In provincia di Rimini c’è un antico castello infestato che ancora oggi domina le colline dai suoi 436 metri sul livello del mare

Giordano Di Fazio  | 10 Apr 2024

Nobili e cavalieri, torri e ponti levatoi, bastioni e cancelli: non siamo in un’antica leggenda su Re Artù, ma in una vera e propria realtà che ha fatto la storia della provincia di Rimini e di tutta l’Emilia Romagna.

Ma in che modo nella regione dei tortellini e del buon mangiare aleggia un’atmosfera cavalleresca così antica e misteriosa? Le risposte sono tutte all’interno del Castello di Montebello, una fortezza secolare che dall’alto dei suoi 436 metri sul livello del mare fa da immortale guardiano all’entroterra riminese.

Se tutto questo non vi è bastato per rimanere affascinati da questo baluardo cavalleresco nel bel mezzo delle colline, oggi insieme alla redazione di GoodTrekking andremo a scoprire tutti i suoi segreti, le cose da non perdere e, perché no, anche tutte le opportunità di escursioni che un punto di interesse così importante mette a disposizione degli avventori che hanno il coraggio di andare a scoprirlo. Zaino in spalla e partiamo!

Il Castello di Montebello, antica fortezza dei Malatesta

Veduta dal basso del Castello di Montebello
Veduta dal basso del Castello di Montebello

Signori di Rimini e passati alla storia come una delle famiglie nobiliari più importanti del basso medioevo, i Malatesta hanno scritto un pezzo di storia non solo riminese ma di tutto il Montefeltro, arrivando sino a Brescia. Situato nel piccolo comune di Poggio Torriana, il Castello di Montebello è una delle testimonianze più importanti della rilevanza storica di questa famiglia, tangibile anche solo mettendo un piede all’interno delle sue mura.

Originariamente era un avamposto difensivo, ma sotto l’influenza dell’aristocrazia la struttura del castello è stata rinnovata, ampliata ma soprattutto arricchita con elementi artistici ed architettonici di assoluto valore.

Dopo un lungo periodo di abbandono, dovuto ad anni di splendore intervallati da altrettanti di declino, la fortezza oggi è stata restaurata ed attrezzata per diventare un riferimento turistico ed un punto di partenza e di arrivo per numerose gite fuori porta ed escursioni. Oltre al calore storico, di assoluta rilevanza è anche la ricchezza paesaggistica che garantisce: dalla sua posizione privilegiata in cima ad una collina, lo scorcio che si apre sul panorama sottostante risulta  essere una ricchezza davvero unica.

Tra stanze e musei, ecco cosa vedere al Castello di Montebello

Se le antiche mura fortificate ed i severi bastioni del castello non bastassero ad appagare la vostra fame di avventura, oltre il cancello di Montebello si ha modo di immergersi ancora di più all’interno della profonda storia della famiglia Malatesta. Il Museo del Castello infatti è di sicuro una tappa fondamentale per chiunque decida di dedicare una giornata in questa incredibile località: al suo interno infatti potrete toccare con mano la storia secolare che ha caratterizzato la zona. La visita però non finisce qui, camminare tra le stanze del castello vi darà modo di capire le abitudini e le debolezze di una delle famiglie che ha lasciato un segno indelebile sulla storia antica della nostra nazione.

Gli orari di apertura del castello variano da stagione a stagione:

  • durante i mesi estivi: il sito è aperto tutti i giorni escluso il lunedì, dalle 14:30 alle 19:30.
  • durante i mesi invernali: il sito è aperto solo sabato, domenica e festivi, dalle 14:30 alle 18.

Da non perdere però è anche la visita notturna al castello, dove, tra i pallidi chiari di luna, potrete forse sentire il lontananza la mesta risata di Azzurrina, la protagonista della macabra leggenda che aleggia sulla fortezza.

La leggenda di Azzurrina, l’eterna bambina che dopo secoli ancora infesta le stanze del Castello

Come ogni antico castello che si rispetti, anche Montebello ha il suo fantasma che scorrazza tra i corridoi e si diverte a contribuire al mistero ma soprattutto al fascino del luogo. In questo caso il fantasma ha un nome ben preciso, un nome di donna, anzi, di bambina: Azzurrina.

La giovane Guendalina Malatesta, figlia del nobile signore del castello, era una bambina con una particolarità che all’epoca la rendeva unica nel suo genere: era albina. Quella che oggi è una particolarità piuttosto comune, all’epoca era fonte di isteria e terrore religioso, proprio per questo era stata fatta la scelta di tingere i bianchi capelli di nero, tonalità che però tendeva a scadere in un blu petrolio, per questo, Azzurrina. Si dice che la ragazza scomparve in circostanze misteriose durante il solstizio d’estate e, da quel giorno, non se ne ebbero più tracce. Il suo spirito ancora infesta le stanze del castello e molti visitatori dicono ancora oggi di aver sentito le sue risate echeggiare per le enormi stanze.

Giordano Di Fazio
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