Ai piedi del vulcano quiescente della Toscana, in una cornice paesaggistica a dir poco mozzafiato, c’è una piccola cittadina medievale ha davvero tanto da offrire. Strade dove i lastricati raccontano secoli di storia e chiesette, ma anche e soprattutto fontane e sorgenti, perché l’acqua dona la vita a questo angolo di paradiso e non è un caso se, ancora oggi, è conosciuto come il paese dell’acqua. Qui, dove il Monte Amiata si apre tra boschi rigogliosi e una ricca biodiversità richiama escursionisti da ogni dove, potrai goderti la possibilità di un trekking all’insegna di storia e natura, nel contesto di uno dei Borghi più belli d’Italia. Insomma, uno di quei luoghi di provincia che valgono la pena del viaggio. Scopriamolo insieme
Panorama sui colli toscani dall’alto di Santa Fiora
Riguardo alla fondazione di Santa Flora, abbiamo due versioni diverse ma ugualmente affascinanti. La prima narra la fondazione da parte degli Aldobrandeschi sul tramontare del secolo XI. Tuttavia, non possiamo che ascoltare rapiti la versione dei ciacciai, ovvero i “cantastorie” locali. Secondo questi ultimi fu il popolo dei Teutoni, in cerca di zone fertili, a stabilirsi nella campagna circostante. Ma con l’attacco delle tribù dei Goti, i Teutoni decisero di ritirarsi in una posizione più arroccata iniziando a costruire forti mura e così nacque Santa Fiora. Perché Santa Fiora è conosciuta come il “paese dell’acqua”? È qui, alle pendici del Monte Amiata che nasce la sorgente del fiume Fiora, dissetando gran parte della provincia di Grosseto. Infatti il borgo deve il suo nome proprio alla sorgente del corso d’acqua collocata sotto alla Chiesa della Madonna della Neve. La chiesetta è situata vicino alla famosa Peschiera, una immensa vasca d’acqua che raccoglie le acque della sorgente. Oltre alla Peschiera, il paese è ricco di fontane, corsi d’acqua e piccoli ruscelli che attraversano il centro storico e i dintorni. Esploriamolo insieme!
Piazza Garibaldi Torre dell’orologio
Arrivare a Santa Fiora è semplice, dista circa un’ora da Grosseto. Una volta qui puoi lasciare l’auto presso il parcheggio in via delle Fontane, che ti daranno il benvenuto nel “paese dell’acqua”! Proprio nei pressi infatti potrai incontrare delle Fontanelle con antichi lavatoi, note anche come Fonti pubbliche di Castelli. Da qui parte una suggestiva passeggiata verso il centro storico. Vari sono gli itinerari tematici che si possono intraprendere, tra questi vi è addirittura il percorso all’insegna delle personalità di spicco. Santa Fiora infatti diede i natali, nel 1842, a un noto scrittore italiano, Mario Pratesi di cui si può incontrare il busto passeggiando per le strade del borgo. Lasciatevi rapire dalle vie lastricate percorrendo Via di San Michele o Via dell’Olmo, e dai fregi in pietra scolpiti sui portoni. In Piazza Garibaldi potrai ammirare, addossate al Palazzo Sforza Cesarini, l’antica Torre dell’orologio e la Torre degli Aldobrandeschi. Entrambe rappresentano ancora oggi gli ultimi baluardi della Rocca Aldobrandesca di Santa Fiora. Sorta intorno al’XI secolo, dalla seconda metà del ‘200 divenne la sede del potere della Contea di Santa Fiora, dopo la divisione dei beni della famiglia Aldobrandeschi. Fai un salto al Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata per osservare da vicino la vita di un tempo dei minatori locali.
Da Piazza Garibaldi si giunge a una meravigliosa terrazza panoramica. Cosa vedrai? Continua a leggere per scoprirlo!
Pieve delle Sante Flora e Lucilla
Dalla terrazza panoramica la vista sulla Peschiera e i dolci colli toscani che circondano il “paese dell’acqua” è incredibile. La Pieve delle Sante Flora e Lucilla merita una visita.
Percorrendo Via delle scalette, verso Via Carolina si può ammirare la nuda roccia su cui fu fondata Santa Fiora e incamminarsi alla volta della Chiesa di Santa Chiara e convento delle clarisse. Proseguendo lungo Via Carolina si giunge finalmente alla Peschiera di Santa Fiora.
Contornato da un piccolo parco, l’invaso fu creato nel XV secolo per raccogliere le acque dell’omonimo fiume. Qui vi è una ricca fauna ittica che nuota tra le limpide acque della vasca. A pochi metri vi è la Chiesa della Madonna delle Nevi. Nota che come “chiesetta della piscina” fu edificata nello stesso periodo dove un tempo scorreva un ruscello. Dal pavimento in vetro infatti si può ammirare la famosa sorgente.
Non distante vi è l’Acquedotto del Fiora con la sua Galleria della sorgente lunga 620 metri, visitabile gratuitamente su prenotazione.
Tra panorami suggestivi e parchi naturali
Santa Fiora vanta un paesaggio invidiabile e nonostante valga la pena giungere qui solamente per la bellezza del borgo, molti sono i percorsi naturalistici che circondano il “paese dell’acqua”. Un itinerario perfetto è il Percorso delle Fonti di Selva.
Siamo ai piedi del Monte Calvo, l’itinerario parte da Selva, frazione di Santa Fiora.
Avrai l’opportunità di entrare nella Riserva Naturale Bosco SS Trinità, un’area protetta che si estende per ben 37 ettari di terreno. Tra fontane miracolose, pianori assolati si transita per il suggestivo Convento Francescano, qui l’arte umana si fonde con quella della natura. Se cerchi altri trekking in Toscana, in Val d’Orcia c’è un borgo meraviglioso in cui al posto della piazza puoi trovare una fontana di acqua calda!
Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.
Incorniciato tra gli agrumeti della Piana di Catania e le colline che guardano ...
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Il trekking è un'attività che permette di immergersi completamente nella natura, ...
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