
Il Monte Pelmo, una delle cime più affascinanti delle Dolomiti, offre un’esperienza di trekking indimenticabile. Situato tra la Val di Zoldo, il Cadore e la Val Fiorentina, questo monte è noto per le sue imponenti pareti e i panorami mozzafiato. Con una varietà di percorsi che si snodano tra i rifugi e le vette, è una destinazione ideale per gli amanti della montagna.

Il Monte Pelmo, una delle vette più emblematiche delle Dolomiti, offre una serie di percorsi di trekking che soddisfano sia gli escursionisti alla ricerca di tranquillità sia gli alpinisti esperti in cerca di sfide tecniche. Imperdibile è il giro ad anello dal Passo Staulanza; questo itinerario circolare è un classico per gli amanti della montagna. Il percorso si snoda tra il Rifugio Venezia e il Sentiero Flaibani CAI 480, offrendo viste spettacolari sul ghiaione della Val d’Arcia. Lungo il cammino è possibile sempre mantenere lo sguardo sull’imponente cima.
Il giro del Monte Pelmo in senso antiorario, invece, offre un’esperienza immersiva nelle Dolomiti di Zoldo. Il sentiero, che si sviluppa attorno al monte, permette di esplorare paesaggi vari e di godere di viste panoramiche mozzafiato. L’escursione al Rifugio Città di Fiume, infine, è ideale per famiglie e principianti . Il percorso è caratterizzato da un dislivello moderato e offre la possibilità di godere della bellezza delle Dolomiti in un contesto più rilassato.
Ogni percorso sul Monte Pelmo è un’avventura unica, un’opportunità per immergersi nella natura incontaminata e per sfidare i propri limiti, scoprendo angoli nascosti di una delle montagne più affascinanti delle Alpi. Per affrontare al meglio le escursioni, è sempre obbligatorio avere con sé uno zaino con cibo, acqua, accessori termici (guanti, cappello e cambi), kit di primo soccorso, torcia e mappe.

Il Monte Pelmo, con la sua imponente presenza, non è solo una meta ambita dagli escursionisti. Un luogo ricco di storie, leggende e curiosità che aggiungono fascino alla sua maestosità naturale. Una delle caratteristiche più distintive di questa grande montagna è la sua forma, che ricorda un gigantesco trono. La leggenda che si cela dietro alla creazione del monte è che Dio, dopo aver plasmato le meravigliose cime dolomitiche, si sia seduto, perché stanco, proprio sulla vetta. Il nome, infatti, che viene attribuito al Monte Pelmo è “Caregon del Padreterno“, ovvero Trono del Signore.
La cima più alta arriva a toccare i 3.168 metri, mentre il Pelmetto, leggermente più basso, si ferma a 2.994 metri. Un ampio circo glaciale denominato Valon conferisce alla montagna la forma di un ampio sedile, perfettamente visibile dalla valle del Boite. La Spalla Sud e la Spalla Est fanno, poi, da braccioli. Che sia una leggenda o meno, la sua forma lo rende comunque unico nel suo genere e regala un panorama spettacolare a tutti i visitatori.

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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