La fine di un borgo, la nascita di un fantasma: un velo di mistero avvolge questo borgo alle porte di Roma

Antonia Festa  | 06 Dic 2025

Canale Monterano è una città fantasma che, al fascino della natura selvaggia, unisce la magia decadente di un borgo abbandonato. A pochi chilometri da Roma, è la destinazione ideale per una giornata rilassante. Questo luogo è talmente unico, scenografico e fantastico, da essere stato scelto come set cinematografico per diversi film, tra cui Ben-Hur, Il marchese del grillo e Brancaleone alle Crociate. Ma come raggiungere il “borgo fantasma”? Cosa visitare? Qual è la sua storia affascinante? Ve lo raccontiamo subito!

Canale Monterano: la città fantasma a 50 chilometri dalla capitale

Appena arrivati alla riserva sarete subito catapultati in un’atmosfera magica, in cui la natura sembra aver preso il sopravvento sul tempo, custodendo gelosamente un posto incredibile tra le sue rigogliose fronde . Le origini di Monterano si perdono nell’età etrusca, ma le rovine attuali risalgono alla seconda metà del XVII secolo.

All’epoca, la famiglia Altieri acquistò il feudo dalla famiglia Orsini, dando nuovo lustro agli edifici e impreziosendolo con costruzioni progettate dal grande Gian Lorenzo Bernini. Quando morì Papa Clemente X, esponente degli Altieri, iniziò una crisi economica che pian piano portò all’irreversibile abbandono della cittadina. A trasformare ancor più velocemente Monterano in una città fantasma concorsero la malaria del 1770 e l’arrivo dell’esercito francese, che la incendiò quando gli abitanti del posto si rifiutarono di macinare il proprio grano per i “cugini” d’oltralpe. La distruzione definitiva avvenne nel 1799.

Cosa vedere a Canale Monterano?

Il sentiero che, dal cancello d’ingresso, entra nell’antico borgo abbandonato, costeggia inizialmente i resti di un acquedotto che, secondo la tradizione popolare, fu costruito dal diavolo. Solo in un secondo momento davanti ai vostri occhi si manifesterà in tutta la sua bellezza la parte più bella e scenografica di Canale Monterano: la Chiesa e il Convento di San Bonaventura con la sua fontana, entrambi realizzati dal Bernini.

Proseguendo lungo il sentiero in salita, arriverete ai piedi del Palazzo Baronale, il Castello Orsini-Altieri di Monterano, sempre progettato dal Bernini, sulla cui facciata si staglia ancora oggi la statua del Leone (in realtà una copia) che sovrasta la fontana detta “Capricciosa“. Tutto intorno al Palazzo e dell’adiacente chiesa di San Rocco sono disseminati i resti di case, cantine e bastioni. Uno scenario fantasy dove potrete trascorrere una giornata davvero indimenticabile e rilassante.

Come raggiungere l’area protetta?

L’area protetta comprende i resti dell’affascinante città fantasma di Monterano, tra i monti della Tolfa e il lago di Bracciano. La natura che circonda i ruderi è davvero rigogliosa e bucolica, popolata da pascoli, boschi e corsi d’acqua.

La città abbandonata di Monterano si trova in provincia di Roma, a circa 50 chilometri dalla capitale, a soli 2 chilometri dal comune di Canale Monterano e a 3,5 chilometri da Manziana. Ma come raggiungerla? Arrivati a Canale Monterano, dovrete imboccare la strada sulla sinistra della chiesa principale e tenere d’occhio le indicazioni per la Riserva Naturale. Se vi ritroverete su una stradina sterrata, allora sarete nella direzione giusta. Questo sentiero vi porterà fino a uno slargo che ospita il cancello d’ingresso all’antica Monterano e in cui potrete parcheggiare gratuitamente. All’interno della riserva sono presenti dei tavoli in legno destinati ai pic-nic, ma vi consigliamo di portare una buona scorta di acqua. Canale Monterano è uno dei comuni green-friendly d’Italia.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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