I trulli sono il suo simbolo e la sua atmosfera ti farà vivere un’esperienza da favola

Maria Bolettieri  | 13 Ago 2025
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Iconici, suggestivi e circondati da un’atmosfera surreale, i trulli di Alberobello sono perfetti per essere ammirati in questa stagione!
Siamo in Puglia, esattamente in Valle d’Itria. L’area è soprannominata “terra dei trulli” per via delle abitazioni di pietra costruite a secco con i tetti a forma di cono che costellano il paesaggio pugliese.

Incorniciata tra le province di Bari, Brindisi e Taranto, questa meravigliosa valle comprende i comuni di Ostuni, Locorotondo, Cisternino, Martina Franca, Fasano, Ceglie Messapica e Alberobello.
Tra tutte, quest’ultima è la città dei trulli per eccellenza divenuta patrimonio dell’UNESCO! Qui potrai camminare tra le antiche costruzioni e immaginare com’era la vita al loro interno. Non c’è niente di più bello che osservare dall’alto i tetti e i panorami mozzafiato di questo borgo unico al mondo. Scoprilo con noi!

 

Alberobello: un po’ di storia e curiosità

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Trullo tra le campagne della Valle d’Itria

Le origini di Alberobello affondano le loro radici in un curioso fatto che avvenne nel XV secolo. Dove oggi sorge il borgo, un tempo vi era una fitta selva, infatti in alcuni documenti risalenti a quell’epoca si parla di una Sylva aut nemus arboris belli, l’area boschiva che lo ricopriva. Il feudo apparteneva ai conti di Conversano che diedero impulso alla costruzione di nuove abitazioni inviando in loco dei contadini.

Al tempo la legge Pragmatica Baronibus disciplinava, nel caso della creazione di centri abitati, il pagamento di una tassa al Regno di Napoli. I conti, per aggirare la legge, imposero ai contadini di costruire a secco, ovvero senza l’uso della malta in modo da smantellare i fabbricati in caso di controlli da parte dell’autorità. Da questa “truffa” nacquero proprio i meravigliosi trulli!

 

I trulli: da ricoveri agricoli a patrimonio UNESCO

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A spasso fra i trulli

Realizzati in pianta circolare o quadrata, con il tetto a forma di cono, i trulli di Alberobello furono costruiti tra XV e XVI secolo. La tecnica usata era quella della pietra a secco, ovvero la parte inferiore veniva costruita in pietra calcarea e per il tetto si utilizzavano dei lastroni chiamati, in dialetto locale, con il nome di chianche. Erano usati come semplici abitazioni contadine oppure come ricoveri per attrezzi e animali.
Questo esempio di architettura popolare è resistita a lungo nei secoli tanto da far entrare Alberobello nel patrimonio dell’UNESCO nel 1996. Esploriamoli insieme!

 

Cosa vedere ad Alberobello? I luoghi da non perdere

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Interno del museo del Trullo Sovrano

Non c’è niente di meglio di una passeggiata ad Alberobello per ammirare i trulli e perdersi in un viaggio nel tempo e nella tradizione pugliese. Il borgo è pieno di parcheggi, se vuoi seguire questo incantevole trekking urbano ti suggeriamo di lasciare l’auto nel Parcheggio Trullo Sovrano. Da qui potrai incamminarti verso il trullo più grande di Alberobello!
Poco distante dalla Chiesa dei Santi Medici Cosma e Damiano è unico nel suo genere, infatti è costruito su due piani. Realizzato tra ‘600 e ‘700, oggi al suo interno ospita un museo in cui ammirare gli arredi originali e tuffarsi nella vita di un tempo.

A due passi da qui vi è la Casa d’Amore, la prima a esser edificata, nel 1797, usando la malta dopo la caduta dell’imposizione dei conti di Conversano di costruire a secco.
La tappa successiva è Piazza Giangirolamo II con la sua eclettica fontana. Al lato della Chiesetta Rettoria SS. Sacramento e S. Lucia, vi è uno spazio da cui si possono ammirare i bellissimi tetti dei trulli di Rione Monti.
Camminando si giunge al Rione Aia Piccola. Qui potrai trovare circa 400 trulli ancora abitati che richiamano l’antica atmosfera contadina.

Il Rione Monti e i trulli dipinti

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I meravigliosi trulli dipinti

Fai un salto al Museo del Territorio “Casa Pezzolla”. Si tratta di un complesso di 15 trulli che comunicano fra loro, dove attraverso reperti e testimonianze potrai apprendere la storia e le tradizioni locali.
Non perdere il Trullo Siamese! Lasciati conquistare dalla sua forma stravagante e dalla suggestiva leggenda che lo avvolge. Quello che oggi si presenta come una costruzione composta da due coni e due ingressi un tempo era abitato da due fratelli innamorati della stessa donna. Il litigio fra i due portò a separarlo internamente e a creare due distinte porte di accesso!

Se vuoi fare un tuffo nell’esoterismo, Rione Monti, con oltre un migliaio di trulli, è l’ideale. Molti di questi hanno i tetti dipinti con simboli mistici legati a culti primitivi, magici o cristiani. La Chiesa di Sant’Antonio da Padova merita una visita. Consacrata nel 1927, domina il rione con la sua struttura singolare, anch’essa a forma di trullo!
Oggi molti di questi edifici sono divenuti negozi, strutture ricettive, ristoranti o musei, ma la bellezza che sprigionano è sempre autentica poiché hanno saputo mantenere intatto il loro fascino antico.

La Puglia oltre ai trulli è caratterizzata da un entroterra ricco di luoghi incantevoli che sapranno rapirti per la loro bellezza autentica.
Se vieni in Valle d’Itria per un trekking estivo ricorda di indossare i tuoi occhiali da sole. Scopri qui i modelli più trendy per vivere al meglio la tua avventura outdoor!

Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.

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