È il vulcano più famoso d’Europa e i suoi sentieri sono davvero stupendi: vieni in Sicilia per un trekking imperdibile

Antonia Festa  | 27 Nov 2025

Il trekking sull’Etna, in Sicilia, offre, agli appassionati di escursionismo, numerosi itinerari per scoprirlo in tutta la sua bellezza all’insegna della natura e di panorami mozzafiato! Situato a circa un’ora da Catania, con i suoi 3.403 metri, è il vulcano più alto d’Europa. È chiamato dai locali Mungibeddu, Mongibello, o ‘a Muntagna, per indicare “la Grande Montagna” che domina la scena dall’alto e che è ancora oggi caratterizzata da una frequente attività eruttiva. Dalla sommità è possibile ammirare la parte della Sicilia orientale e tuffarsi, tra passeggiate e sentieri, nei suoi meravigliosi paesaggi lunari.

Parco dell’Etna: alla scoperta del vulcano patrimonio UNESCO

Istituito nel 1987 come Parco dell’Etna, il suo territorio si estende su 59.000 ettari e comprende un ambiente naturale molto variegato e i borghi della valle. I campi lavici si alternano a grandi distese boschive in cui flora e fauna abbondano copiosamente. Dal 2013, è entrato a far parte del patrimonio dell’UNESCO, per la sua importanza geologica, come uno dei vulcani più iconici al mondo.

Una delle mete più gettonate del sud Italia e della Sicilia stessa, le eruzioni lo rendono uno spettacolo incredibile agli occhi del visitatore, soprattutto di notte. Dalle camminate alle pendici dell’Etna alla MTB, dalle passeggiate a cavallo a un giro in jeep o in quad, dai tour storico-culturali ai percorsi eno-gastronomici, il parco offre numerosi spunti e una variegata scelta di itinerari per godere di uno dei paesaggi vulcanici più belli d’Italia.

Quale escursione fare sull’Etna? 5 percorsi imperdibili e adatti a tutti

Per chi volesse esplorare i percorsi in autonomia, è importante sapere che non ci si può avventurare da soli oltre i 2.800 metri di altezza. Per raggiungere la cima, infatti, è obbligatorio affidarsi a una guida specializzata. Consigliamo, inoltre, di indossare abbigliamento tecnico e di coprirsi per bene, anche con un cappello, perché in cima le temperature sono piuttosto rigide.

Di itinerari ce ne sono molti, dai più facili ai più difficili: dal Monte Nero degli Zappini al Rifugio San Giovanni, da Piano Fiera al Bivacco Forestale Galvarina, dal Piano Dei Grilli alla Pista alto montana dell’Etna. Allora quale escursione fare sull’Etna? Preferite un percorso semplice e adatto anche agli escursionisti poco esperti? Scoprite con noi i 5 imperdibili trekking sull’Etna per immergervi in un luogo di straordinaria bellezza!

Valle del Bove: il sentiero Schiena dell’asino

Il percorso che, attraverso la Schiena dell’asino, conduce alla Valle del Bove è certamente tra i trekking più facili sull’Etna. Il tragitto parte nei pressi del Rifugio Sapienza e corre lungo il versante orientale del vulcano, nel territorio di Zafferana Etnea, per giungere alla grande conca della valle.  Il nome del sentiero è dovuto alla sua forma, che ricorda appunto quella della schiena dell’animale. In circa 2 ore, superata una prima parte un po’ più in pendenza, tra boschi di larici e una ricca fauna, sarete immersi nella abbondante vegetazione.

Qui potrete incrociare i torrenti di lava, formatisi con le colate, ormai consolidati in roccia vulcanica. L’escursionista sarà totalmente rapito dalla vista e dal panorama che si estende sino al Mar Jonio, Catania compresa.

Monte Gemmellaro: il trekking sull’Etna adatto a tutti

Tra i percorsi adatti a tutti, il trekking sull’Etna che si snoda sulla parte meridionale, per giungere in circa un’ora al Monte Gemmellaro, è d’obbligo se siete degli escursionisti poco esperti! Deve il suo nome al geologo catanese Carlo Gemmellaro; parte da Piano Bottara, percorrendo la SP92, e, una volta entrati nel Demanio di Monte Concilio, ci si ritrova davanti al rifugio forestale “La Ginestra”.

Proseguendo è possibile osservare i resti della colata del 2001. Una volta superato il Rifugio del Monte Grosso, si giunge sino a destinazione, per ammirare alcune bocche eruttive del 1886, che originarono i due monti. Il sentiero è caratterizzato dai resti dell’attività vulcanica che ha creato colate, canali e coni di lava, detti hornitos, formatisi a partire dalla metà del XIX secolo fino a oggi.

Monte Nero degli Zappini: un tour tra giardini e rifugi

Uno dei primi sentieri di trekking siciliani e certamente tra i più semplici da percorrere, è quello che permette di camminare alle pendici dell’Etna. Stiamo parlando del Monte Nero degli Zappini, il cui nome deriva dal colore delle rocce vulcaniche e dalla presenza di pini, chiamati appunto zappini in gergo locale. Punto di partenza e di arrivo è il Piano Vetore, da dove si giunge alla splendida Grotta di Santa Barbara, un antico pozzo craterico. La tappa successiva è il famoso giardino che racchiude le più importanti specie vegetali del vulcano: il Giardino Botanico “Nuova Gussonea”.

Per chi vuole fare una sosta, il Rifugio San Giovanni Gualberto è l’ideale per godere di uno spuntino immersi nel verde della pineta, seduti su comode panche all’ombra.

Monti Manfrè: trekking sull’Etna tra flora e antichi crateri

La passeggiata che dai Monti Manfrè giunge sino al Monte Sona è una delle più note e tra i trekking sull’Etna più praticati. Le due formazioni furono originate dalla cruenta eruzione del 1983, che è rimasta impressa nella storia per la durata di circa 130 giorni. Anche se molto breve, il tragitto di circa 1,5 chilometri, merita di essere percorso per ammirare gli antichi crateri e la folta vegetazione.

Si parte dall’antico borgo contadino, dove troverete i resti di una vecchia casa, per proseguire verso il Bivacco Ortigia, un piccolo rifugio davvero particolare ricavato dalla pietra lavica al cui interno vi è un tavolo e delle panche. Se avete un certo appetito potrete fare una pausa al Rifugio Manfrè, con una vasta selezione di prodotti locali. Da qui al Monte Sona la passeggiata è breve per arrivare alla sua sommità.

Monti Sartorius: l’itinerario panoramico

Per chi è in cerca di una facile escursione per esplorare il versante nord est dell’Etna, quella che conduce ai Monti Sartorius è perfetta. Una camminata breve è quella che lungo 4 chilometri si snoda dal Rifugio Citelli per giungere sino ai sette crateri originatisi nel 1865.

È dal tedesco Sartorius von Waltershausen, uno dei maggiori studiosi dell’attività dell’Etna, che questi prendono in nome. Situati a 1.667 metri di altezza, in circa due ore potrete ammirare un percorso di grande bellezza in uno dei boschi di betulle più alto d’Europa. Arrivati alla sommità si può godere della magnifica vista su tutto il paesaggio vulcanico e sul mare, tra colline laviche immerse nella vegetazione.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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