È il paradiso della mountain bike, ma non serve essere troppo esperti per scoprire le meraviglie di Punta Ala

Antonia Festa  | 11 Ott 2025

L’ampia zona tra Castiglione della Pescaia e Follonica è considerata una delle aree naturalistiche più belle d’Italia. L’inconfondibile macchia mediterranea caratterizza una fitta rete di sentieri e itinerari per chi ama i pedali e vuole divertirsi, dal professionista all’hobbista, dal lupo solitario alle famiglie: qui ci sono percorsi di ogni tipo e difficoltà. Molto gettonati sono quelli per gli enduro lovers, sprint pedalati, discese tecniche e veloci, “strappi” in salita. Un mix di pedalate, da quelle veloci a quelle più lente e tecniche, percorsi scorrevoli ma anche tortuosi, ripidi e/o pietrosi. Non è un caso che proprio a Punta Ala si svolgono le manifestazioni delle European Enduro Series e si è tenuta la prima storica mondiale Enduro World Series. Ma le iniziative sono numerose a Punta Ala.

Bandite Trail Area

Tutto gira attorno al Bandite Trail Area, che fa parte del comprensorio “Punta Ala Trail Center”, un mountain bike resort circondato da una bella pineta davanti a una spiaggia ancora piuttosto incontaminata. Un’area che si sviluppa anche lungo la riserva naturale Bandite di Scarlino. Si tratta di sentieri recuperati e che oggi rappresentano una tappa imperdibile con la mtb. La mappa dei sentieri è catalogata in tre categorie: Discovery, Singletrack/Enduro ed Enduro. La scelta dell’itinerario può essere effettuata autonomamente o dietro consiglio delle guide. Grazie al clima della zona, inoltre, i percorsi possono essere intrapresi in ogni periodo dell’anno.

L’area di Cala Violina

Da qui inizia un diversificato reticolo di percorsi alla base delle colline, adatti anche a chi non ha grossa esperienza. Ma è alla località Pian d’Alma che gli enduristi possono “divertirsi”, in uno spazio dove i protagonisti sono le sughere e altri tipi di querce, assieme a un sottobosco fitto come quello della macchia mediterranea.

I percorsi Enduro più “domabili” sono vicino alla costa, mentre quelli più impegnativi si insinuano nel bosco profumato. Più o meno a circa 20 minuti di pedalata sostenuta dalle spiagge, si arriva nei trail più lunghi, caratterizzati da terreno misto, discese che durano anche più di un quarto d’ora, molto variegate, con tratti più o meno tozzi tra rocce aguzze, e percorsi resi morbidi dagli aghi dei pini. Sono, in particolare, le zone di Tirli e Castiglione della Pescaia a rappresentare il fulcro degli itinerari disponibili.

Punta Ala, i trail track più famosi

Tra i sentieri noti ormai in tutto il mondo, c’è il Rock’Oh: lungo, molto fisico e dal tratto tecnico più impegnativo di tutta la Bandite Trail Area. Tra Monte di Stella e Val Molina, la concentrazione è massima per raggiungere il giusto flusso e superare il tragitto, la maggior parte del quale è in discesa, a parte i saliscendi iniziali e finali.

Il sentiero Quercia Numerata parte nelle vicinanze di Poggio Serra Alta, sopra Tirli, a quota 500 metri, e finisce sulla strada provinciale delle Strette, a quota 80 metri circa. Tutto in discesa, con brevi tratti in falsopiano o pianeggianti, tratti veloci, curve in contropendenza, pendenze improvvise e parti ripide che rendono la velocità subito elevata.

Il Gagliardo è prima in discesa, con qualche radice e qualche pietra, poi pianeggiante e presenta curve con dossi e cambi di pendenza, fino al cosiddetto sentiero 43, con saliscendi, rocce e curve in contropendenza.

The Guardian, si chiama così dal luogo dove parte Poggio La Guardia, termina dietro il paese di Portiglioni. Tre parti in discesa frammezzate da parti pianeggianti o poco in salita, poi alcuni ostacoli, altri tratti ripidi, curve e pianure, fino a una parte quasi scorrevole in cui, però, le pendenze possono fare perdere di aderenza. A Punta Ala i trail sono almeno 50, per complessivi 115 chilometri e dislivelli fino a 530 metri.

Antonia Festa
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