In Abruzzo puoi partire sulle tracce dei vecchi pastori in un sentiero davvero affascinante! Le montagne sono un panorama unico

Emma Valenti  | 04 Nov 2023
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Un tuffo in un Abruzzo che ha tante storie da raccontare ed altrettante vite da cambiare. Un sentiero dove le nostre gambe camminano in avanti per portarci indietro nel tempo. Un luogo dove i ricordi riecheggiano tra le pareti delle montagne come voci di vecchi amici. Ecco, ci siamo, stiamo camminando sulla famosa via della transumanza, stiamo seguendo i passi che quei pastori hanno mosso migliaia di volte prima di noi. Avventuriamoci allora alla scoperta di questa nuova, emozionante avventura.

1 La via della transumanza: in più tappe da l’Aquila sino a Campobasso

VIA DELLA TRANSUMANZA

Il cammino è denominato Tratturo Magno, e per seguirlo da l’Aquila sino a Campobasso ci serviranno sei giorni. Si tratta di un vecchio percorso volto a portare le greggi di pecore in Puglia, nel Tavoliere. Quest’usanza antica come il mondo è molto radicata in Abruzzo, e ripercorrere i passi di quei pastori significa ripercorrere le tracce di una storia che è rimasta impressa nel terreno. Decidendo di intraprendere questo cammino, ci muoveremo all’interno del Parco Nazionale di Abruzzo e Molise. La via della transumanza ci sta aspettando. Ecco che impariamo ad amare ed ammirare la tradizione. Oltretutto, il Tratturo Magno è stato da molto poco recuperato dalla Compagnia dei Cammini, ed è ora annoverato tra i cinque Tratturi Regi d’Italia. Quest’antichissima usanza risale addirittura ai primissimi secoli dopo Cristo. Tuttavia, questa pratica non fu regolamentata sino alla metà del Quattrocento, per mano di re Alfonso V d’Aragona.

1.1 Le caratteristiche dei tratturi: capiamo meglio la storia

via della transumanza

Ma cerchiamo un po’ di comprendere le caratteristiche chiave della via della transumanza. La prima cosa che dobbiamo sapere è che in origine si trattava di “vie d’erba”. Recuperarne il tracciato storico è stata una vera e propria sfida. Tutt’oggi, il tracciato non è segnalato molto bene, per quanto si tratti di un percorso abbastanza turistico. Mentre una volta erano regolamentati da obblighi abbastanza ferrei, come il fatto di dover essere composti da almeno un centinaio di metri e dogane. Tuttavia, quando nell’Ottocento questa pratica venne meno, fu di nuovo la natura a prendere il controllo di questi luoghi. La via della transumanza è ora accessibile in tutti i periodi dell’anno. L’intero itinerario non supera mai i 1.200 metri di altitudine. Una volta che avremo completato il nostro percorso e saremo arrivati a Campobasso avremo la possibilità di ricevere l’attestato del cammino. È di sicuro un’avventura che non scorderemo mai.

2 Informazioni utili

Per quanto poco sia segnalata, quando troviamo delle indicazioni per la via della transumanza ci saltano all’occhio sotto la sigla RT.

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Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.



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