Il borgo perfetto per un trekking d’autunno: scopri la Toscana tra eremi e monasteri

Claudia Colonna  | 21 Ott 2025

Se vuoi immergerti nella pace e nella natura incontaminata di una Comunità Monastica che vanta una storia di più di mille anni, Camaldoli (Arezzo, Toscana) è la tua prossima destinazione. Situata nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, è un borgo dove natura e storia si incontrano per riportarti indietro nel tempo, in una dimensione dove tutto rallenta. Camaldoli è una destinazione perfetta per tutta la famiglia, che puoi visitare a piedi o in bici sfruttando al meglio il clima mite dell’autunno.

Potrai raggiungere Camaldoli seguendo strade montane panoramiche che ti daranno già un piccolo assaggio della flora e della fauna tipici della zona, inoltrandoti nel verde una volta che avrai raggiunto il comune di Poppi.

Una volta lasciata la macchina presso il Monastero, potrai decidere di seguire i vicoli che si diramano all’interno del borgo, oppure di raggiungere direttamente l’Eremo tramite la “Strada Corta dell’Eremo”, oppure seguendo i diversi percorsi che attraversano il bosco, opportunamente segnalati. La distanza tra l’Eremo e il Monastero è di circa 3 km.

Cosa vedere a Camaldoli

Il borgo di Camaldoli si sviluppa intorno al Sacro Eremo e al Monastero, sedi delle attività principali che mettono l’ospitalità dei visitatori al centro delle loro iniziative insieme alla Foresteria, principale struttura ricettiva della località. La comunità benedettina accoglie i visitatori che alla ricerca di una fuga dal ritmo frenetico della quotidianità, proponendo loro diversi luoghi di raccoglimento e attività culturali.

Oltre alla piccola località benedettina e alle foreste circostanti, si può visitare la Riserva Naturale Biogenetica di Camaldoli: un’area protetta dove da secoli ci si occupa della gestione e della cura di foreste di abeti bianchi e faggi che sprigionano profumi indimenticabili. Il Parco Naturale delle Foreste Casentinesi, a cui appartiene l’area, offre moltissimi spunti per approfondire la biodiversità dell’area e promuove diverse iniziative per arricchire la vostra esperienza di trekking autunnale.

Questa Riserva fa anche da ponte tra la Comunità benedettina fondata da San Romualdo, che si è sempre occupata dello sviluppo delle abetine, utilizzando le piante autoctone anche per la creazione di spezie e piante officinali, e la Forestale, che oggi si occupa della gestione dell’area per la tutela di una biodiversità particolarmente ricca e diversificata.

Anche il Laghetto Traversari è una tappa imperdibile per chiunque passi da Camaldoli: situato poco distante dal Monastero, è un piccolo specchio d’acqua di origine artificiale, diventato negli anni un habitat perfetto per moltissime specie di anfibi.

I vicoli del borgo sapranno stupirti con piccole attività locali dalla ricca valenza storica, come l’Antica Farmacia che conserva ancora oggi gli antichi strumenti utilizzati dai monaci per la creazione dei loro rimedi naturali e della lavorazione delle piante officinali.

Il Sacro Eremo e la storia di Camaldoli

Per avere un’idea dello stile di vita monastico dei monaci benedettini, il Sacro Eremo offre ai turisti la possibilità di accedere alla cella di San Romualdo, antico fondatore dell’Eremo nel 1042. L’Eremo e la Chiesa sono luoghi di meditazione e silenzio, avvolti dall’ambiente suggestivo delle abetine, dove si può percepire e respirare l’importanza storica e spirituale di questo sito.

San Romualdo scelse infatti il punto dove ancora oggi sorge l’Eremo come luogo ideale per praticare la vita ascetica, dedicandosi al silenzio e alla preghiera. Camaldoli rappresenta infatti ancora oggi il punto di incontro tra vita in solitudine e vita monastica: i due centri dell’Eremo e della Chiesa rappresentano la possibilità di questa unione, una difficile sintesi che è stata portata avanti nel corso di quasi mille anni dai monaci che hanno seguito e messo in pratica l’esempio del Santo.

Qui è nato infatti l’Ordine Camaldolese, che unisce le regole della vita comunitaria fondata da San Benedetto con una maggiore propensione per la solitudine e l’isolamento. La natura che avvolge questo luogo rende tutto questo possibile e particolarmente piacevole da vivere.

Camaldoli: cosa portare con sé

Al Monastero e nell’Antica Farmacia potrai trovare moltissimi prodotti realizzati dai monaci secondo le antiche ricette. Liquori e amari ovviamente, ma anche rimedi naturali, spezie e prodotti del territorio: non dimenticarti di portare con te uno zaino capiente per fare provviste di benessere!

Per i diversi percorsi che si sviluppano all’interno delle abetine, ti consigliamo calzature con una suola aderente e tomaia impermeabile, in modo da far fronte anche alle giornate più umide dell’autunno. Una giacca antivento ti riparerà da aria e umidità, diventando al tempo stesso super comprimibile nel momento in cui vorrai rimetterlo nello zaino.

Claudia Colonna
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