Dal 1608 è uno dei simboli più belli della regione: un luogo prezioso dove coltivare spirito e preghiera

Francesca Barbarancia  | 07 Set 2025
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A pochi chilometri da Fano, su un colle che domina la città e il mare Adriatico, si trova l’Eremo di Monte Giove, fondato nel 1608 dai monaci Camaldolesi. Questo antico complesso monastico, che da oltre quattro secoli custodisce silenzio e spiritualità, è uno dei luoghi simbolo delle Marche, capace di trasmettere al visitatore un senso di pace e di raccoglimento difficilmente replicabile altrove.

L’eremo immerso tra boschi e silenzio offre anche ospitalità

Eremo di Monte Giove a Fano_ spaccio frati Camaldolesi_ Foto @Voicesearch.travel
Eremo di Monte Giove a Fano_ spaccio dei Frati Camaldolesi

Circondato da boschi di querce, ulivi e vigneti, l’eremo sorge in un ambiente naturale che invita alla meditazione e alla contemplazione. Oltre alla bellezza architettonica del monastero, ciò che colpisce è l’atmosfera rarefatta che avvolge ogni pietra, un rifugio per chi desidera rigenerare lo spirito lontano dal frastuono quotidiano.

L’Eremo di Monte Giove offre la possibilità di essere accolti per alcuni giorni all’interno della comunità monastica, secondo lo spirito benedettino dell’ora et labora. Gli ospiti sono invitati a condividere i ritmi quotidiani di preghiera e di lavoro insieme ai monaci, in un clima di silenzio e raccoglimento. Un’occasione preziosa per vivere un’esperienza autentica di spiritualità e di contatto con sé stessi.
Clicca qui per  scoprire di più sul sito ufficiale dell’Eremo di Monte Giove.

Storia e architettura dell’Eremo di Monte Giove

L’Eremo di Monte Giove, che ancora oggi ospita monaci appartenenti alla Congregazione Camaldolese dell’Ordine di San Benedetto, è un luogo che ancora oggi sembra sospeso nel tempo. La sua struttura riprende il modello dell’Eremo di Camaldoli, in Toscana, a cui si ispiravano tutti gli eremi dell’Ordine di Monte Corona. Le direttive dell’epoca chiedevano edifici semplici, sobri e funzionali, capaci di favorire il silenzio interiore e la preghiera.

Eremo di Monte Giove a Fano_ Porta sulla cinta di mura_ Foto @Voicesearch.travel
Eremo di Monte Giove a Fano_ Porta sulla cinta di mura

Salendo lungo il viale d’ingresso, delimitato da muretti e punteggiato dalle celle dei monaci – piccole abitazioni con giardino dedicate alla meditazione, allo studio e al riposo – si ha subito la sensazione di intraprendere un cammino spirituale. Questo percorso conduce all’androne principale e infine alla chiesa settecentesca, vero cuore dell’eremo, progettata dall’architetto Giovanni Francesco Buonamici. L’edificio, con la sua pianta ottagonale, sorprende per la luminosità degli spazi e custodisce autentici tesori: la Trasfigurazione di Giovanni Andrea Lazzarini, i dipinti di Venanzio da Camerino e la delicata scultura di Antonio Corradini che raffigura San Romualdo, fondatore dell’ordine camaldolese.

 

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Visitare Monte Giove significa scoprire due anime: quella aperta al pubblico, con la balconata panoramica affacciata su Fano e la foresteria, e quella più intima e riservata, dove si celano le celle monastiche e il bosco retrostante. Qui, tra silenzio e natura, l’eremo continua a custodire la sua missione originaria: essere un rifugio di pace per chi cerca di riconnettersi con se stesso.

Percorsi tra fede, storia e natura

Vista fino al mare dall'Eremo di Monte Giove a Fano_Foto di @Voicesearch.travel
Vista fino al mare dall’Eremo di Monte Giove a Fano

L’Eremo di Monte Giove non è soltanto un luogo di preghiera, ma anche un importante tassello della storia culturale e religiosa marchigiana. Intorno all’eremo si snodano sentieri che permettono di esplorare la collina, offrendo scorci suggestivi sul mare e sulla campagna circostante. Questi percorsi, adatti sia a chi ama il trekking che a chi cerca semplici passeggiate panoramiche, diventano occasioni per unire attività fisica, spiritualità e bellezza paesaggistica. Camminando lungo i tracciati immersi nella natura, ogni passo sembra diventare parte di un pellegrinaggio interiore.

Un luogo vivo, aperto a tutti

Nonostante la sua origine antica, l’Eremo di Monte Giove è tuttora abitato da una comunità monastica che mantiene viva la tradizione di preghiera e ospitalità. Qui è possibile partecipare a momenti liturgici, vivere giornate di ritiro spirituale o semplicemente visitare il monastero e i suoi spazi silenziosi. Molti viaggiatori scelgono di fermarsi per qualche giorno, accolti dai monaci, per ritrovare calma e rinnovare energie interiori.


L’eremo, inoltre, si inserisce in un itinerario più ampio alla scoperta delle Marche, offrendo la possibilità di abbinare esperienze culturali, naturalistiche e gastronomiche. Visitare Monte Giove significa dunque non solo scoprire un luogo carico di storia e spiritualità, ma anche vivere un’esperienza autentica di contatto con se stessi e con la natura.

Per maggiori info: VisitFanoEnte del Turismo delle Marche Let’s Marche

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Francesca Barbarancia
Francesca Barbarancia

Esperta di Marketing, Comunicazione e Turismo con oltre 25 anni di esperienza. Docente di Marketing e Turismo presso diverse università americane a Roma, attualmente è ricercatrice universitaria sull'Intelligenza Artificiale legata all' apprendimento.

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