I Monti Sibillini in Estate sono uno spettacolo da non perdere: ecco dove andare

Benedetto Sensini  | 17 Giu 2023

Nel cuore delle Marche si trova uno dei parchi nazionali più belli di tutta Italia. Stiamo parlando del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, una perla dell’Appenino centrale. Natura incontaminata e in certi tratti veramente selvagge, fantastiche montagne e trekking da paura rendono i Monti Sibillini un vero paradiso per gli escursionisti.

Ce n’è per tutti e, soprattutto, ce n’è tutto l’anno. Dalle ciaspolate e lo scialpinismo invernale alle passeggiate primaverili fino ai grandi trekking estivi, i Monti Sibillini non smettono mai di regalare emozioni indescrivibili tutto l’anno.

Abbiamo già parlato, in passato, dei migliori trekking da fare durante la primavera, e sono tutti un’ottima opzione anche estiva. Ma ora, con lo scioglimento delle ultime nevi e l’arrivo del caldo, andiamo a scoprire i sentieri più belli da percorrere in estate. Ecco dove andare per non perdersi lo spettacolo dei Monti Sibillini.

Il lago di Pilato e il Monte Vettore

I percorsi più belli da fare in estate nei Monti Sibillini

Questo lago è una delle icone dei Monti Sibillini. Il piccolo specchio d’acqua si trova in alta quota, circondato dalle cime del Monte Vettore da un lato e dal Pizzo del Diavolo dall’altro. Incastonato in questa valle incredibile si trova il Lago di Pilato, coperto dalle nevi in inverno e visibile in estate, prima dell’arrivo del caldo eccessivo che lo spinge sottoterra.

Il Lago di Pilato è collegato a doppio filo con la miriade di leggende e tradizioni che caratterizzano questi luoghi incantati. Il nome del laghetto è, infatti, associato alla leggenda della sepoltura dell’antico governatore romano della Galilea, che secondo la narrazione popolare sarebbe stato portato sui Monti Sibillini e gettato insieme ad un carro di buoi nel lago.

Come raggiungere il Lago di Pilato?

Per raggiungere il Lago di Pilato ci si può cimentare in diversi trekking che hanno tutti per meta la Valle di Pilato. Il percorso più classico, nonché il più diretto parte da Forca di Presta, al confine tra Umbria e Marche. Da questo valico, un sentiero raggiunge in circa tre ore la sella che separa il versante sud del Monte Vettore dalla Valle di Pilato, all’incirca all’altezza del Rifugio Zilioli. Una volta arrivati alla sella si può scegliere se proseguire verso est in direzione della cima del Vettore, raggiungibile in circa quaranta minuti, o iniziare la discesa verso il lago.

Un altro modo per raggiungere il famoso specchio d’acqua, uno dei simboli dei Sibillini, è partendo da Fonte San Lorenzo, nei pressi di Castelluccio. Qui, un trekking decisamente più lungo e impegnativo si inerpica sulla parte più a ovest del massiccio del Vettore passando per Forca Viola (sentieri 551-552-153).

Infine, la Valle di Pilato è raggiungibile da Foce, un piccolo abitato nel cuore dei Monti Sibillini. Da qui, passando per il Piano della Gardosa, ci si immerge in un sentiero spettacolare, circondati da cime che superano i 2000m. È il sentiero più facile dei tre, ma anche il più lungo, comunque da non sottovalutare.

La Forcella del Fargno e il Monte Priora

La Priora è la seconda montagna più alta dei Sibillini e una delle più belle. Il percorso per raggiungere la vetta si sviluppa su una cresta impressionante e la sensazione di trovarsi in bilico è veramente da brividi. L’ascesa al Monte Priora non è decisamente per chi soffre di vertigini, ma per chi ama la montagna ed è pronto ad affrontare un trekking impegnativo, ma mozzafiato, la ricompensa sarà enorme.

Per raggiungere la vetta della Priora si parte da Pintura di Bolognola, un paese nella parte più a nord dei Sibillini, a qualche chilometro dal Lago di Fiastra. Una volta a Pintura si imbocca la larga strada sterrata in direzione del Fargno. Per circa un’ora e mezza si taglia la montagna, risalendo lo sterrato, affacciandosi nella sottostante Valle del Fargno. La prima tappa è la forcella, dove si trova un rifugio, perfetto per una pausa all’andata o al ritorno. Questo tratto di percorso è facile e perfetto per famiglie con bambini, mentre il resto del trekking richiede una buona preparazione fisica ed è sconsigliato portare bambini piccoli.

Dal Fargno ci si incammina sul sentiero che traversa sotto al Pizzo Tre Vescovi, un’altra montagna stupenda che richiede una visita separata un altro giorno. Il sentiero risale in direzione del Pizzo Berro, ultima tappa del trekking prima di affrontare la ripida e stretta cresta per la Priora.

Una volta in cima al Monte Priora, a quota 2333m, si può finalmente godere di una delle viste più belle di tutto il Parco e delle Marche, con un panorama sconfinato sul resto della catena montuosa più a sud e sulle Marche fino all’Adriatico a est.

Alla scoperta delle sorgenti dell’Ussita in Val di Panico

I percorsi più belli da fare in estate nei Monti Sibillini

Un trekking decisamente più accessibile e alla portata di tutti si trova nella Valle del Bove, giusto sotto al Fargno e al sentiero per la Priora. Qui, tenendosi più bassi di quota, si può passeggiare nella splendida Val di Panico, una valle di origine glaciale alle pendici del Monte Bove.

Il percorso, come già detto, è piuttosto facile, con poco dislivello e un sentiero largo e ben segnalato. È un trekking stupendo e tranquillo, una calma risalita lungo i pendii erbosi della Val di Panico, alla scoperta delle sorgenti del torrente Ussita.

Passo dopo passo si entra nel cuore della valle al cospetto della parete Nord del Monte Bove, con la Forcella del Fargno e il Pizzo Berro a completare il quadro.

Si parte da Casali e si imbocca il sentiero 275, impossibile da mancare. Si taglia di traverso il lato della montagna che mostra i suoi impluvi, canali scavati nel tempo dallo scioglimento delle nevi, che si ricongiungono con il torrente Ussita. Dopo meno di un’ora di cammino ci si ritrova nel cuore della Val di Panico e dove si raggiungono le sorgenti del fiume. Per tornare a Casali, e quindi a Ussita e Visso, si ripercorre lo stesso sentiero dell’andata.

Benedetto Sensini
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