaggiatore che ama l’outdoor e il passo lento, il Giappone non è una destinazione: è una promessa di immersione totale. Lontano dai neon pulsanti di Tokyo, esiste un arcipelago dove la natura non è solo sfondo, ma protagonista, intessuta in ogni rito, leggenda e sentiero. Qui, l’esplorazione si fonde con la spiritualità Zen e la terra è venerata come dimora degli spiriti, i kami. Se cercate un’avventura guidata e profonda, che unisca il trekking in Giappone alla scoperta di tradizioni millenarie, il Tour di gruppo Voyager Wasabi di Turisanda incarna perfettamente questo spirito.
Non è una semplice vacanza, ma un viaggio che risveglia i sensi, dagli odori balsamici del wasabi fresco al silenzio dei boschi sacri. Ho percorso questi luoghi e ho capito che l’anima del Giappone si rivela tra le sue foglie, i suoi sentieri e i suoi giardini meticolosamente curati.
L’essenza di un viaggio outdoor in Giappone risiede nel suo perfetto equilibrio tra cura e natura rigogliosa. Ogni paesaggio, che siano le foreste di bambù, i giardini Zen o le valli montane, è un manifesto di armonia. Le esperienze naturali del Giappone offrono molto di più del semplice movimento: offrono consapevolezza.
Si inizia subito nel Kansai, dove la natura si fa spiritualità. Al Santuario Fushimi Inari, i sentieri si arrampicano attraverso tunnel di Torii rossi che sono un vero e proprio abbraccio del bosco. Non è un’impresa fisica titanica, ma un’ascesa lenta, quasi una meditazione in movimento. Qui, l’energia vibrante che si percepisce è la dimostrazione che, in Giappone, anche il percorso più battuto è un cammino sacro.

L’elemento chiave è la biodiversità di un’isola vulcanica che regala ecosistemi unici: dai boschi di cedri secolari ai campi coltivati grazie alle sorgenti minerali, come vedremo nella regione del Fuji.
Il nostro viaggio nel verde inizia da alcune delle icone più suggestive del Paese, luoghi dove il camminare è quasi una riverenza.
La mattinata ad Arashiyama (Kyoto) è una lezione di luce e suono. Attraversare la foresta di bambù non è come camminare in un parco: è come entrare in una cattedrale vegetale. Il fruscio delle alte canne è l’unico rumore in questo luogo iconico, offrendo uno dei più indimenticabili sentieri a Kyoto. La luce, filtrata dalle foglie, crea un’atmosfera irreale e pacifica, la quintessenza del wabi-sabi (la bellezza dell’imperfetto e dell’effimero).

Se Arashiyama è poesia, la prefettura di Fukui è profonda spiritualità. Il viaggio ci porta nel cuore dello Zen al Tempio Eiheiji, il centro della corrente buddista Soto Zen. Qui, il paesaggio è l’estensione del Tempio stesso.
Il pernottamento nella vicina locanda storica (pensata per i pellegrini) e l’opportunità di partecipare a pratiche come lo Zazen (meditazione seduta) o l’asa-gongyo (pratiche mattutine) non è un’attività, ma un’immersione totale. È un modo per riconnettersi al proprio passo interiore, amplificato dal silenzio dei boschi circostanti. È qui che si capisce il legame indissolubile tra la natura e la cultura giapponese: la quiete del paesaggio alimenta la quiete della mente.

Le escursioni in Giappone non sono complete senza un salto nelle sue regioni montane, dove il tempo sembra essersi fermato e la vita è scandita dalle stagioni e dalla neve.
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Spostandoci verso le Alpi Giapponesi si scopre un altro volto della natura a Kanazawa e dintorni. Il villaggio di Shirakawa-go, patrimonio UNESCO, è un capolavoro di adattamento ambientale. Le sue case gassho-zukuri (con i tetti in paglia spioventi per reggere le nevicate) sono la testimonianza di come l’uomo possa vivere in armonia con una montagna spesso severa. Le passeggiate in questi campi aperti e tra i ruscelli sono l’ideale per chi cerca un trekking leggero e paesaggistico, un vero spaccato di vita rurale.
A Takayama, la ricchezza del legno e delle foreste circostanti è evidente. Passeggiare nel centro storico è quasi come camminare in un bosco urbano, dove l’architettura è fatta di materiali naturali e la tradizione del sakè – bevanda che richiede acqua purissima – lega indissolubilmente cultura e ambiente.

Il culmine delle esperienze naturali del Giappone si raggiunge nella regione di Shizuoka, all’ombra del sacro Monte Fuji. Questo è un luogo magico dove il vulcano, fonte di acque minerali, nutre una vegetazione incredibilmente pregiata.
Il wasabi è l’esempio perfetto di come la natura selvaggia e le mani dell’uomo possano creare un prodotto eccellente. Accompagnati dai contadini locali, salire tra le rigogliose aree boschive per vedere queste radici crescere in acqua purissima è un’esperienza formativa. L’assaggio del wasabi appena grattugiato (come suggerito dal programma) è una rivelazione: un sapore non solo piccante, ma balsamico, che pulisce le vie respiratorie e rivela la freschezza assoluta del territorio.
A seguire, l’escursione si sposta tra le colline verdi delle coltivazioni biologiche di tè. Camminare in mezzo a queste geometrie perfette è rilassante e didattico. Il tè verde è più di una bevanda: è un’istituzione culturale strettamente legata alla terra e al clima. L’esperienza si conclude con la ricompensa finale: una terrazza panoramica sul Monte Fuji che si erge maestoso sulla baia di Suruga, un panorama che ha ispirato generazioni di artisti Ukiyoe. È la conclusione perfetta, dove la bellezza del paesaggio si fonde con il gusto della terra.
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