Le cascate creano sempre una particolare atmosfera. Immerse nella natura più silenziosa, creano armonie sonore incredibili di gorgoglii e scrosci che preannunciano lo spettacolo anche a notevole distanza. L’acqua è l’elemento mutevole per eccellenza che, tra gelate e abbondante portata, offre sempre scenari unici in ogni stagione. Ecco 3 percorsi per appassionati di trekking e cascate da non perdere.
Le cascate rappresentano uno scenario così suggestivo e coinvolgente che meritano di essere il cuore, la meta di una passeggiata di trekking e non solamente una tappa di passaggio. Camminare in montagna significa infatti imparare ad osservare l’ambiente e immergersi a pieno nei suoi elementi. I suoi dei ruscelli, delle cascate e dei torrenti, accompagnati dai versi degli uccelli e animati dai colori della natura circostante, sono una perfetta colonna sonora per giornate rigeneranti lontane dalla città.
In primavera, tra maggio e giugno, gli effetti del disgelo rendono i corsi d’acqua più abbondanti, così come durante il pomeriggio vantano una maggior portata. Anche tra l’autunno e l’inverno, quando le cascate si snelliscono poiché i ghiacciai si solidificano, possiamo ammirare scenari suggestivi con stalagmiti che rendono il paesaggio irreale e palette di colori che rievocano fiabe invernali. Ma ecco tre percorsi meravigliosi per fare trekking sulle Alpi italiane, alla scoperta delle loro cascate.
Le cascate della Val di Rhemes lungo il sentiero del Rifugio Benevolo
Partendo da Thumel, questo percorso si snoda nel Parco del Gran Paradiso. Seguite una strada asfaltata che in pochi minuti vi porta all’imbocco di un sentiero che costeggia un bosco, segnalato da cartelli in legno recanti il numero 4.
Proseguendo lungo questo tracciato in salita, superate un ruscello e raggiungete i ruderi di un alpeggio. Pochi minuti e sarete nei pressi di una cascata, dalla quale potrete ammirare in tutta la loro possenza le splendide forme della Granta Parei (3387 m). Sulla destra del sentiero, poco più avanti, si apre una zona pianeggiante che diventa una piana acquitrinosa nei pressi del fiume.
Continuate il sentiero e raggiungete una mulattiera nei pressi della seconda cascata. Qui l’acqua compie ampi salti dalle cime rocciose del versante sinistro. Proseguendo il tracciato della mulattiera arriverete infine al Rifugio Benevolo (2285 m) da cui potrete godere della vista dei ghiacciai della valle.
La Valsesia è ricca di percorsi d’acqua, alimentati da ghiacciai e sorgenti
Questo itinerario nel cuore del Parco Naturale Alta Valsesia si spinge fino ai ghiacciai della parete Sud del Monte Rosa. Infatti l’itinerario per il Rifugio Crespi Calderini (1836 m) si snoda lungo il sentiero glaciologico della Valsesia.
Il percorso è segnalato da cartelli in legno che illustrano tra l’altro le fasi della formazione del Monte Rosa e dei suoi ghiacciai. Le prime cascate che si incontrano lungo il sentiero sono quelle dell’Acqua Bianca, alte ben 130 metri, seguite dalle caldaie del Sesia che si riversano nella roccia. Proseguendo lungo l’itinerario segnalato arrivate all’Alpe Bitz, da cui potrete ammirare il Monte Rosa Valsesiano in tutta la sua solennità e le sue punte che superano i 4000 metri.
Da qui deviate a sinistra sul sentiero e incontrate un ponticello in legno che vi guiderà al Rifugio Pastore (1575 m). Questo complesso è composto da diverse baite tradizionali o ristrutturate, ma comunque fedeli allo stile originario. Imboccando il sentiero segnalato come numero 6, costeggiate il Sesia e superate una zona pianeggiante fino alla cascata del torrente Bors, e infine al Rifugio Crespi Calderini per rifocillarvi e godere della natura più incontaminata.
La Cascata della Troggia, nel cuore della Valsassina
Il paesino di Introbio nasconde nei suoi dintorni una cascata alta ben 100 metri e decisamente fragorosa: la Cascata della Troggia.
Non si tratta di un vero itinerario di trekking, piuttosto di una breve passeggiata che merita di essere percorsa. L’occasione perfetta per visitarla è un’escursione nella Grigna o in zona Resegone. Come arrivare? Basta partire dal parcheggio nel paese di Introbio e seguire i cartelli in marrone con la scritta “Cascata”. Il sentiero fiancheggia un torrente ed è caratterizzato da un andamento pianeggiante. In circa un chilometro arrivate alla fine della piccola valle, al cospetto dell’imponente cascata.
Sono Alessio Gabrielli, ho 27 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito GoodTrekking portando avanti la mia passione per il trekking e l'outdoor
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