Fino al Rifugio Segheria dell’Abetina Reale: questo passeggiata parte dal Passo della Pradarena per un fantastico tour dell’Appennino

Leonardo Anchesi  | 29 Mar 2024
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I passi hanno sempre un che di affascinante e il Passo di Pradarena non è da meno: luogo di passaggio dall’Emilia-Romagna alla Toscana, porta di accesso alla Garfagnana, terra magica che racchiude in sé il segreto per una vita sana e ricca di serenità. Ma non solo: oltre a rappresentare questo passaggio, che assume quasi il sapore di un mistico portale spazio-temporale, il Passo di Pradarena è un punto di partenza eccellente per numerose escursioni nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano e, qualora foste ben allenati e avvezzi ai lunghi tragitti (gli americani direbbero backpacking), fino anche alle vette occidentali delle Alpi Apuane. Insomma, uno speciale spartiacque che divide due terre tanto simili quanto diverse, ma che hanno in comune di vigilare da sempre i versanti selvaggi appenninici. Oggi partiremo da qui e raggiungeremo il Rifugio Segheria dell’Abetina Reale, nel cuore dell’Appennino emiliano.

Indice dei contenuti

Scheda Tecnica

  • Tempo di Percorrenza: 5 ore circa
  • Distanza: 15 km
  • Dislivello: 380 m
  • Difficoltà: E (Escursionisti)
  • Segnavia Percorso: Presente –  CAI
  • Periodo Adatto: Estate e Autunno
  • Dove Parcheggiare: Passo di Pradarena

Percorso

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Questa è quella che potremmo definire, senza timore di smentita, una traversata, ovverosia un lungo trekking che permette di raggiungere una destinazione ove pernottare per poi ripartire il giorno successivo. Fare un andata/ritorno in giornata, a meno che non siate veramente molto allenati e avvezzi a tenere un passo veloce anche in salita, è decisamente sconsigliato. Quindi, scarponi ben allacciati e zaino in spalla perché si parte.

Passo di Pradarena – Monte Befiore

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Una volta raggiunto in auto il Passo non sarà difficile trovare parcheggio; l’area è, difatti, piuttosto ampia e normalmente poco trafficata. Un ultimo controllo dell’equipaggiamento e via, si punta verso sud-est alla volta del Rifugio Segheria dell’Abetina Reale. Il primo chilometro e mezzo è tutto in discesa, anche piuttosto accentuata, e si sviluppa all’interno di un bosco di faggi e, a quota minore, castagni. Approfittate della gambe fresche per guadagnare un po’ di tempo, tenendo magari un passo un pochino più sostenuto, ma senza per questo perdervi lo spettacolo della natura attorno a voi. Al termine della discesa subito inizia la salita ma, fortunatamente, è dolce. Qui la vista inizia a spaziare sulle cime dolci degli appennini che ci circondano, complice la bassa vegetazione; di contro, non potrete più godere dell’ombra degli alberi ad alto fusto.

Il sentiero è sempre ampio e ben battuto; in termini pratici, l’appoggio sarà sempre sicuro, senza incorrere in alcun rischio. Si passa appena sotto la cima del Monte Soraggio che, volendo, potrebbe essere una breve quanto piacevole variante. In questo punto troverete anche la salita più impegnativa del tracciato, ma comunque molto breve. Ancora una ventina di minuti e raggiungerete la forcella che separa le vette del Monte Belfiore e Le Porraie, entrambe a portata di mano per chi volesse una piccola variante. Qui siete circa a metà del percorso; approfittatene per una lunga pausa.

Monte Belfiore – Rifugio Segheria dell’Abetina Reale

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Terminata la pausa, una volta ben rifocillati, continuerete a puntare verso oriente senza indugio. Da questo punto e sino alla meta, il tracciato è prevalentemente in discesa alternata, tuttavia, a qualche leggera salita. Il sentiero si restringe, ma resta comunque ben segnato e senza particolare esposizioni; dovrete giusto avere qualche accorgimento in più a mettere i piedi nel modo giusto. Più o meno all’altezza del Passo di Romecchio, poco prima di passare sotto la vetta del Ravaianda, che vi troverete sulla destra, il percorso torna dentro il bosco, regalandovi, soprattutto nei mesi più caldi, un refrigerio unico. Il Rifugio Bargetana vi attende lungo il percorso a circa 3 ore e mezza dalla partenza, al netto delle pause. Approfittatene per fare un piccolo break, ma tenete presente che da qui la meta non è molto distante.

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Vi attende infatti un ultimo tratto, prevalentemente su un tracciato in forte discesa, che vi permetterà di raggiungere il Rifugio Segheria dell’Abetina Reale in circa un’ora. Raggiunta la struttura, toglietevi lo zaino, stiratevi al schiena e respirate profondamente godendovi il momento perché siete riusciti a compiere un’altra piccola-grande avventura.

Credit foto:
Turismo in Garfagnana – Sito web
Parco Appennino Tosco-Emiliano – Sito web
Rifugio Bargetana – Sito web
Tutti i diritti riservati

Leonardo Anchesi
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